leverano (salento), centro storico

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Buona la scena catturata Simone, questo genere di foto mi piace molto, pochi elementi che raccontano una storia, magari diversa per ognuno di noi.

Ciao Simo noto con piacere che stai stringendo il campo sempre di piu' proprio per non lasciare interpretazioni alla storia ma dandole connotati chiarissimi e come chi mi ha preceduto condivido il commento.
Bersaglio centrato!!!

Avrei preferito un bienne più deciso. Predomina un grigio chiaro che appiattisce la scena ...ovviamente parere mio.

Altri scatti mi sono piaciuti maggiormente ....qui è tutto in salita, ciao Simon!!!

Roberto

c'è tutto!

Bella, quel lastricato è una scena.
Se non vi fosse la signora in posa raccolta sull'uscio sarebbe un po' vuota,
ma così va benone.
Al BN forse gl'avrei dato un po' più di forza, ma il BN, si sa, va a umore.

Paolo

la scelta del bn è molto personale, per gusto gli avrei dato un pelo di grinta, ma è appunto questione personale.

lo scatto lo fanno davvero due elementi secondo me...il pavimento e ancora più la donna.

hai colto davvero un bel momento

mitia

..uno street quotidiano...normale...ma molto descrittivo ed intenso,

..che fa della sua semplicità la sua forza..


molto bella Simone

un saluto

sauro

Sarà anche un commento poco costruttivo il mio ma mi piace esattamente così com'é.
E mi fa piacere dirtelo.
Complimenti

Maurizio

La strada era in salita, l'uomo anziano forzava sui pedali della sua bicicletta portandosi dietro l'ombrello, tanto non pioverà. La donna sull'uscio scruta le presenze sulla strada di tutti i giorni, la curiosità? forse, forse la necessità di scambiere i segreti di dentro casa con chi i segreti del paese li conosce a menadito. E il lastricato, e l'intonaco che si scrosta come se sentisse il peso di quel numero sopra la porta ... gli anni di Cristo .... è la vita lenta del paese, bianco come le sue case, di pietra come le sue strade ...

Si si potrebbe fare un racconto, anzi ho raccontato questa fotografia, anzi no, la fotografia mia ha raccontato questo.

Raffa

Bella simone, anch'io avrei contrastato un poco di più il bn

Ciao Simone, beh si è vero, il bn è strettamente personale; è rispecchia quello che ha provato l'autore nel momento in cui ha fatto lo scatto...
la foto va bene cos'ì com'è, c'è tutto....

Raffa ha descritto bene cosa gli ha raccontato la foto...

Complimenti
Giovanni

Questa è una vera leccornia-

Non ho capito il titolo ... ...

Dopo la bellissima descrizione di Raffa non so che aggiungere...rimane indubbiamente una bella scena di vita paesana...bravo Simò...me piace.

Ciao Alberto

ot
finalmente....qualcun'altro che usa tante tante parole...
il racconto e' bellissimo Raffa, e mi viene voglia di chiederti di continuare questo racconto ....
fine ot

ciao Simone

e' bella.

ancora piu' del lastricato mi racconta meglio la vicenda il muro scrostato...
e soprattutto la posa casalinga della donna sulla soglia.....
giusto per trovare una obiezione ed esercitarmi nello spirito critico, mi sarebbe piaciuta ancora di piu'
senza il cestino dei rifiuti dietro le mani del ciclista...ma e' facile dirlo dopo....

complimenti

Bianca

Bianca, non è il cestino dei rifiuti ... è il vano che contiene il contatore del gas

Raffa

..ooOOOPPSs.....
grazie Raffa....
pero' il discorso non cambia...

Bianca

Il racconto di Raffa fa da cornice a questa foto particolarmente bella per la sua semplicità e per il momento colto

complimenti

...

eccomi qua... scusate il post sopra...

grazie a tutti. in particolare a raffa (concedetemelo)
per il bienne avete ragione... l'ho convertita in modo particolare perchè da pochi giorni mi sono regalato un giocattolino... una Ferrania Elioflex 2 (sorella maggiore della famosa rondine) dei primi anni '50, falsa biottica 6x6 con rullo 120, equipaggiata con un anastigmatico ferrania da 75mm f/6.3... e il bienne l'ho fatto pensando a lei
grazie anche a bianca che ha fatto notare il contatore del gas... è vero! purtroppo questa foto contiene qualche imperfezione tecnica: il vano del gas che distoglie lo sguardo... ma anche la pensilina a destra tagliata e la pendenza (già, la strada non era in pendenza ma è la foto che è storta! ). ma tant'è... così è uscita (ho solo croppato un pò) e così la lascio. infine il titolo... non ne ho messo perchè quando ho scattato l'ho fatto di istinto senza pensare ad una storia in particolare e mi pareva scorretto appiccicarci una storia a posteriori... per cui ognuno si costruisca la sua
comunque di seguito posto il bienne "canonico" (non mi piace il "bagliore" del muro, che comunque non è bruciato ovviamente). fatemi sapere

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simone

Ciao Simo.
Nella seconda versione il muro “spara” troppo. Meglio una via di mezzo tra le due.
Per il resto appartiene alle foto che raccontano anche (o soprattutto) con le loro piccole imperfezioni.
Imperfezioni che ne segnano la spontaneità. Le preferisco sempre a quelle “perfettine” ma vuote.
D’altronde HCB docet sulle foto imperfette (non montarti la testa però eh... )
Complimenti!
Valerio

Ti dirò Simone che se tu avessi pensato al titolo prima dello scatto saresti stato un fenomeno a meno che l'omino in bici non andasse a 1 metro l'ora

Le piccole imperfezioni come le chiami tu fanno parte dell'ambiente...perchè toglierle se ci sono...oltretutto quando una foto ha contenuto le quisquiglie per me non contano...

Ciao Alberto

Ciao Simone, quante storie si potrebbero raccontare con questo scatto, ognuno si è fatta la sua, e tutto questo con pochissimi elementi. Ben vengano anche gli errori, ci stanno tutti e la foto è più bella, bravo Simone, anche per la storia che hai risvegliato in me.
Ciao, Rino.

grazie anche a voi...
simone