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simone.dambrosio
Domenica 13 giugno, lungo la costa di Campo di Mare (marina di S. Pietro Vernotico, Brindisi), si è esibita la Pattuglia Acrobatica Nazionale. Decine di migliaia di persone, accorse da tutto il Salento per l'evento organizzato dall'aeronautica militare italiana in collaborazione con AC Brindisi e comune di S. Pietro Vernotico, hanno potuto assistere alle entusiasmanti esercitazioni in mare di numerosi aeromobili e ammirare le spettacolari evoluzioni delle Frecce tricolori, giunte ormai alla loro cinquantesima stagione acrobatica.

Campo di Mare
Mare pulito lungo le marine di San Pietro. Le acque che bagnano il tratto di costa dell'alto Salento sono risultate prive di batteri e virus inquinanti. Un mare cristallino, con una purezza dell'acqua invidiabile, grazie all'assenza di coliformie di tensioattivi. L'area di Campo di Mare, quindi, ha tutte le carte in regola per confermarsi una delle marine meno inquinate del territorio, vantando acque limpide e trasparenti. A «certificarlo» è stata l'Arpa (l'Agenzia regionale dell'ambiente) che, nel 2007, ha completato le analisi sui prelievi delle acque dibalneazione. Il responso del laboratorio, quindi, ha assicurato che anche per quest'anno Campo di Mare potrà essere fruita in sicurezza da bagnanti e villeggianti. Magari (anzi sicuramente) continuerà a non essere una località meta di yacht e motoscafi da vip, ma Campo di mare potrà certamente garantire un posto al sole sicuro, sulla splendida spiaggia che si estende per chilometri. Una opportunità, insomma, per chi intende dar vita, senza costi eccessivi, ad una vacanza tutta tintarella e bagni, che ha la sua ragion d'essere in un'acqua cristallina, che mantiene la sua caratteiristica limpidezza anche nelle giornate particolarmente ventose. Il bagno, dunque, è assicurato, in barba ad Eolo.

Pattuglia Acrobatica Nazionale
Le Frecce Tricolori, il cui nome per esteso è Pattuglia Acrobatica Nazionale, costituente il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico, sono la pattuglia acrobatica nazionale (PAN) dell'Aeronautica Militare Italiana, nate nel 1961 in seguito alla decisione dell'Aeronautica Militare di creare un gruppo permanente per l'addestramento all'acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti.
Con dieci aerei, di cui nove in formazione e uno solista, sono la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo, ed il loro programma di volo, comprendente una ventina di acrobazie e della durata di circa mezz'ora, le ha rese tra le più famose. Dal 1982 utilizzano gli Aermacchi MB-339PAN, e la sede è l'aeroporto di Rivolto (UD). Le Frecce Tricolori hanno tre programmi di esecuzione delle acrobazie: alto, basso, e piatto, a seconda delle condizioni meteorologiche e alle caratteristiche dell'area dell'esibizione. Il programma alto viene scelto quando la base delle nuvole si trova sopra i 1.000 m ed è caratterizzato dall'esecuzione delle figure acrobatiche interamente sul piano verticale; il programma basso viene preferito invece quando le nubi non superano i 500 - 600 m e non si compiono manovre verticali (come looping o la bomba); infine, la variante piatto prevede passaggi della formazione a bassa quota. Da alcuni anni, quando possibile, le esibizioni della PAN si chiudono con la formazione al completo che disegna nel cielo un tricolore lungo cinque km mentre dagli altoparlanti a terra la voce di Luciano Pavarotti intona il finale di Nessun dorma per l'intera durata del passaggio. La prima realizzazione di questa manovra avvenne a Pratica di Mare (Roma) durante la cerimonia di addio all'F-104 Starfighter e questo valse alle Frecce Tricolori il record mondiale per la bandiera nazionale più lunga mai realizzata. Anche per questo motivo, l'8 settembre 2007, sfrecciando nel cielo di Modena, le Frecce Tricolori resero omaggio a Pavarotti del quale si era appena svolto il funerale. Solo i migliori piloti accedono alle Frecce Tricolori: ogni anno se ne selezionano due o tre scelti tassativamente tra chi ha più di 1.000 ore di volo, e una volta entrati devono seguire un programma addestrativo d'inserimento graduale.


l'attesa...

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l'apertura...

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l'esibizione...

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simone
Negativodigitale
Luci ed ombre in questo Reportage, Simone. Più luci, però ... ohmy.gif

Trovo gagliardissime le prime due, perchè ci leggo un atteggiamento del tutto feriale di fronte all'evento, come capita tutte le volte in cui manifestazioni del genere piombino tra la gente comune non modificandone assolutamente stile di vita, quotidianità, aspettative.
Anche il titolo, altisonante, stride beffardamente con l'incipit fotografico di questo thread.
Sicuramente è voluto, ottimo!

Bella l'ultima, che chiude l'evento e dà concretezza a tutto il racconto.

Tutto il resto, a cominciare dai testi iniziali (didascalici), lo trovo superfluo, anzi, appartenente ad un altro pianeta narrativo.

smile.gif
Ciao! Paolo
Mario P.
Ci avrei scommesso che non sarebbero state le solite foto ad aerei in cielo. Bravo Simone
maxiclimb
ottima analisi quella di Paolo, che condivido.

Le prime due sono davvero stupende, un meraviglioso spaccato del quotidiano.
Strana la post, con quei bianchi un po' grigi, ma sono due foto che in qualunque salsa le cucini, funzionano sempre.
Ci può stare anche la terza per me, che chiarisce ulteriormente la situazione, e ovviamente l'ultima per giustificare l'intero racconto.

Le altre decisamente superflue e sotto tono.

Complimenti Simone, un bel risultato. smile.gif
piernicolamele
QUOTE(Mario P. @ Jun 16 2010, 01:34 PM) *
Ci avrei scommesso che non sarebbero state le solite foto ad aerei in cielo. Bravo Simone


Scusate la mia intrusione. Intervengo per soddisfare una mia grande curiosità che rigaurda proprio lo stile reportagistico, l'unico fino ad ora e credo di poter dire l'unico in assoluto per quanto mi rigarda, che non ha mai suscitato in me alcun sentimento di simpatia, apprezzamento o semplice curiosità che mi spinga a cimentarmi in questo ramo fotografico che a mala pena riesco a considerare anche lontanamente apparentato con la fotografia vera.

Non è un'offesa nei vostri confronti vi prego di credermi, ma una semplice dichiarzione di intenti e una richiesta d'aiuto rivolta a gente che pare apprezzarlo. Allora io mi e vi domando: se da un reportage di un eventa al quale io non ho potuto assistere, togliamo i "classici aerei in volo" come faccio a capire cosa è successo? Cioè persone a prendere il sole e depliant nella sabbia e gente che osserva non si sa cosa? Quale è in definitiva lo scopo di un reportage? Far vivere certi eventi a chi non vi ha potuto prendere parte? In questo caso il lavoro del buon Simone, mio simpaticissimo conterraneo, sarebbe da cestinare. O interpretare secondo la propria sensibilità cià che si è visto e sentito? E allora che reportage è?

Tecnicamente le foto sono ottime, con l'unica riserva ai due BN che vedo davvero troppo spenti e ingolfati nel grigio medio e ad alcune inquadrature di folla generica che lasciano il tempo che trovano.
Negativodigitale
QUOTE(piernicolamele @ Jun 16 2010, 04:12 PM) *
Scusate la mia intrusione
...
Allora io mi e vi domando:
...


Ci mancherebbe, anzi è un piacere, Piernicola. smile.gif

Il tema che sollevi è interessantissimo e va diritto al cuore della Sostanza del Reportge in genere.
Personalmente ritengo che ogni reportage, anche il più trascurato, proponga una visione dell'evento o dei luoghi propria dell'autore, e con questa occorra fare i conti.
Se cerchi in questa sezione troverai reportages di ogni tipo, dal più didascalico al più criptico.

Questo di Simone sulla Pattuglia Acrobatica Nazionale, ha, secondo me, un taglio volutamente non convenzionale. Molti di noi, prima di entrare nel thread e vedere le foto, hanno pensato di trovare immagini normali su un evento del genere, gli aerei, le evoluzioni, il pubblico, ed invece si trovano di fronte alla visione di Simone, cioè l'evento come il pretesto per osservare la gente, l'atmosfera, l'umanità presente.
Una tecnica non del tutto desueta questa di affrontare NON l'evento ma il suo contorno, il suo aspetto marginale, borderline, il dietro le quinte. E c'è chi, come per esempio Mario al post 3, ha apprezzato molto. Ed io con lui.
Che poi sia valutabile come un buon Reportage, è un altro discorso, è del tutto soggettivo.
A me, per esempio, piace l'Evviva stanco e feriale dell'ultimo scatto, mentre non piacciono per niente foto spurie come la quattro, la sette e la otto, che con questo tipo di reportage non c'entrano una mazza.
hmmm.gif

Paolo

p.s.: alcuni di questi temi saranno affrontati nelle nuove linee guida della sezione, di prossima pubblicazione.
mirko_nk
Ciao Simone. Concordo con Paolo e Maxi in tutto, tranne che per il titolo... per me non azzeccato... Ma sono gusti, e poi un lavoro non si giudica dal titolo...

Prime tre ed ultima sono l'essenza del tuo racconto... Ottime!!

Mirko
albè
Ciao Simone, la domanda nasce spontanea......come mai hai convertito le prime due in bn e le altre no ?

La 1° ( per me la migliore ) la 2°-3°-9° le vedo tue, insomma nel tuo stile.....hanno una ricerca, bravo per queste.

Le altre sinceramente non sembrano farina del tuo sacco...... hmmm.gif debolucce.

Salutoni Alberto
Mitia
ciao simone, le prime 3 sicuramente sono quelle con una marcia diversa rispetto alle altre con la prima che a mio avviso precede le altre due.
mi piace in generale l'idea di mostrare il backend, il dietro le quinte, di un evento...
mitia
simone.dambrosio
prima di tutto vi ringrazio per la vostra attenzione. in particolar modo ringrazio Piernicola per l'ottimo spunto. ci sarebbe da parlare per ore su questo argomento e sono sicuro che le linee guida di Paolo sapranno meglio illuminarci! fondamentalmente bisogna chiedersi: cosa è un reportage fotografico? è il resoconto fotografico di un evento (sia esso bellico, religioso, musicale ecc.). nel caso della pattuglia acrobatica nazionale (meglio nota come la pattuglia delle frecce tricolori) non è facile realizzare un resoconto che in qualche modo lasci il segno (e non è detto che io l'abbia lasciato...). perchè? perchè è un reportage molto facile e scontato, visto e rivisto migliaia di volte. per questo motivo il mio resoconto ho voluto si focalizzasse soprattutto sull'aria di festa che l'evento ha creato tra la gente del salento. gli aerei in volo sono soggetti inflazionati e visti tantissime volte. la gente salentina divertita dalle frecce tricolori probabilmente un pò meno. questo il mio personale resoconto di una giornata di festa. chiaramente parliamo di piccoli reportage, giusto per divertirsi un pò... il reportage vero e proprio (più professionale) sarebbe stato, se fossi riuscito ad avere l'accredito dalla base militare di galatina, trascorrere una giornata con i piloti. ecco: la giornata dei piloti delle frecce tricolori. una cosa già meno inflazionata... ma a causa del lavoro non ho fatto la richiesta per tempo...
insomma visto che ero sulla spiaggia con centinaia di fotografi coi cannoni puntati sugli aerei, per non fare le foto viste e riviste milioni di volte ho pensato di fare di testa mia (forse senza riuscirci): un resoconto sull'aria di festa che le frecce hanno suscitato nel salento... tutto qui...
ps. alberto le prime due in bienne per creare uno stacco tra l'attesa e la festa vera e propria (oltre al fatto che amo il bienne e ne approfitto sempre quando posso wink.gif )
simone
simone.dambrosio
dimenticavo... scusate... le foto meno "apprezzate" ho voluto inserirle perchè la pattuglia acrobatica nazionale non sono solo le frecce tricolori. ci sono, infatti, anche altri aeromobili (quelli che vedete sono solo una parte) che contribuiscono quotidianamente al nostro benessere (soccorso in mare, contenimento incendi ecc.) e che per questo motivo meritano talvolta d'essere ricordati.
simone
marluc64
Concordo con quanti mi hanno preceduto: le prime 3 e l'ultima raccontano, da sole, l'evento. Un punto di vista sull'evento, per meglio dire. Ed è un punto di vista, come ha detto Mario P., interessantissimo.
Insomma, bravo Simone!

Ciao, Luca
dario-
Bravo Simone si a parte il titolo, ma questa è una inezia, il "micro" report piace moltissimo anche a me Pollice.gif e complimenti anzi per come sei riuscito a contestualizzarlo senza cadere nelle 1000 e 1000 foto scaatte ad aerei in volo.
Anzi quotando tutti e senza togliere nulla alla tua presentazione per me la sequenza perfetta sarebbe stata 1. 2. 3. 9!

Ce tutto, l'attesa, l'entusiasmo, la sorpresa il volo.

Bravo
Dario smile.gif
Giacomo.B
Reportage godibilissimo da vedere, le foto che a parer mio spiccano sono la 1,3,6,9 le altre non mi convincono tanto...
Queste invece le trovo curate a livello compositivo e funzionali al racconto della giornata..

Saluti

Giacomo
ulipao
le prime due e l'ultima, ma soprattutto le prime due portano la tua firma ormai inconfondibile.
roberto depratti
....ormai ti conosco .....mai banale, benissimo.
Unica cosa, però questo è un mio limite: il BW con il BW ed il COLORE con il ....COLORE.
Comunque BRAVO, ben narrato con scene interessanti.

Roberto
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