QUOTE(murfil @ Jun 24 2010, 11:45 AM)

e infatti sbagli

NON FATEVI FREGARE.. anche in negozio, entro 7 gg sono tenuti ALLA SOSTITUZIONE e non alla riparazione (cui sono tenuti per 2 anni- almeno per i difetti coperti da garanzia). E' che i negozianti ci provano sempre..
nelle vendite per corrispondenza hai diritto anche al diritto di recesso (10 gg mi pare), in cui puoi chiedere la restituzione perchè dell'oggetto perchè una volta visto dal vivo, non ti piace o hai cambiato idea (con spese di spedizione ovviamente a tuo carico).
Il discorso dei 7 giorno io non l'ho trovato da nessuna parte.
http://www.aduc.it/generale/files/allegati/codiceconsumo.pdfIn particolare:
Diritti del consumatore
Art. 130.
1. Il venditore è responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformità
esistente al momento della consegna del bene.
2. In caso di difetto di conformità, il consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della
conformità del bene mediante riparazione o sostituzione, a norma dei commi 3, 4, 5 e 6, ovvero ad
una riduzione adeguata del prezzo o alla risoluzione del contratto, conformemente ai commi 7, 8 e
9.
3.
Il consumatore può chiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il bene o di sostituirlo, senza
spese in entrambi i casi, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o
eccessivamente oneroso rispetto all'altro.4. Ai fini di cui al comma 3 è da considerare eccessivamente oneroso uno dei due rimedi se
impone al venditore spese irragionevoli in confronto all'altro, tenendo conto:
a) del valore che il bene avrebbe se non vi fosse difetto di conformità;
b ) dell'entità del difetto di conformità;
c) dell'eventualità che il rimedio alternativo possa essere esperito senza notevoli inconvenienti per
il consumatore.
5. Le riparazioni o le sostituzioni devono essere effettuate entro un congruo termine dalla richiesta
e non devono arrecare notevoli inconvenienti al consumatore, tenendo conto della natura del bene
e dello scopo per il quale il consumatore ha acquistato il bene.
6. Le spese di cui ai commi 2 e 3 si riferiscono ai costi indispensabili per rendere conformi i beni, in
particolare modo con riferimento alle spese effettuate per la spedizione, per la mano d'opera e per
i materiali.
7. Il consumatore può richiedere, a sua scelta, una congrua riduzione del prezzo o la risoluzione
del contratto ove ricorra una delle seguenti situazioni:
a) la riparazione e la sostituzione sono impossibili o eccessivamente onerose;
b ) il venditore non ha provveduto alla riparazione o alla sostituzione del bene entro il termine
congruo di cui al comma 5 (1 );
c) la sostituzione o la riparazione precedentemente effettuata ha arrecato notevoli inconvenienti al
consumatore.
8. Nel determinare l'importo della riduzione o la somma da restituire si tiene conto dell'uso del
bene.
9. Dopo la denuncia del difetto di conformità, il venditore può offrire al consumatore qualsiasi altro
rimedio disponibile, con i seguenti effetti:
a) qualora il consumatore abbia già richiesto uno specifico rimedio, il venditore resta obbligato ad
attuarlo, con le necessarie conseguenze in ordine alla decorrenza del termine congruo di cui al
comma 5, salvo accettazione da parte del consumatore del rimedio alternativo proposto (1 );
b ) qualora il consumatore non abbia già richiesto uno specifico rimedio, il consumatore deve
accettare la proposta o respingerla scegliendo un altro rimedio ai sensi del presente articolo.
10. Un difetto di conformità di lieve entità per il quale non è stato possibile o è eccessivamente
oneroso esperire i rimedi della riparazione o della sostituzione, non dà diritto alla risoluzione del
contratto