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priscio82
Ciao a tutti, avrei un dubbio sul quale non riesco a darmi spiegazioni tecniche...prendiamo un 35mm fisso 1.8 e uno zoom 18-105mm. Ovviamente il 35 è più luminoso ecc ecc.....ma se io scattassi una foto nella situazione seguente:

- 35mm fisso con apertura a f11
- 18-105mm su lunghezza 35mm e stessa apertura f11

continuano ad esserci delle differenze qualitative notevoli sullo scatto? Oppure i "benefici" del fisso si apprezzano solo a livello di apertura massima???Mi piacerebbe sapere a livello tecnico quale dei due nella situazione sopra citata dà risultati migliori e perchè dal punto di vista tecnico.

Grazie per l'attenzione

Saluti

Francesco
larsenio
il fisso è migliore come qualità in questo confronto, così come tutti i fissi di pregio, precisando che F11 non si usa quasi mai biggrin.gif
Il motivo del fisso è esclusivamente per via dello sfocato che puoi avere, con ottiche zoom di fascia bassa non sarà mai la stessa cosa.
cuomonat
Relativamente ai due obiettivi presi in esame credo che le differenze ad f11 siano realmente inavvertibili sul fronte della nitidezza. Non sono sicuro... ma lo zoom potrebbe risultare anche più corretto (come distorsione)a 35mm rispetto al fisso. Quest'ultimo resta da preferire per luminosità massima, ingombro ridotto al minimo, costruzione migliore e resistenza al flare.
edate7
Aggiungo che lo schema ottico di un fisso è, ovviamente, ottimizato solo per quella focale; oltre lo sfuocato, quasi sempre di eccellente livello, ci sono meno distorsioni, più precisione ai bordi, grande luminosità.
Ciao
robermaga
Sono d'accordo con Coumonat. Nell'esempio che hai postato non credo ci siano differenze di rilievo, ma nemmeno confrontando a f5,6 e f,8. Cosa diversa sarebbe a diaframmi aperti.
Poi dipende come sono ottimizzate le ottiche che andiamo a confrontare. Per es. lo zoom professionale 17-55 f2,8 DX a diaframmi aperti vale "quasi" quanto un fisso, mentre penso che a f8 non si distingua rispetto a un "povero" 18-105 (alle stesse focali) Poi resistenza al flare, distorsione ecc. saranno certamente migliori. Altro esempio: sono quasi sicuro che se tu confrontassi il 18-105 a focale 60 con un 60 micro alla distanza di 1-2 metri, a f11 tutti e due, ebbene...penso che non ci sarebbe partita, a favore del micro. Proprio perchè è ottimizzato per lavorare alle brevi distanze e a diframmi chiusi.
In realtà i confronti andrebbero fatti fra ottiche omogenee.

Ciao
Roberto
actix78
QUOTE(larsenio @ Apr 23 2011, 02:54 PM) *
il fisso è migliore come qualità in questo confronto, così come tutti i fissi di pregio, precisando che F11 non si usa quasi mai biggrin.gif
Il motivo del fisso è esclusivamente per via dello sfocato che puoi avere, con ottiche zoom di fascia bassa non sarà mai la stessa cosa.


Oddio che f/11 non si usa mai e' opinabile...dipende sempre se usi luci o meno e che effettiv uoi ottenere.

Oltre al motivo dello sfocato che e' non impercettibile, ma quantomeno limitato...nel fisso la luce deve passare per un numero di lenti minori che negli zoom, il che da meno problemi di aberrazioni cromatiche, piu' definizione su immagini e colori e una minore distorsione (anche questa molto limitata). Vero che un 35 occupa meno spazio dello zoom da te descritto, ma per coprire quelle lunghezze focali, quanti fissi devi portarti?

Insomma...l'acquisto dipende sempre da quello che devi fare...good luck!
alcarbo
C'è da considerare anche la differenza di prezzo e non posso pensare (se la differenza fosse solo nella luminosità e poc'altro) che un 200mm f2 VRII a fuoco 8 renda come un 18-200 VRII a fuoco 8.
alessandro pischedda
Beh le differenze escono quando una lente in determinate condizioni cede e l'altra ti permette la qualità..es prova ad usarli su treppiede di notte anche a f11..penso già dovrebbe cambiare la situazione.
Il 18 105 e' nitido, tra i plastici(baionetta) forse e' il meglio..ma non solo di nitidezza si vive..c'è anche uniformità centro bordo, distorsioni, aberrazioni cromatiche e sferiche, acutanza e risolvenza, senso della plasticità nel riprodurre la sfericità degli oggetti, ariosita' e cioè l'impressione di trovarti all'interno della scena, passaggio fuoco fuori fuoco, transizioni tonali..insomma fai un ritratto anche a 5.6 a 85mm con un 85 1.4 e poi mi racconti.
Un paesaggio a f11 in pieno sole e' facile...ma anche no..non so se vi e' mai capitato di perdere ombre con lo zoom e con il fisso no..sicuramente credo..
Insomma non guardare solo il centro..ma anche ad es il dettaglio delle zone in ombra magari all'una di pomeriggio in spiaggia ad agosto...
dimapant
QUOTE(larsenio @ Apr 23 2011, 02:54 PM) *
............ precisando che F11 non si usa quasi mai .


TU forse non lo usi quasi mai!
Altri, come me, ci fanno la maggior parte delle fotografie.

Saluti cordiali
Marco Senn
I fissi ti fanno consumare le scarpe... e quindi pensare a quello che fai. Oltre a questo è ovvio che a f/11 le differenze si appiattiscono ma sotto f/2.8 non c'arriva nessuno zoom
dimapant
QUOTE(priscio82 @ Apr 23 2011, 02:47 PM) *
Ciao a tutti, avrei un dubbio sul quale non riesco a darmi spiegazioni tecniche...prendiamo un 35mm fisso 1.8 e uno zoom 18-105mm. Ovviamente il 35 è più luminoso ecc ecc.....ma se io scattassi una foto nella situazione seguente:

- 35mm fisso con apertura a f11
- 18-105mm su lunghezza 35mm e stessa apertura f11

continuano ad esserci delle differenze qualitative notevoli sullo scatto? Oppure i "benefici" del fisso si apprezzano solo a livello di apertura massima???Mi piacerebbe sapere a livello tecnico quale dei due nella situazione sopra citata dà risultati migliori e perchè dal punto di vista tecnico.

Grazie per l'attenzione

Saluti

Francesco



Le differenze qualitative tra due ottiche diverse ci sono sempre, ma ……per decidere se sono elevate, se si vedono o non si vedono, è necessario prendere in considerazioni un numero elevato di altri fattori e nel computo, giocano, e moltissimo, il fotoritocco e la fotocamera usata.

Parlando meno in generale ed andando nel pratico, tra un 18-105 Nikkor (200 euro) ed un 35 mm, sempre Nikkor, anche il 35 f 1,4 (2000 EURO), a parere personale mio, chiusi a f 11 in condizioni di foto normale, praticamente in tutte le foto, con esclusione del raggio di luce di traverso in piena ottica, su stampa A3 ed A3+ la differenza, anche per un occhio allenato, non la vede, e per nulla, ma a patto che:
- chi stampa e fa il fotoritocco sappia il fatto suo e sappia lavorare bene con lo sharpening.
- Si usino fotocamere a bassa risoluzione, sui 12 Mpx, non di più

Con il fotoritocco, oggi, si supplisce alle carenze di nitidezza, CA ed anche flare in modo sorprendente., ma chiaramente il 18-105 va messo a lavorare in condizioni per lui ottimali, ossia, appunto, f8 – f11.


Qui alcune foto, fatte con il 18-105, il 18 -200 su D 90, nemmeno il capolavoro Dx della casa, ed il micro Nikkor 105 VR su D 700.

Gioca molto il fatto che entrambe hanno gli stessi Mpx

Su stampa a A3 la differenza di resa è inesistente, anche per occhio esperto, ma….quella col il micro Nikkor si fa in venti minuti e con poco lavoro, il file quelle con il 18-105 e con il 18-200 si fanno in tre o 4 ore, il file arriva, per ciascuna, sui 900 -1.200 Mb, i livelli superano i 30 e spesso si sbaglia a mezza via e si rifà qualche passaggio.

Quielle con il 18-105 ed il 18-200 si sono beccate anche 5 maschere di contrasto diverse, settorializzate, mentre con il micro Nikkor ne basta, praticamente sempre, 1 o 2.

Le foto sono conversioni per il web di stampe A3 ed A3+, dunque lo sharpening è sbagliato per il web, sono troppo crude, ma la definizione si vede lo stesso.

Se uno ingrandisce molto, su monitor, un po’ di differenza si vede, ma su stampa A3 ed A3+, mostrate ad occhi molto esperti, a tre circoli fotografici, le stesse fotografie, nessuno ha mai individuato quale attrezzatura ha fatto quale foto.

Stessa scena con Canon 450 D e loro 18-55 mm (avevo anche quelli), rispetto a Nikon D 700 e micro Nikkor 105 VR: indistinguibili su A3, il fotoritocco conta moltissimo.


Micro Nikkor 105 VR e D 700

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 9.4 MB


Nikkor 18-105 e D 90

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 4.7 MB


Nikkor 18-200 e D 90

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 9.4 MB


Nikkor 18-200 e D 90

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 1.4 MB

C'è un po' di differenza sulle dimensioni, ma non sono stato a rifare foto per dimostrare, ho solo postato quello che ho già sul forum.

provare per credere!


Saluti cordiali

giangi64 (carlo)
QUOTE(dimapant @ Apr 24 2011, 10:27 AM) *
TU forse non lo usi quasi mai!
Altri, come me, ci fanno la maggior parte delle fotografie.

Saluti cordiali

quoto
busher
QUOTE(larsenio @ Apr 23 2011, 02:54 PM) *
il fisso è migliore come qualità in questo confronto, così come tutti i fissi di pregio, precisando che F11 non si usa quasi mai biggrin.gif
Il motivo del fisso è esclusivamente per via dello sfocato che puoi avere, con ottiche zoom di fascia bassa non sarà mai la stessa cosa.


blink.gif ?
Bracketing
QUOTE(dimapant @ Apr 24 2011, 10:55 AM) *
Le differenze qualitative tra due ottiche diverse ci sono sempre, ma ……per decidere se sono elevate, se si vedono o non si vedono, è necessario prendere in considerazioni un numero elevato di altri fattori e nel computo, giocano, e moltissimo, il fotoritocco e la fotocamera usata.

Parlando meno in generale ed andando nel pratico, tra un 18-105 Nikkor (200 euro) ed un 35 mm, sempre Nikkor, anche il 35 f 1,4 (2000 EURO), a parere personale mio, chiusi a f 11 in condizioni di foto normale, praticamente in tutte le foto, con esclusione del raggio di luce di traverso in piena ottica, su stampa A3 ed A3+ la differenza, anche per un occhio allenato, non la vede, e per nulla, ma a patto che:
- chi stampa e fa il fotoritocco sappia il fatto suo e sappia lavorare bene con lo sharpening.
- Si usino fotocamere a bassa risoluzione, sui 12 Mpx, non di più

Con il fotoritocco, oggi, si supplisce alle carenze di nitidezza, CA ed anche flare in modo sorprendente., ma chiaramente il 18-105 va messo a lavorare in condizioni per lui ottimali, ossia, appunto, f8 – f11.
Qui alcune foto, fatte con il 18-105, il 18 -200 su D 90, nemmeno il capolavoro Dx della casa, ed il micro Nikkor 105 VR su D 700.

Gioca molto il fatto che entrambe hanno gli stessi Mpx

Su stampa a A3 la differenza di resa è inesistente, anche per occhio esperto, ma….quella col il micro Nikkor si fa in venti minuti e con poco lavoro, il file quelle con il 18-105 e con il 18-200 si fanno in tre o 4 ore, il file arriva, per ciascuna, sui 900 -1.200 Mb, i livelli superano i 30 e spesso si sbaglia a mezza via e si rifà qualche passaggio.

Quielle con il 18-105 ed il 18-200 si sono beccate anche 5 maschere di contrasto diverse, settorializzate, mentre con il micro Nikkor ne basta, praticamente sempre, 1 o 2.

Le foto sono conversioni per il web di stampe A3 ed A3+, dunque lo sharpening è sbagliato per il web, sono troppo crude, ma la definizione si vede lo stesso.

Se uno ingrandisce molto, su monitor, un po’ di differenza si vede, ma su stampa A3 ed A3+, mostrate ad occhi molto esperti, a tre circoli fotografici, le stesse fotografie, nessuno ha mai individuato quale attrezzatura ha fatto quale foto.


Motivo per cui mi viene da ridere quando viene quasi imposto il 24-70 a chi chiede un tuttofare...
Se non si hanno esigenze di apertura o di foto "già pronte", è inutile comprare costose ottiche professionali.
Ma pare che per molti conti più la teoria e l'obiettivo come oggetto che il risultato sulle foto.
"Ah, il 28-300 su D3 è una bestemmia" eppure mi pare che con il 18-200 e la D90 hai tirato fuori uno scatto assolutamente "professionale". rolleyes.gif
marcgast92
fotografare con i fissi è un arte e una passione

o ti piace non ti piace c'è poco da fare.
Qualitativamente i fissi sono strabilianti.. purtroppo non ho mai potuto provare un 1.4 (punto sull85 f1.4) ma nel mio piccolo l'85 f1.8 e il 50 f.1.8 sono fantastici..

Se chiudo l'85 a f8 e l'80-200 a f8 non credo di notare differenze abissali ma essendo passato da un 55-200 si vede smile.gif

evviva i fissi, potessi li comprerei tutti (o quasi )
dimapant
QUOTE(Marco.Guasta @ Apr 24 2011, 01:23 PM) *
fotografare con i fissi è un arte ..............


perchè?
Sono fotografie come tutte le altre, ed, in molti usi, solo peggiori.
larsenio
QUOTE(dimapant @ Apr 24 2011, 04:23 PM) *
perchè?
Sono fotografie come tutte le altre, ed, in molti usi, solo peggiori.

mmm direi di no.. queste parole da una persona con tanta esperienza alle spalle mi sa di sola provocazione smile.gif
Io vado cercando Tamron vecchissimi f2.5 esclusivamente fissi per avere effetti ottici che non avrei con l'afs 80/200 2.8. Il fisso è una lente semplicissima con meno problematiche ottiche a mio parere smile.gif
edate7
I fissi e gli zoom sono obiettivi appartenenti a due filosofie progettuali, d'uso e di destinazione completamente diverse fra loro. Non è corretto paragonare un fisso ad uno zoom; a meno di usare zoom professionali (e non è nemmeno sempre vero), i fissi battono sempre gli zoom, e non di poco, anche utilizzando entrambi ai loro diaframmi di lavoro ottimali (che, ovviamente, possono anche non coincidere: usare uno zoom a f5,6 è ben diverso che usare un fisso a f5,6, per il numero di lenti e di superfici aria/vetro, ben superiore nello zoom; inoltre, il diaframma ottimale dello zoom potrebbe essere, ad esempio f8 e non f5,6). D'altra parte lo stesso Dimapant ammette che il lavoro di post-produzione è ben superiore tra un fisso di qualità (il 105 micro VR) e gli altri due zoom. Probabilmente, se si fosse usato uno zoom si qualità superiore, la PP si limitava a due-tre ore ( cerotto.gif ).
Per vedere le reali differenze tra zoom e fissi, però, non c'è niente di meglio che la pellicola: là è impossibile "barare" con PP di ore ed ore. Se l'ottica è buona, la dia è buona; se non lo è... elementare, Watson!
Ciao e Buona Pasqua a tutti
dimapant
QUOTE(larsenio @ Apr 24 2011, 04:31 PM) *
.. queste parole da una persona con tanta esperienza alle spalle mi sa di sola provocazione smile.gif
I.......



Ma no!

Perchè dovrei provocare? Alla fine l'immagine la vedi stampata e giudichi quella, tutto quello che le sta dietro e non si vede in stampa è del tutto irrilevante: al solito, citando il collega Zeiss di tanti anni fa, in fotografia, quello che non si vede non conta.

Ogni obiettivo, fisso o zoom che sia ha le sue peculiarità, punti di forze e di debolezza, in ottica è tutto un compromesso e la tecnologia va avanti, in ottica ed in elettroottica, come in tutto il resto, e questo ha fatto sì che gli zoom, a pari luminosità, siano molto vicini ai fissi come qualità ottica e su questo progresso si è poi inserito il fotoritocco, sempre e comunque necessario per foto di qualità, e questo, nella stragrande maggioranza dei casi e salvo effetti particolarissimi, tipo lo sfocato molto profondo, ha fatto sì che i risultati siano indistinguibili, in stampe anche relativamente impegnative tipo A2.

Oggi una Dx con uno zoom del kit, uno a caso, reflex entry level di qualsiasi marca, "lavora" (= fa stampe) estremamente meglio di un'Hasselblad 6X6 a pellicola, anche su A2, ed un'ottica del kit, fatta lavorare al meglio, fa stampe, sempre A2, del tutto indistinguibili da ottiche ad alta risoluzione o luminose estremamente costose, ma…..con l’aiuto inalienabile del fotoritocco.

Le ottiche luminose, con gli alti ISO a portata di mano anche di fotocamere di basso prezzo, servono solo per lo sfocato, ma…..con CS5 si fanno degli sfocati con l’ottica del kit (sorgente di maschera di sfocatura tramite canale Alfa, correzione geometrica delle alte luci nello sfocato, effetto “specchio” nelle alte luci sfocate per dare realismo, esaltazione ed inserimento di grana nello sfocato scuro, per simulare il rumore maggiore nello scuro, etc) spettacolari, che nella gran parte dei casi simula in modo indistinguibile lo sfocato ottico di un’ottica luminosa.

Poi la gente compra le ottiche luminose e dice che vanno meglio, certo, è vero, peccato che però poi in stampa non si veda praticamente mai che vanno meglio, e per nulla, se se uno fa le cose per bene: è cambiato il mondo della fotografia, e profondamente, i valori si sono ribaltati, di 180 gradi, si sono rovesciati.

Oggi, al contrario dei tempi della pellicola, conta di più, estremamente di più, avere la fotocamera buona, rispetto alle ottiche buone, e questo esclusivamente per la presenza e necessità inalienabile del fotoritocco, meglio spendere in fotocamere, quelle migliori fanno loro le foto migliori, mentre per le ottiche basta roba buona, non importa più l’eccellenza ottica, per niente, spesso sono solo soldi buttati via, ed infatti i costruttori non le fanno più eccellenti, tanto molte beghe ottiche si risolvono in fotoritocco ed i risultati sono INDISTINGUIBILI, nulla, nemmeno strumentalmente riesci a vedere le riprese del fotoritocco una volta stampata l’immagine.


L’arte è nella fotografia, nel cervello del fotografo, non nella scelta delle ottiche o nel fare una foto con un’ottica invece che un’altra.

Personalmente, avendo posseduto il bighiera e facendo da me il fotoritocco delle mie foto, ritengo che se con un 80-200, accompagnato da CS4 o CS5, non riesci a fare foto che ti soddisfano, nulla al mondo te le farà fare, la tua potrebbe benissimo essere la ricerca della pietra filosofale, ma è solo una mia convinzione, personalissima.

Poi subentra la parte ludica che è in noi e la assecondiamo, io per primo, spendiamo in ottiche che ci piacciono, ma questo ma non ha nulla a che vedere, sempre a parer mio, con il non riuscire a fare qualcosa in fotografia normale che con una digitale a caso ed ottiche, qualsiasi, anche vecchie, non possano fare più che bene, ma, al solito, questa è una mia personalissima opinione.

Saluti cordiali
dimapant
QUOTE(edate7 @ Apr 24 2011, 07:59 PM) *
...............
Per vedere le reali differenze tra zoom e fissi, però, non c'è niente di meglio che la pellicola: là è impossibile "barare" con PP di ore ed ore. Se l'ottica è buona, la dia è buona; se non lo è... elementare, Watson!
Ciao e Buona Pasqua a tutti


Esatto, perfetto.

Se ottiche oggi considerate ottime fossero state prodotte ai tempi della pellicola, i progettisti avrebbero rimediato delle labbrate, e molte sono, semplicemente, inutilizzabili a pellicola, ma.....la pellicola è tramontata, quel modo di fotografare è tramontato e quelle ottiche sono dei capolavori che non riescono più ad esprimere la loro potenzialità sul digitale, per ragioni diverse e comunque validissime, tanto che le case le hanno sostituite o le stanno sostituendo.

Il fotoritocco ha, alla fine, abbattuto, e molto, la qualità delle ottiche, in alcuni parametri importanti, semplicemente non c'è più la necessità di certe prestazioni, si fanno meglio in elettronica.

Nel mio mondo, l'ottica non basta più, da decenni, e non c'nulla che non sia aiutato dall'elettronica, si parla di elettrootica, non più di ottica, praticamente ovunque: in fotografia, con 30 anni di ritardo, sta accadendo la stessa cosa e dal militare vengono gran parte degli "utensili" che servono in fotografia nostra.

Il tanto famoso istogramma, ormai su tutte le reflex, è stato realizzato per fare l'inseguimento automatico di bersagli, utilizzato dal sistema di ricerca attiva e di tracker, sui missili, tanti anni fa.
saluti cordiali
Ripolini
QUOTE(dimapant @ Apr 24 2011, 08:20 PM) *
Il fotoritocco ha, alla fine, abbattuto, e molto, la qualità delle ottiche, in alcuni parametri importanti ...

Certo fotoritocco visto in questa discussione abbatte solo la qualità dei file ...
Per quanto attiene la differenza tra fissi e zoom, non si può generalizzare.
Un 35 DX ha dentro una tecnologia da meno di 200 Euro come prezzo di vendita al pubblico.
Un 200/2 VR - anch'esso citato in questa discussione - è cosa diversa da un 18-200.
La mia esperienza personale mi porta a "vedere" (con i miei occhi) che un file di D100 (6 Mpix bastano!) scattato col 60 macro a f/11 e' più nitido di un file scattato a 60 mm f/11 con l'AF 35-70/3.3-4.5 ... Non serve (almeno a me) nessuna pellicola per vedere certe differenze.
Inoltre, un paesaggio scattato col 100/2 Makro-Planar non lo fa nessuno zoom 18-xxx, anche se impostiamo f/8 o f/11 ...
Come per i violini, però, non tutti sanno distinguere tra uno Stradivari e uno Yamaha senza il necessario training. Alcuni Yamaha suonano comunque bene, ma se uno dice che suonano come gli Stradivari fa poco più che far vibrare le corde vocali ... (oltre a un figura peregrina se qualche violista è in ascolto smile.gif ).
Ciao,

R.
dimapant
QUOTE(Ripolini @ Apr 25 2011, 06:14 PM) *
......
Come per i violini, però, non tutti sanno distinguere tra uno Stradivari e uno Yamaha senza il necessario training. Alcuni Yamaha suonano comunque bene, ma se uno dice che suonano come gli Stradivari fa poco più che far vibrare le corde vocali ... (oltre a un figura peregrina se qualche violista è in ascolto smile.gif ).
Ciao,

R.

pes084k1
QUOTE(actix78 @ Apr 24 2011, 12:15 AM) *
Oddio che f/11 non si usa mai e' opinabile...dipende sempre se usi luci o meno e che effettiv uoi ottenere.

Oltre al motivo dello sfocato che e' non impercettibile, ma quantomeno limitato...nel fisso la luce deve passare per un numero di lenti minori che negli zoom, il che da meno problemi di aberrazioni cromatiche, piu' definizione su immagini e colori e una minore distorsione (anche questa molto limitata). Vero che un 35 occupa meno spazio dello zoom da te descritto, ma per coprire quelle lunghezze focali, quanti fissi devi portarti?

Insomma...l'acquisto dipende sempre da quello che devi fare...good luck!


f/11 meno si usa e meglio è. Al limite, accorciare la focale e operare a f/5.6-8.

A presto telefono.gif

Elio
pes084k1
QUOTE(Ripolini @ Apr 25 2011, 06:14 PM) *
Certo fotoritocco visto in questa discussione abbatte solo la qualità dei file ...
Per quanto attiene la differenza tra fissi e zoom, non si può generalizzare.
Un 35 DX ha dentro una tecnologia da meno di 200 Euro come prezzo di vendita al pubblico.
Un 200/2 VR - anch'esso citato in questa discussione - è cosa diversa da un 18-200.
La mia esperienza personale mi porta a "vedere" (con i miei occhi) che un file di D100 (6 Mpix bastano!) scattato col 60 macro a f/11 e' più nitido di un file scattato a 60 mm f/11 con l'AF 35-70/3.3-4.5 ... Non serve (almeno a me) nessuna pellicola per vedere certe differenze.
Inoltre, un paesaggio scattato col 100/2 Makro-Planar non lo fa nessuno zoom 18-xxx, anche se impostiamo f/8 o f/11 ...
Come per i violini, però, non tutti sanno distinguere tra uno Stradivari e uno Yamaha senza il necessario training. Alcuni Yamaha suonano comunque bene, ma se uno dice che suonano come gli Stradivari fa poco più che far vibrare le corde vocali ... (oltre a un figura peregrina se qualche violista è in ascolto smile.gif ).
Ciao,

R.


Un obiettivo richiede tecnologia e perizia progettuale, non "arte". E' però chiaro che le grandi case storiche nelle loro ottiche "di bandiera" riversano le loro migliori risorse, per poi vendere di riflesso la robaccia. Comunque uno Stradivari non è migliore in linea di principio di una Guarneri, anzi...
Il costo comunque dipende pesantemente dalle caratteristiche di targa (apertura, peso di lenti e montatura, difficoltà di lavorazione), che quasi mai sono allineate con la qualità del risultato.

A presto telefono.gif

Elio

A presto telefono.gif
pes084k1
QUOTE(dimapant @ Apr 24 2011, 08:20 PM) *
Esatto, perfetto.

Se ottiche oggi considerate ottime fossero state prodotte ai tempi della pellicola, i progettisti avrebbero rimediato delle labbrate, e molte sono, semplicemente, inutilizzabili a pellicola, ma.....la pellicola è tramontata, quel modo di fotografare è tramontato e quelle ottiche sono dei capolavori che non riescono più ad esprimere la loro potenzialità sul digitale, per ragioni diverse e comunque validissime, tanto che le case le hanno sostituite o le stanno sostituendo.

Il fotoritocco ha, alla fine, abbattuto, e molto, la qualità delle ottiche, in alcuni parametri importanti, semplicemente non c'è più la necessità di certe prestazioni, si fanno meglio in elettronica.


Ma stiamo scherzando? L'ottica per la pellicola è superiore all'ottica per digitale, che ha potenzialità di risoluzione e banda colore molto inferiori. Mi diverto infatti a provare i grandi obiettivi del passato (quelli veri) prendendo a sassate i sensori con tante lp/mm in più...
La tecnica migliore è comunque, per grosse stampe, quella ibrida, con pellicola e carta fotografica e in mezzo scansione e PP ad alta risoluzione: non casca una linea...
Più si sale in risoluzione, poi, più serve il fotoritocco, visto che una particella di polveri PM10 copre 4-9 pixel. Con una D700 il PP è minimale.

A presto telefono.gif

Elio

QUOTE(Bracketing @ Apr 24 2011, 12:58 PM) *
Motivo per cui mi viene da ridere quando viene quasi imposto il 24-70 a chi chiede un tuttofare...
Se non si hanno esigenze di apertura o di foto "già pronte", è inutile comprare costose ottiche professionali.
Ma pare che per molti conti più la teoria e l'obiettivo come oggetto che il risultato sulle foto.
"Ah, il 28-300 su D3 è una bestemmia" eppure mi pare che con il 18-200 e la D90 hai tirato fuori uno scatto assolutamente "professionale". rolleyes.gif


Il 28-300 è perfettamente adatto a una D3, se controllo la distorsione, lo è anche il 28-80 AFD 3.5-5.6. La discriminante è la risoluzione & C. ad alta frequenza, non il costo della macchina. Con una micro 4/3 devo invece stare attento all'obiettivo e non ne trovo.

A presto telefono.gif

Elio
Ales84
QUOTE(dimapant @ Apr 24 2011, 10:55 AM) *
Su stampa a A3 la differenza di resa è inesistente, anche per occhio esperto, ma….quella col il micro Nikkor si fa in venti minuti e con poco lavoro, il file quelle con il 18-105 e con il 18-200 si fanno in tre o 4 ore, il file arriva, per ciascuna, sui 900 -1.200 Mb, i livelli superano i 30 e spesso si sbaglia a mezza via e si rifà qualche passaggio.

Quielle con il 18-105 ed il 18-200 si sono beccate anche 5 maschere di contrasto diverse, settorializzate, mentre con il micro Nikkor ne basta, praticamente sempre, 1 o 2.


Io che sono un umile dilettante non ho motivo di dubitare di queste parole, anche perchè le ottime foto che hai postato ne sono la migliore dimostrazione.

Però per me testimoniano due cose: da una parte l'importanza e la potenzialità della postproduzione fatta come si deve, ma dall'altra anche il vantaggio di usare ottiche buone: per me sarebbe impensabile passare quattro o cinque ore a ritoccare ogni foto che stampo o regalo al soggetto.

Inoltre a me piace fotografare ai concerti, di solito con l'80-200 a cui alterno il 35 f1,8 DX quando posso avvicinarmi abbastanza al palco. Nelle condizioni degli eventi al chiuso (diaframma f2,8 o piu aperto e iso spesso e volentieri tra 1600 e 3200, ovvero al limite per la mia D90) avere un obiettivo sufficientemente nitido a quelle aperture è fondamentale, se mi mettessi a dare maschere di contrasto pesanti a quegli iso il rumore diventerebbe davvero eccessivo, anche se fossero settorializzate mascherando le zone piu scure e con meno dettagli.
dimapant
QUOTE(pes084k1 @ Apr 26 2011, 03:03 PM) *
Ma stiamo scherzando? L'ottica per la pellicola è superiore all'ottica per digitale, che ha potenzialità di risoluzione e banda colore molto inferiori. .....


Forse hai letto male: chi progetta le ottiche come le progettano oggi, andrebbe preso a schiaffi, dato che sono fatte male.
Guarda che io la penso esattamente come te, le ottiche per la pellicola erano migliori di quelle di oggi, ma i sensori hanno altre, diverse pretese, in termini di trattamento antiriflessi, incidenza dei raggi etc, ed alcune delle ottiche del passato, ottime in pellicola, sono andate in crisi coi sensori.

La scansione, fatta bene, di pellicole, particolarmente di grosso formato, fa ottime fotografie, ne abbiamo uno anche al nostro circolo che la fa, ma è molto costosa, lunga e poco pratica, dunque anche quella è destinata inesorabilmente a morire.
Saluti cordiali
dimapant
QUOTE(Ales84 @ Apr 26 2011, 03:19 PM) *
............... per me sarebbe impensabile passare quattro o cinque ore a ritoccare ogni foto che stampo o regalo al soggetto.

...


Certamente, ed io seguo la stessa tua filosofia, dato che a nessuno piace lavorare ore, oltretutto col rischio di sbagliare, se con una soluzione alternativa che ti puoi permettere ne puoi fare a meno.

Ma la domanda posta da chi ha aperto la discussione era molto chiara e precisa, ossia se ci sono differene a f 11 tra zoom da kit e fisso 35 mm: per me, uno dei tanti, la risposta è nessuna, a patto di saper lavorare in fotoritocco.

Saluti cordiali
dimapant
QUOTE(Ripolini @ Apr 25 2011, 06:14 PM) *
..........Come per i violini, però, non tutti sanno distinguere tra uno Stradivari e uno Yamaha senza il necessario training. Alcuni Yamaha suonano comunque bene, ma se uno dice che suonano come gli Stradivari fa poco più che far vibrare le corde vocali ... (oltre a un figura peregrina se qualche violista è in ascolto smile.gif ).
Ciao,

R.



Con la premessa che spesso, a parer mio, molti, vedono solo quello che vogliono vedere, rilevo due errori di fondo, concatenati l’un l’altro:

- I files non si vedono, si vedono le immagini a loro eventualmente associate e le si vedono in funzione di parametri e scelte che sono anche sotto il controllo di altre persone, non solo il nostro.

- legato a quanto sopra, il paragone tra ottiche e strumenti musicali è tecnicamente del tutto inappropriato.

Dal vivo ed in assenza di rumore, il segnale acustico di uno strumento musicale giunge inalterato al nostro orecchio, non è manipolato da terza persona od altro apparato prima di arrivare a noi: quello che l’orecchio percepisce è la realtà vera di quel segnale, oggettiva, tutti sentono lo stesso segnale, identico, e possiamo facilmente stabilire se lo strumento che lo emette è più buono o meno rispetto ad un altro che ne emette uno diverso, è un confronto tra dati reali, non manipolati.

In fotografia digitale la situazione è drasticamente differente, non è associabile la stessa metodologia di confronto tra buono e cattivo, semplicemente perché il segnale che esce dall’ottica, dopo la sua emissione, è forzatamente alterato, manipolato da apparati ed interventi esterni operati da altri, adattati caso per caso, immagine per immagine, soggettivamente, prima di pervenire a noi come immagine percepibile; da queste manipolazioni la differenza di bontà tra ottiche diverse può, ed in effetti spesso è, volutamente resa invisibile all’occhio: le ottiche buone sono sempre le benvenute e facilitano il lavoro, ma allo stato dell’attuale tecnologia, fotocamera e fotoritocco la fanno da padrone sulle ottiche, salvo chiaramente quelle di qualità infima.

Dunque, contrariamente alla musica dal vivo, in fotografia digitale la realtà oggettiva non esiste, ne esistono infinite soggettive.

Questo è un concetto di base ed è estremamente importante, dato che comporta implicanze grosse e molto pratiche sull’impostazione del lavoro che porta all’immagine finita, ma molti non lo hanno ancora capito e questo paragone con la musica ne è la prova lampante.

In fotografia digitale ci vuole un po’ di conoscenza tecnica di settore, quella di musica non serve.

Saluti cordiali.
Ripolini
QUOTE(dimapant @ Apr 26 2011, 03:46 PM) *
Con la premessa che spesso, a parer mio, molti, vedono solo quello che vogliono vedere, rilevo due errori di fondo, concatenati l’un l’altro ...

Qui c'è chi non sa come passare il proprio tempo ...

OFF TOPIC
QUOTE
Dal vivo ed in assenza di rumore, il segnale acustico di uno strumento musicale giunge inalterato al nostro orecchio

Cos'è? una barzelletta? blink.gif Se così fosse, fior di architetti e ingegneri non dedicherebbero il loro tempo prezioso a studiare l'acustica delle sale da concerto e a progettarle di conseguenza.
enrico lasio
QUOTE(dimapant @ Apr 26 2011, 03:46 PM) *
Dal vivo ed in assenza di rumore, il segnale acustico di uno strumento musicale giunge inalterato al nostro orecchio, non è manipolato da terza persona od altro apparato prima di arrivare a noi: quello che l’orecchio percepisce è la realtà vera di quel segnale, oggettiva, tutti sentono lo stesso segnale, identico, e possiamo facilmente stabilire se lo strumento che lo emette è più buono o meno rispetto ad un altro che ne emette uno diverso, è un confronto tra dati reali, non manipolati.

In fotografia digitale la situazione è drasticamente differente,

Saluti cordiali.


Si vede che non hai mai suonato uno strumento musicale o ascoltato attentamente della musica..........

Credi che dando la stessa macchina, con le stesse identiche impostazioni, e lo stesso obiettivo in mano a Steve McCurry e Joel Sartore per fotografare lo stesso soggetto otterresti lo stesso risultato in sorgente? io non credo!

Secondo me la differenza sta in una diversa filosofia di intendere la ricerca della foto
Ripolini
QUOTE(enrico lasio @ Apr 26 2011, 08:37 PM) *
Credi che dando la stessa macchina, con le stesse identiche impostazioni, e lo stesso obiettivo in mano a Steve McCurry e Joel Sartore per fotografare lo stesso soggetto otterresti lo stesso risultato in sorgente? io non credo!

Così come lo stesso Stradivari nelle mani di un Salvatore Accardo o di Gidon Kremer produrrà due diversi concerti per violino e orchestra di Tschaikowsky.
Ma qui ormai si pensa che la fotografia sia post-produzione ... cerotto.gif
pes084k1
QUOTE(dimapant @ Apr 26 2011, 03:33 PM) *
Forse hai letto male: chi progetta le ottiche come le progettano oggi, andrebbe preso a schiaffi, dato che sono fatte male.
Guarda che io la penso esattamente come te, le ottiche per la pellicola erano migliori di quelle di oggi, ma i sensori hanno altre, diverse pretese, in termini di trattamento antiriflessi, incidenza dei raggi etc, ed alcune delle ottiche del passato, ottime in pellicola, sono andate in crisi coi sensori.

La scansione, fatta bene, di pellicole, particolarmente di grosso formato, fa ottime fotografie, ne abbiamo uno anche al nostro circolo che la fa, ma è molto costosa, lunga e poco pratica, dunque anche quella è destinata inesorabilmente a morire.
Saluti cordiali


Tanti antichi obiettivi avevano un ottimo trattamento antiriflessi che non soffrono i sensori. Se poi la risoluzione è sufficiente, si può eliminare il mefitico filtro AA (Leica M9) e fare una correzione software ben superiore. E' la macchina che deve adattarsi agli obiettivi, molto lenti e complessi nel progetto, non viceversa. Un grandangolare molto retrofocus, ultra-definito e relativamente indistorto pesa un'accidente (ZF 21 e 28). Leica lo ha capito e anche gli aficionados danarosi. Poi un obiettivo "digitale" deve avere adeguata definizione per le migliori pellicole e questo accade ai soliti marchi e modelli, spesso ultradecennali.
La scansione è relativamente lenta, ma standardizzando il processo si fanno 5-8 grosse stampe all'ora. E poi non concordo sul discorso scansione MF. Dalla mia esperienza e per una serie di ragioni documentabili, i vantaggi dell'ibrido sono proprio sul 35 mm (miglior rapporto definizione/area) e sulle lastre (elevate tolleranze). Con le dia e il B/N a basse ISO è raro poter scattare con una MF con sufficiente planeità del film, resa ottica, vibrazioni, PDC adeguata, bassa diffrazione (= apertura notevole), ecc...
Lavorando a 5400/7200 dpi con scanner che costano come una compatta e durano almeno il triplo si evitano DSRL a 21-24-36 Mp con vantaggio qualitativo (100 lp/mm ve le sognate in digitale puro) ed economico. A ben guardare, con Capture NX2 e PS lavorando BENE ci si mette quasi lo stesso tempo. Se certe cose vanno a morire, è solo per colpa nostra.
Quanto ai clienti poi possono essere esigenti, un mio "lavoretto" recente (e solo rimborsato, non sono un pro) in B/N ibrido ha prodotto solo due belle stampe che hanno impressionato parecchio il collega che me òe aveva richieste, dopo aver esaminato venti scatti candidati "ripuliti" a mano: questa è la fotografia da club, non il matrimonio, il book personale, il calendario, lo sport, le news. Altrimenti nella mia casa parentale di 250 mq non mi basterebbero scaffali, pareti, ecc... dopo un paio d'anni. A che cosa serve questa produttività? Io voglio 50-100 stampe all'anno (non A4, però), ma che tirino 4000-5000 LW/PH, che richiedono 1000 scatti analogici e oltre 2000 digitali , neanche tanti in verità. E restano anche tante belle dia da proiettare.
Muoviamoci!

A presto telefono.gif

Elio

QUOTE(Ripolini @ Apr 26 2011, 10:13 PM) *
Così come lo stesso Stradivari nelle mani di un Salvatore Accardo o di Gidon Kremer produrrà due diversi concerti per violino e orchestra di Tschaikowsky.
Ma qui ormai si pensa che la fotografia sia post-produzione ... cerotto.gif


La post produzione è essenziale. Sostituisce l'antica abilità dei fotografi che stampavano esemplari quasi unici, solo che rende il tutto più ripetibile.

A presto telefono.gif

Elio
Ripolini
QUOTE(pes084k1 @ Apr 26 2011, 11:25 PM) *
La post produzione è essenziale. Sostituisce l'antica abilità dei fotografi che stampavano esemplari quasi unici, solo che rende il tutto più ripetibile.

Sicuro. Ma chi ha fatto dia per 20 anni come me ha un'altra attenzione a ciò che viene prima della post. Quando proietti una dia tutti possono vedere cosa sai fare veramente.
CVCPhoto
QUOTE(Bracketing @ Apr 24 2011, 12:58 PM) *
Motivo per cui mi viene da ridere quando viene quasi imposto il 24-70 a chi chiede un tuttofare...
Se non si hanno esigenze di apertura o di foto "già pronte", è inutile comprare costose ottiche professionali.
Ma pare che per molti conti più la teoria e l'obiettivo come oggetto che il risultato sulle foto.
"Ah, il 28-300 su D3 è una bestemmia" eppure mi pare che con il 18-200 e la D90 hai tirato fuori uno scatto assolutamente "professionale". rolleyes.gif


Anche il 18-200 VRII sulla D300s è pura bestemmia, ma devo ammettere che mi trovo benissimo e conoscendo bene l'accoppiata non rimpiango nulla. I risultati che ottengo con la D700 + 24-70 sono ovviamente diversi, ma in condizioni d'uso con diaframmi appena un po' chiusi, le differenze calano vistosamente.

Carlo
larsenio
QUOTE(CVCPhoto @ Apr 27 2011, 12:48 AM) *
..
ma in condizioni d'uso con diaframmi appena un po' chiusi, le differenze calano vistosamente.

Carlo

insomma.. io sono pignolo ma se devo accontentarmi ok per questa ottica.. se cerco meglio lo trovo in più accoppiate di ottiche, sia per nitidezza, distorsione, purple fringing etcc... però in molti la prendono esclusivamente come ottica da battaglia.. niente di più perchè di qualità non c'è rimasto molto.. se ci fai ritratti difficilmente noteresti differenze con altre ottiche.
danielg45
Ciao a tutti. Io ho una d90 e un 18-105 un 50mm f1.8 e un sigma 70-300. Sono principiante ma ora ci smanetto tutto manuale provando gli obiettivi con le varie configurazioni di iso tempo e diaframma per trovarne i compromessi migliori. Sicuramente provo per ogni obiettivo i diaframmi consigliati da chi già è esperto. Comunque il mio preferito è il 50mm f1.8 che trovo fantastico per nitidezza e precisione. Nessun altro mi soddisfa appieno e infatti ora mi sono preso un Tamron 17-50 sp f2.8 motorizzato ma senza vc ed ho fatto un confronto su treppiede alla stessa focale con il 18-105 a f4 e stessi tempi e iso. Il risultato è che il tamron 17-50 è più luminoso preciso e nitido. Poi ho fatto il confronto a 50mm con il 50mm f.1.8 a iso 200 f4 e 1/2.5. Mi risulta però il 50 f1.8 più distante l'immagine per cui mi sembra sia un 75mm effettivi. Comunque la definizione e nitidezza è molto simile. Per cui reputo il tamron 17-50 ottimo. Stessa prova con il 18-105 ma non c'è storia.
Quindi su consiglio di molti per ovviare ad un nikon 17-55 l'alternativa valida è il Tamron 17-50mm
Ciao a tutti
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