Chioggia è situata al margine meridionale della laguna veneta, piazzata su quattro isole, e ripete la struttura di ponti e canali di Venezia.
Il suo mercato ittico è uno dei più importanti d'Europa. Situato lungo il corso principale ( Corso del Popolo, che attraversa longitudinalmente tutta la città e ne rappresenta la "piazza" in cui pulsano le attività e la vita) è un autentico Eden per gli amanti del réportage.
Mi ci sono recato per la prima volta negli anni 60, con la Nikon F, qualche caricatore di HP4, il 20/3,5 UD, il 55/1,2 S e il 135/2,8 Q.
Le immagini che seguono (purtroppo i negativi, sviluppati da me -bene- sono in cattivo stato di conservazione: attenzione al ph dei portanegativi in plastica), rappresentano gli appunti fotografici di quella prima visita di un ragazzino.

Cominciamo dal laboratorio all'aperto in cui si prepara il pesce:

...uno dei tantissimi banconi di vendita:

..I prezzi prima dell' inflazione:

...Ci vorrebbero tre mani:

il problema dovuto alla conservazione dei negativi rende solo più antiche e gradevoli le foto. Dovevano proprio essere così

..Anche la folla degli utenti è fantastica:

..E non solo le donne:

..Questo venditore di sacchetti di cellophane invece no ?

..Al mercato si commentano le vicende della vita:

..La mamma mi ha lasciata sola: perché non torna? Sono qui da un'ora..

PS. Spero di non avervi annoiato.

beh diciamo che i negativi rovinati hanno il loro fascino
bellissimo passo indietro nel tempo
Gianni
complimenti
Davide

Annoiato?

Una validissima sequenza, illustrata in modo superbo.
Momenti di vita che "forse" non ci appartengono più.

Anche questa è fotografia !

Un salutone

Gian...semplicemente fantastiche!
Una macchina del tempo perfetta...per rivivere un periodo in cui non ero nei pensieri di nessuno ma che i miei genitori hanno vissuto come te....




PS: annoiato?! scherzi vero?

Gianni, grandissimo!

Ho sentito l'odore forte e suadente del pesce, che trasuda da questi tuoi scatti, un pezzo di storia, un piacevole quanto curioso reportage, uno spaccato di quella vita che non c'è più, di quella tranquilla frenesia che oggi è isterica noia!

Il giovane Gianni ci ha raccontato un pò della nostra storia alla sua maniera....

annoiati? no, incantati.

Gianluigi per la bella sequenza di immagini postate.

Poi l'uso del grandangolo...

ciao

Il ragazzino possiamo tranquillamente dire è un vero enfant prodige.

Il bello oltre le foto, è ammirare in te ed i tuoi scatti, la voglia e la gioia di vivere la fotografia, di fotografare la vita.
Affinchè il ragazzino possa, da grande, continuare a meravigliarmi.

Saluti.

AAAAaaaaaaaaaaaaaa! Che leccornia!
Prima un parere generale sul B.N. da pellicola. Credo fermamente che sia il mezzo migliore per qualsiasi reportage su strada. E' vero, Gianni è un maestro, e non solo in questo, ma le potenzialità del mezzo sono a parer mio ancora tutte da scoprire, soprattutto per le giovani generazioni e non solo...
Per quanto riguarda in particolare le foto di Gianni posso solo dire che è un piacere vedere come l'occhio indagatore e curioso possa interpretare un soggeto, il mercato del pesce, che sembra semplice ma semplice non è, proprio per l'enorme quantità di spunti che offre. Sembra una contraddizione in termini ma non lo è.
Le sue foto: alcune sono da antologia, altre meno, nel senso che potevano essere forse inquadrate o esposte (stampate?) meglio. So che Gianni desidera sempre che si dica la verità sui suoi lavori e siccome lui (non me ne vogliano altri ) non è "nella media" qualche consiglo lo accetterà di buon grado.
La prima secondo me, soprattutto per l'uso del 20mm, l'avrei preferita con inquadratura verticale così da prendere il marmo del banco e il suo contenuto per intero.
Ottima la seconda, quella dei banchi.
La terza è splendida ma le alte luci sono forse prive di dettaglio. (Non so sul negativo)
La quarta la quinta e la sesta sono da Mostra!!!!!!
La settima, quella del venditore, ha delle macchie di calcare sul negativo, ti consiglio se hai tempo di risciacquare il negativo e usare un po' d'imbibente.
Le ultime due, dimostrano, se mai ce ne fosse bisogno, della qualità più grande di Gianni: guardare ove molti non posano gli occhi. Il contorno può e deve essere indagato dall'obiettivo come il soggetto principale. Le due figure che guardano il manifestino e la bimba in attesa fanno da perfetto contorno all'ambiente.
Gianni! Sei davvero un Maestro! Almeno per me.

Che belle foto!

P.S.
I graffi sui negativi mi piacciono come la testina che salta su un disco graffiato ...
Contrasti e pelature in alcuni casi eccessivi (visto che si parla sempre molto della famosa "latitudine"), ma non so se dipende dal degrado dei negativi ... delle stampe ... dalla scansione..... o dal mio monitor.
Comunque il valore documentale e artistico ..... non cambia .

Un ritorno al passato che non ho vissuto ( data l'eta' ) che mi ha entusiasmato .

Grande tecnica ed occhio per foto dalla grana inconfondibile .

Difficile scegliere la piu' bella ... ( forse quella delle due donne )

Bravissimo

ciao
Johnny

Coas'altro aggiungere? Sono semplicemente favolose!!

Grazie per averle condivise con noi

Veramente belle...
fa piacere vedre ancora una volta (se ce ne fosse bisogno) come la fotografia sappia congelare il tempo facendoci rivivere dei momenti che ormai non ci sono più mi fai venire voglia di rispolverare il mio archivio di bn anche se sinceramente non so se troverei delle così belle immagini....
certo che avevi già una bella attrezzatura!!

ciao,Carlo

Bellissime Gianluigi. Le pellicole malridotte hanno contribuito a dare alla sequenza l'aspetto di film Luce (poi Settimana Incom) degli anni 50/60. Il tuo racconto, basato su ricordi personali, ha contribuito alla comprensione degli elementi significativi del Life.

Tutti troppo buoni..
Ero incerto se postare questa sequenza: i negativi erano molto rovinati. La causa è sicuramente dei "plasticoni" (alcune strisce di negativi si erano attaccate alla guaina di plastica). Farò il tentativo di rifissare e lavare il tutto.
Per fortuna, da almeno trent'anni uso solo portanegativi di pergamino, e l' "ultimo" migliaio di rullini è al sicuro.
Lo scarso contrasto l'ho constatato anche le altre volte che ho scattato lì.
Tutto il set è coperto da pesanti tendoni (a mo' di ombrellone, si vedono in alcune foto) di color ruggine. Fotografare a colori è praticamente impossibile.
C'è poca luce molto diffusa: questo impone l'uso di pellicole sensibili (che attenuano ulteriormente il contrasto) , e rende molto difficile (almeno per me) giocare con le luci.
L'uso del flash avrebbe potuto risolvere alcuni di questi problemi, ma in quel contesto l'ho sempre giudicato criminale, sia per l'effetto sui soggetti (addio spontaneità), che sull'atmosfera.
Un grazie particolare a Claudio per la disamina delle singole foto ( è stato troppo generoso, ma ...grazie lo stesso ). Condivido tutti gli appunti, Claudio, tranne quello sulla prima immagine, che a me piace così, con i lavoranti in centro e una visione del "retrobottega". Ma probabilmente hai ragione tu. Che un maestro lo sei davvero.

Ho avuto la stessa sensazione, ricordi di quando ero piccolo e con i miei genitori, durante le ferie, mi recavo a Chioggia per acquistare il pesce (fine anni 70).

Grandi testimonianze di grande qualità emozionale, nonostante lo stato di conservazione.

Io credo di essere stato puntiglioso (rompi-palle ) come non mai. Ma a fregarti è la tua media...troppo alta.
Per la prima foto: se tutti avessimo lo stesso modo di guardare, faremmo tutti le stesse foto. Per me sarebbe un guadagno di NON poco conto.

Come ragazzino avevi già un corredo di tutto rispetto.
Ma soprattutto ne sapevi già trarre il meglio.
Vado a Chioggia abbastanza spesso, proprio per il mercato del pesce e vederne le immagini di parecchi anni fa è stato decisamente emozionante.
Alcune sono istantanee veramente intense e ben composte. Altre ugualmente belle ma la composizione avrebbe potuto forse essere migliore.
L’espressione che hai colto nel volto della bambina è stupenda.

ho un debole per il b-n , mi chiedo continuamente perchè...

ci penso qualche secondo eppoi mi do la risposta "sarà che col b-n non siamo distratti dai colori e andiamo subito all'essenza della foto"?...
sarà che il cervello senza i riferimenti del colore si mette a cercare la scena,il taglio, la composizione, il senso della foto?

vedo la bambina per terra e mi chiedo"cosa starà pensando?"

vedo lo sguardo del venditore di sacchetti , sta pensando " ce la farò a guadagnare qualche soldo oggi?"

il fascino del b-n , senza colori ma con più informazioni, basta guardare al di là, no?

favolosa la bambina !

Mi associo a tutti i commenti positivi del caso...
gran belle foto, niente da dire, "si respira l'aria del tempo"...

Ciao

Roby

Come al solito non ti smentisci mai.............
Gran belle foto............ effetto flash-back.
Mancava solo lo sgoppino.
Saluti

Quando le foto suscitano emozione in chi le vede il fotografo ha adempiuto al suo scopo, e tu ci riesci alla grande; considero secondari gli aspetti tecnici.
Ciao e grazie.
Mauro.

Gianni, una piu' bella dell'altra!
Da gran maestro quale sei c'era solo da aspettarselo.
Complimentissimi


.oesse.

Bellissime foto, nel tuo inconfondibile stile! Uno stupendo Bn, dal carattere quasi documentaristico, riporta in tutto il suo fascino, l'atmosfera e la vitalità di quei momenti.
Le foto mi sono piaciute tutte, e leggerne il racconto in ogni particolare, persino nei graffi, è stato davvero emozionante. Complimenti e Grazie per averci mostrato questi capolavori.

saluti
Bruno

Non fatemi più elogi simili, altrimenti rischio di crederci..
Per dare un'idea dell'ambiente in cui sorge la città, vi allego l'immagine di una delle "valli da pesca" della laguna di Chioggia, ripresa quel giorno col 20mm.

Un ottimo patrimonio storico del nostro passato gelosamente custodito e che per fortuna di tanto in tanto viene nuovamente palesato....

Bella rievocazione, ben catturata.
Bien echo.
giovanni

Belle immagini, fatte da un ragazzino (quanti anni avevi Gianni ? 15? 16?) che la sapeva già lunga e che, diventato "giovanotto", non ha perso la passione e l'attenzione per i particolari.
Immagini di un pezzettino di storia del nostro paese, alcune dele quali non sfigurerebbero nell'archivio Alinari.
Immagini che raccontano un pezzettino di storia dell'autore, una storia che continua, ... una bella storia!

grazie Gianni.

Più o meno con l'età ci siamo, robyt, almeno fino a quando non deciderò di postare il réportage dall'arca di Noè...

Complimenti anche da parte mia Gianluigi.
Mi piace notare che lo stile di allora non è cambiato: parlo dell'amore che hai per il grandangolo e per le foto a forte contrasto. Soggetti ed inquadrature, sono particolari e curate al punto giusto.
L'unico mercato del pesce che ho osservato parecchie volte, è quello di Rialto a Venezia, peccato non poterci ritornare con più frequenza. Nelle poche volte che mi sono cimentato, non sapevo mai se concentrarmi più sui venditori, sui clienti o... sui "poveri" pesci Mi hai dato qualche spunto

ottima serie storica di foto, molto belle anche se SUDATE dal tempo....tante volte in PS si cerca di evocare il periodo con filtri e diavolerie varie ...buon per te che l'hai vissuto al tuo tempo già con la passione per la fotografia ..... poi diciamocelo ...... dopo la salita a piedi a Grancona sei sempre un GIOVANOTTO..... comunque nello SPIRITO......

salutoni

Nicola

io manco ero nato....
per aver postato queste meravigliose immagini

Complimenti, da coetaneo mi hai veramente riportato indietro nel tempo, un pò di nostalgia lo ammetto.

...... lo sò che hai un dagherrotipo con l'immagine della colomba che svolazza col ramoscello d'ulivo nel becco!

A parte la battuta, sono sicuro che hai altre perle da mostrarci........ le vedrei molto volentieri.

Mi ero perso anche questo Life!!!! In ritardissimo... i miei complimenti!

bel reportaggio... a me Chioggia non ha mai entusiasmato tanto... sarà perché quel viale l'ho percorso di pomeriggio e più che l'odore suadente c'era una puzza di pesce che stendeva pure le mosche... a questo punto sarà il caso di fare una visita mattutina... ma non credo che l'atmosfera attuale sia quella che hai trovato tu "all'epoca"...

da un veneto verace, ........senza parole..................

Al mattino la puzza di pesce è maggiore, però è puzza di pesce più fresco...
L'ideale sarebbe salire su di un peschereccio la notte, riprendere la pesca all'alba, e seguire la faccenda fino al mercato. Poi un bel pranzo (seppie in umido) e sei ore di bagnomaria profumato. Ci sto pensando. Credo che lo farò in inverno. Un solenne raffreddore dovrebbe agevolare la sopportazione.

Gianni Zadra rappresenta per me un esempio di come e cosa scattare per strada; grande uso del grandangolo e nessuna timidezza nel piazzarsi davanti alla gente col 20mm;

ma tutto questo non sevirebbe senza un buon occhio indagatore delle persone e delle loro "storie";

grazie Gianni

"Al mercato si commentano le vicende della vita"

è la mia preferita proprio per come riesce a rendere immediatamente i (probabili) pensieri delle vecchiette; la loro storia in fondo non è poi diversa da quella della donna "incollata" sul muro;