QUOTE(monteoro @ Feb 27 2011, 01:11 AM)

Ciò che è stato fatto con il DL 24/2002 non è un semplice "uniformare", ma in effetti si è proceduto ad una modifica del Codice Civile.
Ciò che è riportato in quel DL è stato poi riportato di sana pianta nel Decreto 256/2005 che non disciplina solo la materia in termini di garanzia ed interventi ma anche per tutto quanto riguarda il "Consumo", incluso per esempio il credito al consumo.
Tra l'altro sia il DL 24/2002 che il 256/2005 riportano questo capoverso:
Il consumatore puo' richiedere, a sua scelta, una congrua riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto ove ricorra una delle seguenti situazioni:
a) la riparazione e la sostituzione sono impossibili o eccessivamente onerose;
B ) il venditore non ha provveduto alla riparazione o alla sostituzione del bene entro il termine congruo di cui al comma sesto;
c) la sostituzione o la riparazione precedentemente effettuata ha arrecato notevoli inconvenienti al consumatore.
il che significa che è il compratore ad avere l'ultima parola, specialmente a mio avviso quando il difetto si manifesta entro i primi sei mesi dall'aquisto, in questo caso la difformità si ritiene presente al momento dell'acquisto.
A me personalmente la Medion, per un PC acquistato presso Mediaworld, mi ha sostituito il PC per la rottura del masterizzatore, cosa avvenuta una ventina di giorni prima che scadessero i due anni di garanzia.
Mi mandarono il nuovo PC insieme ad una busta contenente le etichette di indirizzo da applicare sull'imballaggio del PC che restituivo.
Il tutto avvenne direttamente dalla germania, da lì arrivò il PC nuovo e lì rispedii il vecchio, senza che mi fosse addebitato nulla.
Franco
Io ho una visione diametralmente opposta

La legge sancisce il diritto di un acquirente a far valere la garanzia per un prodotto acquistato entro 26 mesi dalla di acquisto.
Quindi riflettiamo su cosa vuol dire garanzia di un prodotto.
Per garanzia si intende il diritto di un acquirente di avere un prodotto che non presenta difetti di conformita' senza dover spendere un euro in piu' del prezzo che si è gia' pagato.
Come può ottenere questo diritto ? Tramite una sostituzione o una riparazione ove possibile.
L'acquirente avra' anche il diritto di chiedere la sostituzione, ma io venditore ho un diritto sancito dal decreto legislativo n°265/2005 di oppormi perchè la riparazione è meno onerosa.
Pensa in grande.
Acquisti una automobile. dopo 3 giorni vai in concessionaria perchè non funziona l'alzicristalli del passeggero e pretendi il cambio senza che loro non possano nemmeno portarla in officina per controllarla e riparare il danno.
Direi che sarebbe assurdo e che nessuno pretenderebbe il cambio della vettura.
La legge qui interviene e dice: ok che tu puoi chiedere il cambio, ma il venditore ha il diritto di tutelare anche i suoi interessi e provvedere con la ripazione perchè meno onerosa.
Io sono il primo a dirti che se un prodotto si guasta nei primi giorni di acquisto e il venditore può sostituire un prodotto lo fara' sicuramente, ma non è una regola ne una legge.
La rescissione dal contratto che tu citi entra in gioco nel momento in cui il venditore sia impossibilitato al cambio ( magari il modello non è piu' disponibile) e la riparazione sia troppo onerosa (costa di piu' farlo riparare che darti indietro i soldi).
Se il venditore ti ripara o cambia il prodotto tu non hai nessun diritto di rescindere il contratto chiedendo i soldi indietro.