La Cattedrale


L'eglesia "El Calvario"

Il caratteristico mercato





La carretera che conduce al Cerro Negro

Il Cerro Negro
Non potevo passare per Leòn, senza tentare l'ascesa al Cerro Negro. Per farlo bisogna arrampicarsi per circa un'ora lungo un pendio roccioso, per poi ridiscendere dall'altro versante, coperto da sabbia e ceneri vulcaniche. La cosa migliore è affrontare il percorso che conduce a valle, a piccoli balzi in linea retta, rapidamente, così che i piedi possano piantarsi saldamente nel terreno, senza correre il rischio di rotolare giù. L'alternativa per raggiungere il campo base, e di buttarsi a capofitto seduti su di uno snowboard artigianale, che salvo cadute, ti consente di farlo in poche decine di secondi.







Lasciata Leon prendiamo la "carretera" che ci conduce a Granada, città coloniale per eccellenza.









A pochissimi minuti dalla città Granada ci sono le più disparate attrazioni naturali, tra queste un gruppo di isolette per l'esattezza 365 che affiorano dal lago Cocibolca



Lasciata Granada, faccio rotta verso l'Oceano Pacifico, fino a raggiungere San Juan del Sur, uno dei luoghi più turistici del Nicaragua.




Cerimonia battesimale della Chiesa Battista di Nagarote


Ometepe, l’isola lacustre più grande del mondo. Due vulcani congiunti da una sottile striscia di terra che conferiscono a questo luogo particolare l’aspetto di un di un otto gigantesco.





E per finire un "cuore di caffè" come ringraziamento per il popolo nicaraguense sempre cordiale ed ospitale

Saluti
Franco