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Mat
L'ultimo giorno prima della partenza sono andato a visitare la prigione ed il museo della STASI.
Di quest'ultimo non ho foto in quanto non si potevano fare!!

Credo sia doversoso spiegare prima cosa sia la STASI:

La STASI è il ministero di pubblica sicurezza dello Stato.
E' stata fondata nel 1950 sul modello del KGB sovietico.
Era l'insieme di polizia segreta, agenzia cenrale di spionaggio, ed ufficio investigativo contro il crimine.
Alla fine della sua esistenza dava lavoro a 91.000 dipendenti ed 173.000 informatori non ufficiali.
Le persone schedate dal sistema erano 6 milioni!!!!!!
La STASI era onnipresente in ogni casa, l'arbitrarietà dei suoi metodi non aveva limiti.

Un esempio del livello folle a cui arrivo la STASI è quello della conservazione dell'odore corporeo dei presunti nemici!
Durante gli interrogatori venivano prelevati dei campioni ( di solite strofinando l'inguine del malcapitato con una garza) che venivano conservati in barattoli chiusi ermeticamente.
Se c'era la necesità di identificare una persona entravano in azione i cani da fiuto appositamente addestrati!


Uno scatto dall'esterno!!
A dire il vero non se ha l'impressione che al suo interno sia avvenuti crimni contro l'umanità di sprospositata grandezza!!!

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Mat
Il poblema della visita alla prigione è che le guide sono in tedesco così come gli opuscoli ( ci è sato però fatto vedere un DVD in inglese)!!
E' stata una situazione molto strana, le "guide" sono in vero ex detenuti e la nostra aveva con se anche un piccolo libro dal quale leggeva ogni tanto dei passi!
Il dramma è che la visita non finiva più!! Più di un ora tutto in tedesco all'interno della prigione!!! Aiuto! unsure.gif

Nell'immediato dopogueraa i russi utilizzarono questo luogo per processare i prigionieri destinati al Gulag. Oltre 3000 persone qui internate morirono prima dell'intervento degli alleati nell'ottobre del 1943.
I detenuti quando entravano dovevano scegliere se stare in una cella "calda" o in una "fredda".
Ovviamente le temperature a cui venivano sottposti erano ai limiti estremi!
Per primi morivano coloro che avevano "scelto" le celle fredde!


Era molto inquietante rimanere staccato dal gruppo per poter fare queste foto!!

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Mat
I Russi ne fecero poi una prigione istituzionale tristemente nota per "U-Boat", un braccio dei celle sotterranee umide ed equipaggiate solo con una panca di legno ed un secchio.
I prigionieri erano sottoposti a lunghissimi interrogatori, venivano percossi, privati del sonno e torturati con l'acqua.


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Mat
Due particolari delle "porte".

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Mat
Nel 1951 i russi consegnarono la prigione alla STASI cha adottarono di buon grado i metodi dei loro predecessori.
Negli anni '50 con l'utilizzo di manodopera forzata fu costruito un nuovo e più grande blocco di celle.


Queste nuove celle sono rimaste attive fino al 1989!!! :(

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Mat
La tortura psicologica sostituiva ora quella fisica: i prigionieri non avevao idea di cosa sarebbe loro capitato e vivevano in totale isolamento.

La nostra guida ci faceva vedere come le guardie aprivano le porte, ovvero nella maniera più rumorosa possibile!!!!!!!
I detenuti non venivano lasciati dormire per più di un ora!!!
Venivano continuamente svegliati dalle guardie che picchiavano con i manganelli sulle porte o che appunto aprivano e chiudevano rumorosamente queste ultime!!!

A differenza delle torture fisiche, queste non lasciano segni visibili sulla pelle di una persona...

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Come potete osservare si nota come l'edificio sia stato operativo fino a pochi anni fa...

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Mat
La guida è stata a lungo a spiegare i sistemi di allarme interni alla prigione, inutile dire che non ci abbiamo capito nulla!!! :(

Qui ne ho immortalati due di natura diversa, non chiedemi però quale essa sia!!!
Il primo è quel contatto sulla battuta della porta.
Il secondo è quel filo che si vede sulla parte destra.
Tutti i corridoi avevano questi fili lungo la parete e ad intervalli regolari c'erno dei punti di unione (tipo due spinotti).
Da quello che ho capito, se c'era un problema la guardia staccava il filo e scattava l'allarme!!

Mentre ero a fare questa foto tutto il gruppo (20 persone circa) era dentro ad una stanza, proprio nel momento in cui stavo scattando si sono girati tutti verso di me per uscire ed hanno fatto della faccie sconvolte quando mi hanno visto mentre ero intento a fare la fotografia!!! ohmy.gif
Immaginate l'imabarazzo!!! unsure.gif
Del resto però era da più di 40 minuti che la guida parlava ed io orami non sapevo più cosa fotografare!!!

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Mat
Tutti gli uffici sono così come sono stati lasciati nel 1989!!!

E' uno dei fatti più sconcertanti sia della prigione che del museo (il quale è situato all'interno del quartier generale della STASI. Quelle sale riunioni ed uffici lasciano senza fiato)!!!!

Vedere le stanze cosi "moderne" fa riflettere su quanto poco tempo si apassato da un capitolo così nero della nostra storia....

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Mat
Seppur non in vetta alle classifiche delle guide turistiche consiglio vivamente di fare una visita sia la museo che alla prigione della STASI.
E' vero che sono nella periferia delle citta, ma sono luoghi che fanno riflettere molto!!

Concludo con quella che era "la zona d'aria" della prigione!!!

In questo posto venivano portati i detenuti senza alucna regolarità!!
Potevano andarci 10 volte al giono o una al mese. Per 2 minuti o per ore intere. Sotto il sole o sotto la pioggia...

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davidebaroni
blink.gif

Orpo...

Hai ragione, Mat. Vedere questi locali così in buono stato, così moderni, fa davvero percepire come queste cose non siano così lontane nel tempo come magari si vorrebbe.

O si vorrebbe sperare.

Inquietante, il tuo reportage. Bello. Anche il fatto di non aver ritratto alcuna presenza "umana"... Un senso di "assenza/presenza" notevole. Come fantasmi...

Bravo!

grazie.gif
Coolshot

Complimenti. Le tue foto mi hanno fatto venire i brividi.

Antonello

__Claudio__
Mi è piaciuto molto questo tuo Life, sia per le foto che ho trovato "fredde" al punto giusto per riportarci il clima che hai trovato sia per il testo davvero completo e soprattutto sentito.
Una lettura approfondita di ciò che è stato non avrebbe avuto lo stesso impatto su di me di quanto non siano riuscite alcune tue foto. Pollice.gif
cratty
Concordo con Claudio, il "freddo" si percepisce a pelle in quasi tutte.
Bel life compimenti.
Pensando a cosa sono servite quelle fredde celle mi viene la pelle d'oca.
Saluti
sergiobutta
Davvero emozionante e coinvolgente. Associare a quei locali alla sofferenzq di essere umani fa veramente rabbrividire. Spero solo che tra trent'anni, qualcuno, nel vedere la base di Guantanamo non debba rabbrividire allo stesso modo. Starebbe a testimoniare che l'umanità ha buttato via cinquant'anni.
photoflavio
Mat,
trovo che con queste immagini tu sia riuscito a rendere molto bene il clima 'freddo' e 'marziale' del luogo da te visitato.
Come ha fatto notare Twinsouls, la totale assenza di presenze umane rafforza ancora di più queste sensazioni. Un bel reportage in cui le immagini riescono a parlare da sole.

Ciao,
Flavio
Manako
Life veramente stupendo si respira ancora l'aria tagliente del luogo Police.gif delle foto da far accaponare la pelle!!!!
BELLISSIME guru.gif
brusa69
Un posto da brividi, come al solito ottime foto.
ciao
serdor
Agghiacciante, pensare a cosa veniva fatto in questi luoghi !!!!!
Complimenti per come hai reso molto bene l'atmosfera che c'era in quei posti con fotografie molto ben fatte.
Bravo !
nisex
grandi foto Mat!
questa serie berlinese è da collezione... non sarebbe stupido nè tanto meno presuntuoso fare un piccolo catalogo stampato con questi semplicissimi testi di accompagnameto. ti dirò che non ci penserei su due volte ad acquistarlo.
nicola
Franco_
Non so se complimentarmi di più per le foto o per i commenti.
Per non sbagliare mi complimento per entrambi Pollice.gif
Un saluto
filippo giorgi
Complimenti, belle foto, e bel racconto; se ti dovesse capitare di passare in Polonia, vai a visitare i ben noti "campi di concentramento" anche loro trasmettono emozioni molto forti!

E sopratutto che le foto servano PER NON DIMENTICARE!!! mad.gif

Perche purtroppo tutti abbiamo questo difetto e nella storia prima o poi salta fuori "UNO" che ricomincia tutto da capo!!!

Il tuo reportage è ammirevole!

Filippo.
_ROY_
Veramente molto belle...ottime le inquadrature e la selezione...hai postato poche foto ma l'idea del posto l'hai resa benissimo!!!
Grande!
raffaele tedesco
Mi aggiungo al coro per i complimenti e consiglio a tutti di visitare questi luoghi. Io non ho visto le prigioni della STASI, ma ho potuto visitare quakche campo di concentramento: ci ho messo ore per ritrovare la parola, ma mi è servito.
Mat
grazie.gif grazie.gif
luca.bertinotti
Lavoro magnifico.
Bravissimo
Pollice.gif
Mat
Grazie mille!!! smile.gif smile.gif
Ais
Splendido questo life!!! E pensare che me l'ero perso cerotto.gif
Bellissimo nel suo insieme, veramente un ottimo reportage!
Per curiosità, quale delle tue ottiche hai usato?
Cavalletto?
Ciao e complimenti
M. Pollice.gif
Giuliano_TS
Bellissimo lavoro, veramente interessante e ben illustrato. Prezioso per chi non ha la possibilità di vedere di persona. Avevo letto parecchio sull'argomento ma certe immagini sono molto più chiarificatrici dei testi.

QUOTE
Vedere le stanze cosi "moderne" fa riflettere su quanto poco tempo si apassato da un capitolo così nero della nostra storia....

Ed il tragico è accorgersi che in questo poco tempo sembra essere già stato rimosso e dimenticato! mad.gif

Davide_C
guardando il tuo life ho avuto l'impressione di essere lì Pollice.gif
Grande!
alessandro.
Belle e interessanti per riflettere.
Sapevo dell'argomento ma mi mancavano le immagini.
Mat
Grazie mille, mi fa molto piacere che vi sia piaciuto!! smile.gif

La macchina era la d70 con il 18-70!!

Tranne in una mai usato il cavalletto!! wink.gif

Un saluto!!
toad
Leggo solo ora questo 3d. Non credo che abbisogni di commenti.
MI ha fatto, però, venire in mente, oltre alla visita a Dachau (sì lo so parliamo di cose diverse) anche alla visita fatta al mMuseo della marina di Brema (Cuxhaven per la precisione teutonica) dove ho potuto visitare uno dei "mitici" si fa per dire U-Boot. Non so se qualcuno di voi ha fatto questa esperienza. Foto non se ne poptevano fare, tecnicamente, non per proibizione. Io ne sono uscito allucinato. La mia fidanzata di allora non volle entrare e fece bene. Poveri ragazzi! Indipendemente dalla bandiera. Io non sono uno che guarda queste cose, ma l'uomo. Scusate, mi avete dato lo spunto. E , probabilmente la STASI era anche peggio.
Scusate l'O.T.

Un caro saluto

Guido
BrunoCi
Grazie ai commenti inseriti negli ultimi giorni ho trovato questo 3D.

Foto davvero toccanti; negli scatti non appare nessuno, ma sembra comunque di vedere i prigionieri ed i loro aguzzini. Agghiacciante.

Bruno.
matteoganora
mamma mia... leggo solo ora, e non ho potuto non scrivere per ringraziarti di aver condiviso con noi questa toccante visita, splendidamente documentata.
L'uso dei grandangoli, l'alternanza di particolari, inquietante e affascinante.
Bellissimo reportage di una tristissima realtà.

Complimenti per questo LIFE, e un attimo di silezio per chi da la dentro non è più uscito...
PAS
Me lo stavo perdendo!
Mat hai prodotto un vero e proprio documento, da leggere ed ammirare tutto d’un fiato e poi…riflettere sui livelli di stupidità e crudeltà che possono essere raggiunti da regimi ed ideologie.

Le foto sono tutte molto efficaci. Composizione e luci rendono perfettamente le sensazioni che penso tu abbia voluto trasmetterci.

Un vero Life da manuale
grazie.gif
Mat
Grazie ancora...

Mi fa piacere che questo life abbia "toccato" tante persone!!!

Un saluto!!
roccotdf
Complimenti
Francesco Martini
QUOTE(Mat @ Sep 14 2005, 05:05 PM)
I Russi ne fecero poi una prigione istituzionale tristemente nota per "U-Boat", un braccio dei celle sotterranee umide ed equipaggiate solo con una panca di legno ed un secchio.
I prigionieri erano sottoposti a lunghissimi interrogatori, venivano percossi, privati del sonno e torturati con l'acqua.


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...questa e' la cella dove rinchiudono chi fotografa senza autorizzazione.... laugh.gif laugh.gif
Molto inqueitante questo life...................
Francesco Martini
Michele Festa
Mi piacciono molto gli argomenti che hai scelto di regalarci nei tuoi ultimi life, mi stupisce il tuo modo di raccontare fotografico, veramente straordinario in taglio e composizione, convolgente ed emozionante! guru.gif

un caro saluto

Michele
annanik
complimenti...sia per i commenti sia per le immagini che sanno trasmettere tutto cio che possa essere avvenuto in quel luogo.
bravo!

Anna
filippogalluzzi
Oltre che un life molto ben fatto mi ha insegnato...

Quindi un bravo ed un grazie veramente sentiti! Pollice.gif Pollice.gif
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