Ciao a tutti. Perdonatemi ma sulla tematica ho le idee poco chiare.

Ho un mio sito di prossima apertura, vorrei inserire alcune foto ma ho dubbi sulla liceità o meno sulla pubblicazione. Le foto "incriminate sono":

Moda: scatti prese da sfilate (Alta Moda Roma od altri eventi)

eventi fotografici: nikon day, sessione glamour

Foto Show: scatti fatti agli stand


Sulla prima non dovrei avere dubbi perchè oltre ad essere un evento pubblico, ho la richiesta/autorizzazione

Sul secondo non ho nulla perchè sul nikon day è aperto a tutti ma organizzato da un negoziante; il secondo è una sessione a pagamento ma non ho liberatoria

sul terzo viene il bello: ad una modella ho chiesto se potevo usare l'immagine come home page, mi ha risposto che non potevo perchè lei aveva firmato una liberatoria non commerciale.

In conclusione vado in galera se pubblico le foto ??

Non capisco che cosa c'entra con il tuo sito il fatto che la liberatoria non sia commerciale (se non stai traendo profitti dalla vendita di quegli scatti non dovresti avere nessun problema) comunque bisogna vedere cosa c'è scritto sulla liberatoria.
Saluti
Andrea

Grazie per il tuo intervento Andrea, anche perchè mi dai modo di chiarire.

Ho alcune liberatorie concesse per servizi vari. Nel testo delle liberatorie che mi hanno sottoposto (non è un mio testo) c'è scritto che si rilascia liberatoria per uso non commerciale. E' proprio qui il dubbio. Io non voglio vendere le foto fatte sia con liberatoria sia senza (sfilate, eventi , ecc) ma se io uso le mie foto fatte alla manifestazione sul mio sito traggo un beneficio commerciale o meno ?? In altre parole se pubblico foto di persone do in un senso valore alla mia attività al mio lavoro, al mio portfolio, quindi ho un vantaggio commerciale o meno ?? Qualcuno può avvalersi legalmente contro i miei confronti?? Insomma voi che fate ??

Grazie

Roberto

ma la tua attivita' e' quella di fotografo professionista?
in tal caso, il sito sarebbe una forma pubblicitaria e quindi avrebbe un valore commerciale.
se tuinvece sei solo un "amatore", la modella non dovrebbe avere da ridire (tu la hai pagata per il servizio?)

Ti posso rimandare alla Legge del 22 aprile 1941 n. 633 relativa alla "protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" comunque se puoi riportare le clausole della liberatoria sarebbe meglio...la legge e la sua interpretazione lasciano molti appigli legali...dal mio punto di vista c'è sempre un modo di agirare (lecitamente) una legge, ovviamente questo potrebbe andare a tuo favore o peggio a tuo discapito.
Saluti
Andrea

Grazie per il tuo intervento. Perdonami ma sposta poco il problema la risposta in quanto amatore o professionista sempre sul sito finiscono le foto.

E poi quando ho fatto qualche servizio diretto la liberatoria è in mio possesso.

Il punto è comunque un altro purtroppo.




Grazie andcampo, grazie anche a te per il tempo dedicato. La legge a cui ti riferisci (grazie per i riferimenti) l'ho letta abbastanza bene. Il punto è diverso però. Mi spiego. Se io chiamo te, o meglio tu mi chiami perchè vuoi un servizio fotografico (matrimonio, comunione, festa di laurea, ecc) sottoscriviamo un contratto anche a 0 euro ma di sicuro c'è una liberatoria tra di noi. Se ìo vado al motor show di Bologna e fotografo una miss e la pubblico sul mio sito devo o no possedere la libertatoria??

Si ma il tuo sito è fatto per archiviare le foto o per publicitare te stesso, come fotografo?
Perchè in questo secondo caso non puoi publicare le foto se non con debita liberatoria.

Beh credo entrambi !

Se io visitassi il tuo sito lo farei per vedere come scatti, senza per altro chiederti nulla. Lo spunto potrebbe venire dopo, magari dopo aver visto le foto.

Ma la stessa cosa è per facebook o per modelshoot. Purtorppo è la stessa noiosissima tematica. Ste foto si possono pubblicare se fatte ad una manifestazione o no ??

Dilemma pesante

No aspetta il fatto che hai scattato a una manifestazione cambia di molto il punto di vista. Questo è quello che dice l' Art. 97 della legge che ti ho indicato prima

"Non occorre il consenso della persona ritrattata quando la riproduzione dell'immagine è giustificata dalla notorietà o dall'ufficio pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o culturali, o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico.
Il ritratto non può tuttavia essere esposto o messo in commercio, quando l'esposizione o messa in commercio rechi pregiudizio all'onore, alla reputazione od anche al decoro della persona ritrattata."

Da come l'intendo io quindi, (se non hai fatto una pessima foto alla modella ) la puoi pubblicare, preciso però che questo è il mio personale punto di vista.

Sono contentissimo sei stato della mia stessa deduzione. Così come sei nella mia stessa empasse nella conclusione, quindi nella confusione.

Riassumendo: evento pubblico, nessuna liberatoria, nessun compenso con la modella, nessuna vendita della foto ma solo arricchimento portfolio. Posso pubblicare secondo voi o rischio che qualche modella si gira e mi dice che grazie a lei chicchessia puo' chiedermi servizi fotografici ??
Che fare ??

Sigh :(

La novità di oggi è che secondo un legale anche se sono state fatte ad un evento pubblico, comunque necessitano di una liberatoria per essere pubblicate.

Secondo lui le foto si possono fare ma per pubblicarle occorre autorizzazione.

BOH NON CI CAPISCO PIU' NULLAAAA

Sarà che sto diventando un po’ anglosassone, ma se non c’è scopo di lucro e l’evento è pubblico non devi chiedere la liberatoria. Tuttavia se guadagni facendo il fotografo (il che implica anche partita iva, etc) devi chiedere la liberatoria in quanto useresti l’immagine della persona per trarne un vantaggio economico.
Chiederei la liberatoria anche nel caso facessi il fotografo professionale “occasionalmente”.

Tuttavia quando ho il “media pass” ad un evento (es. motorsport) non chiedo mai alcuna liberatoria. La gente mi vede con il mantellino e se non vuole essere fotografata me lo dice. Altrimenti la considero una tacita accettazione.