Mi inserisco anch'io...
Dunque, 5 anni da assistente presso un fotografo professionista (pagato da fame ad ogni servizio) e con una media di 25-30 servizi all'anno, poi, nel 2006 il grande passo: apro il negozio e comincio io a fare il professionista...
Morale, arrivano i "fotografi della domenica" non in senso offensivo, bensì ad indicare quelli che lavorano nella fotografia solo la domenica e durante la settimana fanno altro, in nero, a prezzi stracciati... e da 15-20 servizi all'anno, complice la crisi, si passa a 8-10.
Con una piccola differenza: io i servizi li fatturo tutti, chiedere ai miei clienti per credere... e su 1300-1500 euro iva compresa, dedotta l'iva, le spese per generare i fotolibro ecc ecc ti rimangono 7-800 euro dei quali la metà se la cucca lo stato...; mentre i "fotografi della domenica", senza affitto del negozio, magazzino, fornitori, assistenti e quant'altro incassano la stessa cifra senza nessun rischio e portano via il lavoro ai "professionisti" che magari ci mantengono anche la famiglia con il loro lavoro!
Ben venga il matrimonio dell'amico squattrinato, allora regalagli il servizio, perchè se ti fai pagare allora è giusto che ti apri una partita iva e rischi la buccia come tutti gli altri!
Poi non discuto che spesso i cosiddetti fotoamatori spesso siano bravi quanto i professionisti se non superori, e che con una D60, avendoci il manico, puoi anche fare delle foto migliori di chi ha la D3X e magari la usa in automatico ecc ecc; quello che discuto è la morale del togliere lavoro a chi se la sfanga tutti i giorni in negozio o in sala posa o in studio senza richiare mai niente!
Ripeto, se un amico ti chiede ti fargli il servizio regalaglielo, così nessun "pro" potrà accusarti di togliergli il lavoro.
Scusate lo sfogo ma, dopo l'ennesimo servizio perso grazie "all'amico che ha la digitale ci farà le foto, quindi grazie annulliamo, sa abbiamo pochi soldi...", e dopo aver letto con quanta grazia si pensa di poter fare la "professione" di fotografo in questo tread, non sono riuscito a stare zitto.
Saluti
Federico