QUOTE(Maury_75 @ Oct 29 2010, 09:39 AM)

Per PdC si intende profondità di campo? Per profondità di campo si intende la zona dove è "tutto a fuoco" (il famoso 1/3 prima e 2/3 dopo)? Perchè ho sempre creduto (sbagliando forse) che a parità di diaframma e inquadratura + il sensore è piccolo maggiore è la zona di "tutto a fuoco" tant'è che con le compatte che sono f/2.8 hai quasi sempre tutto a fuoco?!
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Ciao Maury,
puntualizzo, anche se probabilmente nel corso della (interessante) discussione è già stato detto tutto..mi scuso quindi per eventuali ripetizioni.

Alcune realtà tecniche, più o meno inevitabilmente, nel tempo vengono (per comodità?) sostituite con vere e proprie leggende metropolitane, che pure hanno un fondamento, ma solo in determinate e specifiche circostanze; vengono invece universalizzate come se fossero sempre vere..
In primis la leggenda metropolitana che vorrebbe l'estensione della PdC (si, profondità di campo, che resta comunque un concetto aleatorio in quanto dipende da molti fattori relativi tanto alla ripresa quanto alla fruizione..) sempre e comunque 1/3 davanti e 2/3 dietro il piano di nitidezza.
Semplicemente non è vero. Alle brevi distanze di ripresa l'estensione della PdC è pressoché simmetrica e arriva ai famosi 1/3 - 2/3 progressivamente, solo con l'aumentare della distanza.
Anche la quantificazione della PdC tra formati diversi è spesso fraintesa. Anch'essa ha bisogno di una precisa puntualizzazione delle condizioni di ripresa per essere determinata, ma si preferisce pensare che "il sensore" più grande abbia meno PdC (o più sfocato..)
tout-court...forse per giustificare la famosa maggiore "tridimensionalità" a tutti i costi?

A parità di
distanza di ripresa e medesima
lunghezza focale (stesso Rapporto di Riproduzione) due sensori di dimensioni differenti comporteranno una diversa inquadratura. Considerando FX e DX, al solito, il soggetto su FX sarà 1,5 volte più piccolo nel "fotogramma" intero, per intenderci.
Dal punto di vista ottico in queste condizioni non ci sono differenze sulla PdC. Come potrebbero esserci, l'obiettivo è lo stesso, il
diaframma è lo stesso e la distanza di ripresa è la stessa.
Resta però una condizione "astratta" quella meramente ottica, una fotografia è tale perché la si osserva con gli occhi, non perché viene "proiettata" da un obiettivo..
Nel momento in cui l'immagine viene fruita, ovvero l'intero fotogramma viene ingrandito per riempire un supporto di fruizione di un determinato formato (una stampa 30x45? Un monitor? Un plasma da 50"? Qualsiasi "medium"..) entra in gioco il
Circolo di Confusione.
Il CoC è si una "convenzione" e viene "attribuito" ad un formato in base a determinate variabili che vengono predeterminate, ma a parità di condizioni resta costante, in termini di differenza, tra due diversi formati. Il CoC di un formato più grande è sempre dimensionalmente maggiore del CoC di un formato più piccolo.
E' il CoC che implica una differenza di "
PdC percepita" a parità di rapporto di ingrandimento ottico.
Il minore
ingrandimento lineare del fotogramma nativamente più grande comporta una maggiore estensione della Profondità di Campo, rispetto al fotogramma più piccolo che dovrà subire un maggiore ingrandimento lineare per riempire il formato.
Cambiando invece la distanza di ripresa (o la lunghezza focale) per ottenere la medesima inquadratura su formati differenti, ecco che otticamente le differenze si fanno tali che nemmeno il diverso CoC dovuto al differente ingrandimento lineare riesce a "compensare" la maggiore PdC che deriva dall'aumento delle distanze (1,5 volte) o dall'uso di una focale più corta (1,5 volte considerando DX/FX). In questo caso il Rapporto di Riproduzione è molto diverso.
E ancora, a parità di R:R e formato (CoC), la lunghezza focale smette di essere un fattore nell'estensione della PdC. La PdC sviluppata da un 14mm e di un 200mm è identica a parità di fattore di ingrandimento. Cambia solo la prospettiva.
Spero di essere stato chiaro sebbene sintetico e di non aver seminato troppi errori per la fretta. Nel caso mi corregger...ò

Un saluto anche a "Pazzaura" che non leggevo da un po'..
QUOTE(Marco Senn @ Oct 29 2010, 10:03 AM)

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Credo che nippo intendesse a parità di distanza, non di inquadratura (e anche io sono perplesso sulla sua affermazione). Infatti a parità di inquadratura e ottica in DX perdi circa uno stop dovuto al cambiamento della distanza.
Ciao Marco, si le condizioni richieste nella domanda prevedevano che dalla medesima distanza di ripresa si utilizzasse lo stesso obiettivo su FX (croppato) e DX.
Credo di aver detto tutto (anche se non è MAI tutto..

) qui sopra.