santuario in Trentino Val di non.
Cappella.
Ps per chi volesse un pò di storia.
Abbarbicato su una roccia alta 90 metri, l’edificio è composto da una serie di costruzioni affastellate una sull’altra, erette in tempi diversi, che seguo-no l’andamento dello sperone roccioso. La più antica, in vetta, fu costruita intorno all’anno 1000 sulla tomba dell’eremita Romedio.
Questi, vissuto nel IV secolo, apparteneva ad una nobile famiglia di Thaur, nei pressi di Innsbruck. Nel corso di un pellegrinaggio a Roma decise di ritirarsi ad una vita di penitenza, donò i suoi possedimenti alla Chiesa, e scelse di appartarsi in un luogo isolato nel quale mettersi a contatto con Dio. Visse in penitenza ed austerità, pregando immerso nella natura, e abitò in una grotta (dove ora sorge il santuario) assieme ai discepoli Davide e Abramo. Sentendo ormai vicina la sua fine , Romedio volle recarsi a Trento, per un ultimo saluto al suo vescovo Vigilio. Chiese a Davide di sellare il cavallo, ma questi tornò indietro terrorizzato, poiché c’era un orso che stava sbranando il cavallo. Il vecchio eremita non si scompose, e disse: "Allora sella e metti le briglie all’orso!". Davide si fidò, poiché Romedio aveva più volte fatto miracoli, uscì e vide che l’orso piegava il capo e si abbassava tranquillo per farsi mettere sella e briglie. Il santo, in groppa all’orso, scese le valli di Non e d’Adige ed entrò trionfalmente a Trento, accolto dalla popolazione esultante. Tornato nel suo eremo dopo poco tempo morì. La sua tomba fu scavata nella roccia sulla quale aveva vissuto, che divenne presto meta di pellegrinaggi.