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primoran
Una moderna architettura realizzata per la sede Italiana della HypoBank, dall'arch: Thom Mayne.

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Graditi i commenti, sia sull'edificio che sulle foto. grazie.gif

Primo.
Antonio Canetti
per le foto, anche se logico, le trovo un po' azzurrine.

per le architetture?

come per noi "fotografi" photoshop ha facilitato la post produzione, anche per gli Architetti i software permettono costruzioni che con metodi tradizionali sarebbero rimasti solo nei pensieri degli architetti.


Antonio
Massimiliano Piatti
Trovo difficile commentare queste tue foto perche' dal lato artistico,non hanno nulla di artistico,l'edificio cosi' presentato in quel contesto non mi suscita nulla se non uno scempio urbanistico,scusami tanto ma di positivo trovo davvero poco,piuttosto io avrei inquadrato particolari dei palazzi poi convertiti in B&W,la firma dell'ultima foto poi............ blink.gif

Perdona la mia franchezza ma credo che tu preferisca la verita' piuttosto che un "niente male" con sorrisi e faccine.

Se non fosse cosi' allora mi scuso e dico............"niente male"

Massi smile.gif
Antonio Canetti
scusa primoram, ho al momento il monitor starato perciò non posso affermare che sono azzurine.


Antonio
primoran
@ pimassi: grazie per la sincerità, per poter vedere l'edificio nel suo contesto avrei dovuto usare una mongolfiera. Non esagero; per le sistemazioni esterne dell'area (albergo, sala congressi, piscina donata al Comune, ecc.) hanno indetto un concorso internazionale fra paesaggisti. A me interessavano i particolari interni che, li ho visti, sono interessantissimi (scale, strutture, vani, ecc.) mi hanno detto che ci voleva un'autorizzazione specifica e la signora che avrebbe potuto rilasciarmela era in ferie. Per non fare il viaggio a vuoto mi sono accontentato degli esterni.
Per l'ultima firma, è stato un lapsus calami, me ne sono accorto postandola.
@ Antonio Canetti: é vero. Perché le vetrate sul retro sono verde-azzurro e quelle sul fronte sono azzurre. Sono vetri particolari in quanto concorrono all'isolamento termico dell'edificio ed inoltre consentono un forte risparmio energetico (così dicono).

Buona luce.

P.S. Non cerco scusanti, era solo per la precisione.
donezi
Rappresentano bene quello che è la realtà costruttiva.
Circa lo scempio, spesso mascherato dalla parola "paesaggistico" concordo in toto con Primassi.

Per il blu e l'azzurro, ti posso confermare la tendenza - non sono nè arch. nè ing, (ho fatto giurisprudenza....) ma qui, nel Golfo, ormai usano i vetri (anche sul viola) ovunque, anche nelle ville. Pare contro la troppa luce e il troppo caldo, con un risparmio - dicono - importante sul funzionamento dell'aria condizionata.
Ciao

Ezio
Massimiliano C. Scordino
QUOTE(pimassi @ May 19 2010, 09:48 PM) *
Trovo difficile commentare queste tue foto perche' dal lato artistico,non hanno nulla di artistico,l'edificio cosi' presentato in quel contesto non mi suscita nulla se non uno scempio urbanistico,scusami tanto ma di positivo trovo davvero poco,piuttosto io avrei inquadrato particolari dei palazzi poi convertiti in B&W,la firma dell'ultima foto poi............ blink.gif



quanto scritto qui sopra e esattamente cio' che avrei detto io ....!!!
banzai85
QUOTE(pimassi @ May 19 2010, 09:48 PM) *
Trovo difficile commentare queste tue foto perche' dal lato artistico,non hanno nulla di artistico,l'edificio cosi' presentato in quel contesto non mi suscita nulla se non uno scempio urbanistico,scusami tanto ma di positivo trovo davvero poco,piuttosto io avrei inquadrato particolari dei palazzi poi convertiti in B&W,la firma dell'ultima foto poi............ blink.gif

Perdona la mia franchezza ma credo che tu preferisca la verita' piuttosto che un "niente male" con sorrisi e faccine.

Se non fosse cosi' allora mi scuso e dico............"niente male"

Massi smile.gif

Da appassionato di fotografia paesaggistica (possibilmente condita dal tocco personale dell'autore) comprendo appieno il discorso di Massi...da (quasi) architetto (nonchè laureando con una tesi in fotografia dell'architettura) prendo un po' le tue difese: mai come nel periodo contemporaneo l'architettura è stata caratterizzata da una enorme frammentarietà e diversità, di intenti, di forme, di stili, di concezione strutturale, di rapporti con il tessuto urbano...l'architettura è oggi un enorme calderone di tendenze, difficili da ricondurre sotto una ordinata classificazione...oramai, a mio modestissimo parere, il concetto di bello o brutto è finito, in quanto sono venuti a mancare dei precisi codici per determinare cosa è bello e cosa è brutto...faccio un esempio: l'architettura classica era determinata da regole ferree e da canoni rappresentativi codificati e precisi, da proporzioni matematiche che descrivevano la bellezza, ecc...tutto ciò che non si allineava perfettamente a questi canoni era, nella visione classica, da considerarsi brutto...
Parallelamente alla frammentazione delle correnti architettonici, si sono stravolti anche i metodi di rappresentazione dell'architettura: le classiche pianta, sezione, prospetto non sono oramai più sufficienti per rappresentare edifici sempre più complessi, che grazie alle nuove tecnologie, assumono forme una volta impensabili, atte spesso a compiacere l'occhio e a soddisfare precisi intenti di marketing...ecco dunque l'affermarsi dei randering, ed ecco divenire fondamentale la fotografia dell'architettura...questa disciplina, una volta codificata da precise regole, di cui i fratelli Alinari sono stati maestri, sta rapidamente cambiando, offrendo, come le stesse architetture che utilizza come soggetti, svariati punti di vista...esiste quindi una fotografia dell'architettura più interpretativa, che cioè cerca di rileggere gli edifici per ricavarne immagini artistiche, astratte, concentrata spesso sui particolari...esiste una fotografia che cerca di trasmettere i rapporti che l'edificio instaura con i suoi fruitori, indagandone i differenti tempi...esiste poi una fotografia dell'architettura, non meno importante e non meno degna di valore delle altre, documentaristica, che non si pone l'obiettivo di interpretare liberamente le forme di un edificio, o di indagarne gli aspetti, ma solo quello di rappresentarne e trasmettere l'immagine...
Scusate se ho rotto i co....ni con tutta questa enorme premessa, ma mi sembrava giusto, in una sezione del forum dove tutti postiamo e commentiamo principalmente paesaggi, cercare di inquadrare un pochino l'aspetto architettura, che viene postato più di rado e rispetto al quale spesso non sappiamo come porci...
Detto questo, e prometto di non rompere più, veniamo alla tua serie, che senza dubbio può essere inquadrata nell'ultima categoria di quelle che elencavo...Dato l'intento documentaristico, hai secondo me scelto composizioni troppo strette e sacrificate...descrivere un'architettura vuol dire rappresentarne anche l'inserimento nel contesto, come diceva giustamente Massi, che non vuol necessariamente dire un'area di svariati ettari o un quartiere urbano, ma anche semplicemente il contorno dell'edificio...nella prima, ad esempio, hai escluso tutta la base dell'architettura, finendo per troncarla...in questo senso la terza è sicuramente la migliore e ben eseguita...tutto l'edificio è chiaramente visibile, se ne percepisce il contorno ed il contesto e si leggono bene i dettagli e le textures...riguardo alla leggera dominante blu che ti hanno segnalato, noto anche io un pochino questo effetto, ma puoi rimediare tranquillamente in 5 minuti...
archisal
Intervengo da architetto e appassionato di fotografia, riallacciandomi all'intervento di bnzfba85.
Non voglio fare un discorso sulla bellezza o bruttezza dell'edificio oggetto delle foto (sono categorie del tutto soggettive). In generale l'architettura contemporanea (quella praticata dagli architetti più in voga), grazie alle moderne tecniche di costruzione, si caratterizza da una marcata voglia di stupire a discapito molto spesso del rapporto con il luogo; quanto questo supplisca ad una presunta carenza di contenuti è oggetto di infinite e controverse diatribe.
Da architetto non giudico l'edificio, ma da appassionato di fotografia cerco di capire quello che con le foto volevi comunicare.
Ti dico, come critica costruttiva (non avermene a male! rolleyes.gif ), che noto nelle foto postate una scarsa attenzione alla composizione, quasi che le avessi scattato di corsa.
Aldilà dei gusti personali di ognuno, l'edificio può avere sicuramente degli spunti fotograficamente interessanti. Per cui secondo me dovresti ritornarci e fotografare con meno fretta e più riflessione, cercando di mettere in risalto il rapporto dell'edificio con il contesto (anche se brutto), le linee inclinate (giocando con le diagonali), le texture, i corpi aggettanti, facendo molta attenzione alla composizione delle foto.
Scusami se mi sono dilungato.
Un caro saluto e buone foto
Salvatore
maxiclimb
Ho letto con molto interesse gli interventi precedenti, che possono dare luogo a molte considerazioni interessanti, vista la relativa scarsezza di immagini di architettura nella sezione.
Da non archietto ma semplice fruitore (più che altro visivo) di questi edifici, devo ammettere che mi affascinano e li ritengo ricchissimi di spunti fotografici, specie se si ricerca una sorta di minimalismo grafico.
Ovvio che purtroppo spesso sono collocati in contesti territoriali del tutto inadatti, per cui è proprio il contrasto stridente con quanto sta intorno a farceli definire brutti.

Le foto, onestamente, danno proprio l'impressione di una documentazione un po' anonima e frettolosa.
Probabilmente non è così, ma l'impressione (mia, ovviamente) è quella. smile.gif

Aggiungo una nota tecnica importante:

come purtroppo molti altri utenti, hai postato le foto con profilo AdobeRGB.
Come ripetiamo da anni, è molto importante che le foto destinate al web siano convertite nel profilo sRGB, altrimenti i colori su molti browser (tra cui il diffusissimo internet explorer) risultano completamente falsati.
rabippo
Ciao, mi associo con chi mi ha preceduto, che la struttura presenta vari spunti sicuramente più geniali di quelli che hai fatto,
se puoi ritornaci e prova altre angolazione...
Ciao
Daniele
riccardobucchino.com

guarda sono laureando in architettura e ti posso smentire un po' di cose:

Una pianta ben fatta dice ad un tecnico molte più cose di tutti i render del mondo, il muratore sul cantiere guarda la pianta, chi compra la casa guarda l'esterno si, ma anche la pianta perchè i mobili della nonna se li porta sempre dietro! Una sezione ben fatta colorata magari a photoshop con la tavoletta grafica rende bene l'idea di cosa si costruisce, certo le ombre sono importanti e purtroppo in pochi le sanno fare e anche io che faccio parte di quei pochi a volte data la colpessità ho alcuni problemi, la migliore visualizzazione complessiva ovviamente è il modellino fisico, solido concreto, io per un esame alla richiesta di un 3d mi sono rifiutato categoriacamente e ho presentato dei modellini in scale diverse realizzati in circa 4-5 giorni il professore poi era molto contento, e io e il mio gruppo di lavoro abbiamo risparmiato centinaia di ore di lavoro che abbiamo dedicato a fare prospetti e piante a regola d'arte, e soprattutto al posto che bestemmiare dietro ad un pc, passare nottate per render e poi dire: nooo manca... e giù altri santi, abbiamo, io e il mio gruppo, passato divertenti ore a sporcarci di legno, ad incollare, a limare, verniciare, attività queste più stimolanti e aggregative, inoltre sul modellino si progetta, e si studia meglio, si modifica, sul 3d quando è fatto non si tocca nulla perchè quel che c'è è costato ore di lavoro e le modifiche non sono più ammesse!

Il bello e il brutto... non so spiegare cosa sia ma posso fare alcuni esempi per farvi capire la mia idea.

Questo palazzo in foto è bello, (poi magari vedendolo dal vivo cambio idea, bisogna sempre vederle dal vivo le architetture) perchè rispetta la NOSTRA cultura ossia la cultura del NOSTRO tempo, è un edificio direi decostruttivista in cui io leggo una certa nota di high tech forse solo residuo di "vecchi canoni stilistici" (l'high tech puro, quello di Rogers del Lloyd o di Rogers e Piano del Pompidour, è praticamente morto ad oggi, o meglio si è fuso con altri stili, non si trova più puro).

Brutte sono le casette che mi costruiscono in periferia con tanto di archetti in mattoni paramano, colonnine in mattoni paramano o in pietra (spesso con finiture finto grezze), o la pietra spaccata simil antico che in realtà è tagliata con una precisione micrometrica, o ancora le finte baite di montagna (andando ad Alagna Valsesia VC si ne incontra un gruppo, in stile valseser costruito intorno al 2003).

Il palazzo in foto ha certamente alcune forme puramente inutili dal punto di vista strettamente pratico, però è giustificato perchè è la sede di.... quindi la forma, lo stile, etc servono a dare importanza alla compagnia e dimostrarne il potere economico (in passato questo si è sempre fatto, le facciate pompose dei palazzi di ogni città servivano come simbolo, per dimostrare qualcosa, quindi niene di nuovo sotto il sole), non capisco invece e odio architetture che nascono per esempio da modelli matematici, la signora Hadid progetta seguendo tali regole, lei ha detto in un intervista o non so cosa (l'ho letto su un libro a lei dedicato) che a lei piace la matematica, parte da una funzione (funzione matematica stile Y=x+2-4X1... per intenderci) e costruisce un modello tridimensionale e in quella cosa ci ficca la funzione... io letto ciò volevo cercarla e picchiarla brutalmente, così d'istinto! Leiè un'ottimo esempio di come la tecnologia possa rendere ridicola un'arte millenaria quale l'architettura!

Io credo che l'architettura, debba prima di tutto assolvere alle funzioni per cui viene commissionata, se lo scopo è fare una casa, la priorità saranno le persone che ci abitano e si potrà sacrificare tutto in nome del confort abitativo, della salubrità, del risparmio energetico, ma non in nome della matematica o degli schemi di una partita di calcio (si c'è chi ha progettato ispirandosi ad un grafico fatto in base agli spostamenti dei giocatori in una partita di calcio, non lo cito solo per non fargli fare brutta figura... Eisenman), altrimenti non si sta facendo architettura, si sta facendo scultura, nobile arte, ma nella scultura non si vive; fatte tutte le scelte per quanto riguarda le funzioni, gli impianti e isolamenti (importantissimi oggi perchè il risparmio energetico è fondamentale e non si può più tollerare una cattiva progettazione in questo senso) etc, bisogna dare una forma gradevole all'edificio, e questo si che è difficile, perchè sono bravi tutti a fare una cosa bella e poi mettere dentro alla meno peggio 2 stanze, non sono tutti altrettanto bravi a fare il contrario.

Io forse sono ancora troppo razionalista e do troppo peso alle parole di Adolf Loos (che come dico sempre io, nei sui scritti dice sempre o cose ancora valide ai giorni d'oggi o cose così assurde, per i nostri tempi da essere quasi esilaranti), cmq seguendo le teorie di Loos e alcune mie basate su calcoli economici e sull'osservazione della realtà sono riuscito a convincere un 80enne professore del politecnico di torino che una palazzina di edilizia economica col tetto piano a Susa (ossia un posto dove nevica spesso) non solo si può fare ma offere innumerevoli vantaggi di tipo economico (ai minori costi di costruzione e manutenzione), miglioramenti di carattere estetico (per via dell'obbligo di legge di mettere i pannelli solari termici) e anche per motivi legati alla neve stessa.
banzai85
Ciao...guarda che io non ho detto che si deve smettere di fare piante, sezioni e prospetti e che al muratore bisogna dare in mano un render...anche perchè, giustamente, ce lo tirerebbe dietro...ho solamente preso atto del fatto che esiste un'architettura contemporanea (che può non piacere, ma esiste) basata su forme tali da rendere stretti i canonici metodi di rappresentazione (e bada bene, ho parlato solo di rappresentazione, non di progetto)...non ho detto, cioè, che si debba progettare in 3ds max e, non avendo fatto il minimo accenno ai modellini e ai plastici, non posso neanche aver sostenuto la loro inutilità...ripeto, il mio discorso era basato soltanto sulla rappresentazione, intesa come metodo per permettere l'immediata comprensione di un edificio a chi lo guarda, che, dato che il discorso è legato ad una rappresentazione fotografica, non è detto che sia necessariamente un tecnico...si può odiare zaha hadid, come hai detto, si può odiare calatrava, o meier, o lo stesso loos, o chiunque altro, ma non si può chiudere gli occhi e far finta che tutti questi architetti e tutte queste architetture non esistano...io, per esempio, posso dire che a me l'architetto x non piace, ma non posso mettere in dubbio il fatto che egli applichi e ritenga validi certi mezzi espressivi, e che per tali utilizzi una certa rappresentazione...posso pensare, come te, che progettare registrando i movimenti di una partita di calcio non è progettare, ma è un giochino fine a se stesso che non si può chiamare architettura, però ciò non toglie che chi paga per realizzare questo assurdo edificio voglia vederne una rappresentazione, e che essa sia un render, un modello, una pianta, o qualunque altra cosa che nemmeno mi viene in mente, essa non sarà giusta o sbagliata, ma sarà più o meno efficace nella misura in cui riuscirà, nel modo più intuitivo e immediato possibile, a rendere la percezione dell'essenza e della complessità dell'edificio...tornando al discorso sulla pianta, credo che neanche la signora hadid che dicevamo si sogni di presentare un lavoro privo di piante, ma è innegabile che la complessità di certe forme, che saranno matematiche, brutte, illogiche, irrazionali, o come vuoi te, richieda mezzi di rappresentazione che esulino dai canoni tradizionali...
barga_14
come giustamente ti hanno fatto notare (in particolar modo) bnzfba85 (fabio...CAMBIA IL NICK tongue.gif !!!) nelle tre foto manca un pò di riflessione ad attenzione alla composizione...l'unica (per i motivi evidenziati da bnzfba) che si salva un pò è la terza.
naturalmente anche l'ora non ti ha aiutato biggrin.gif
personalmente avrei anche cercato di cogliere più da vicino alcuni aspetti tecnologici che sicuramente rivestono un ruolo importante in questa architettura.

prima di salutarvi volevo fare un piccolo appunto a quanto scritto da riccardobucchino:

partendo dal presupposto che sono in accordo con alcune cose dette da te ed in disaccordo con altre, non credo che iniziare un post con il tono con cui l'hai iniziato te sia il modo migliore per portare avanti una discussione costruttiva...
questo perchè nel mondo dell'arte (e per arte intendo anche l'Architettura) è facile affermare tutto ed il contrario di tutto...giustamente te dici che non sai spiegare il bello ed il brutto, ma poi cercando di spiegare alcune tue idee spari a zero (a mio modesto parere) su persone che nel bene o nel male hanno fatto e stanno facendo la storia dell'architettura...

possiamo discutere su molte cose, peraltro senza mai giungere ad un sentire comune, ma credo che il contributo che artisti come Eisenman e Hadid (o chi per loro...) hanno dato allo sviluppo dell'architettura sia innegabile.

tra l'altro ho storto un pò il naso quando hai fatto notare come alcuni progetti della Hadid nascano da formule matematiche...d'accordo o meno anche in questo caso, ma ricordiamoci anche che la storia millenaria dell'architettura è piena di esempi (molte se non tutte le architetture fino al rinascimento) in cui la matematica è alla base della progettazione.
un esempio tra tutti il partenone...

con questo non voglio criticare le tue idee (anche perchè sono in accordo con alcune cose da te spiegate), ma il tuo modo di esprimerti wink.gif

un saluto
Luca
riccardobucchino.com
[quote name='barga_14' date='J
possiamo discutere su molte cose, peraltro senza mai giungere ad un sentire comune, ma credo che il contributo che artisti come Eisenman e Hadid (o chi per loro...) hanno dato allo sviluppo dell'architettura sia innegabile.

tra l'altro ho storto un pò il naso quando hai fatto notare come alcuni progetti della Hadid nascano da formule matematiche...d'accordo o meno anche in questo caso, ma ricordiamoci anche che la storia millenaria dell'architettura è piena di esempi (molte se non tutte le architetture fino al rinascimento) in cui la matematica è alla base della progettazione.
un esempio tra tutti il partenone...
[/quote]

Eisenman ha fatto anche belle cose, Hadid... bah non saprei indicarne di belle, crea forme completamente inutili alla funzione, se non fosse così famosa quele "cose" non le potrebbe mai e poi mai fare perchè non stanno ne in cielo ne in terra, ma è famosa e fa figo far costruire all'unica donna architetto famosa per di più di origine araba o che so io qualcosa. Dico unica famosa perchè sinceramente Gae Aulenti l'ho mentalmente radiata dall'albo dopo che ha rimosso le vetrate, dal pala vela di Torino dimostrando una sconfinata ignoranza inquanto erano proprio quelle vetrate montate su supporti (mi sembra realizzati in gomma appositamente per quel palazzo da pirelli) che avevano suggerito il nome "palavela" a quella costruzione proprio perchè come le vele delle barche le vetrate si muovevano col vento... lei le ha demolite... uhm bhè complimenti, e poi qualcuno ha anche approvato il progetto, complimenti anche a loro!

I greci costruirono il partenone migliaia di anni fa, oggi siamo nel 2010! All'epoca i calcoli che facevano servivano per costruire seguendo gli stili, e gli stili erano la bellezza oggettiva (anche se l'architettura era un'arte minore rispetto la scultura perchè la scultura era la copia della realtà e nulla era nei loro ideali più bello della natura, infatti la copia di una statua aveva lo stesso valore dell'originale perchè entrambe erano copia della natura e aggiungo io, perchè originale o copia che fosse scalpellarla bene era ugualmente difficile, non c'era lo scanner 3D!).

Domanda a cosa serviva il partenone? a celebrare l'importanza del dio a cui era dedicato, c'era una stanzina e poi un porticato... è chiaro che in una costruzione così semplice, per non dire banale dal punto di vista distributivo lascia spazio all'estetica. Spesso i greci costruivano i templi intorno a celle (zona sacrale) più antiche, la funzione dunque era rivestita e abbellita con qualcosa, ma la cella spesso anche in caso di ingrandimenti notevoli del templio rimaneva la stessa perchè quella era idonea alla sua funzione, nessuna regola matematica alterava la funzione, la matematica in un certo senso ne stava fuori. Oggi sti progettisti e ne vedo alcuni anche tra i miei compagni partono col pc con programmi assurdi che creano forme bizzarre, mash traforate e altre cose allucinanti e poi solo in un secondo momento si inserisce la funzione, professori che fanno progettare usando come pianta una foglia, una pigna, un quadro di qualcuno... ma che progettazione è? è la fiera della follia!
La funzione viene prima di qualsiasi altra cosa, la funzione è ciò che porta un soggetto a investire denaro in un architettura, senza uno scopo, appunto la funzione nessuno spenderebbe soldi per una architettura, e che ci piaccia o no, i finanziamenti sono fondamentali! Ora se mi viene chiesto di fare una caserma dei pompieri (es: a casaccio) farò prima di tutto, un'autorimessa con delle porte di dimensioni idonee all'ingresso e uscita rapida delle autopompe, compresa la più grossa, lunga e ingombrante se faccio una porta in cui l'autopompa passa al pelo e per uscire ci vuole un quarto d'ora, tutto il resto può essere bellissimo ma la caserma è un vero fallimento perchè non svogle la sua primaria funzione, se so che nella sudetta caserma saranno al 90% uomini eviterò di fare muri inclinati davanti ai WC altrimenti qualcuno di quelli abituati ad appoggiarsi con una mano al muro di fronte a loro potranno farlo...è una stupidata, un dettaglio, ma sono i dettagli che fanno la differenza tra una buona e una cattiva architettura. l'esempio fatto forse è meno a casaccio di quel che volevo far pensare, è un esempio reale, è stata fatta una caserma del genere!

Guardate invece renzo piano cosa costruisce... quello è un'architetto, può piacere o non piacere, ma è indubbio che pensa davvero a tutto, andate a fare la visita guidata al teatro di roma da lui progettato, da fuori sinceramente non mi piaceva a prima vista, una volta capito perchè è stato fatto così e dopo averlo visto all'interno ho pensato: Renzo è sempre il migliore, ha pensato davvero a tutto.

Quando ho visto per la prima volta tantissimi anni fa una foto del centre george pompidour di Piano e Rogers ho detto... bah, è fin bruttino, poi l'ho visto di persona e bhè... è bellissimo. Concludo citando una frase della mia tesi, capitolo "presentazione candidato".

"...Mi iscrissi al test di ingresso di ing. Informatica, test che per altro superai, e poi partii per Parigi. In quella importante vacanza la prima cosa che andai a vedere non fu la Tour EifFel, simbolo della città, ma il Centre George Pompidou famosa opera di Renzo Piano e Richard Rogers che avevo studiato all’istituto tecnico per geometri. Rimasi sbalordito, quella costruzione che nulla condivideva con i palazzi parigini se non il luogo, era perfettamente integrata nel contesto; la mostra d’arte contemporanea al suo interno, passiva e superiore alle pesanti critiche dei miei amici, mi trasmetteva sensazioni ed emozioni: ero un bambino nel negozio di caramelle. Parigi già dal primo giorno aveva iniziato a cambiarmi, e col passare del tempo tra il liberty delle fermate della metropolitana, la Tour Eiffel, i palazzi della Defence, il Louvre e le sue piramidi di vetro la percezione del mio futuro cambiò. Decisi che dovevo fare Architettura. ..."
barga_14
un ultima cosa, poi basta altrimenti Mirko ci banna biggrin.gif perchè siamo abbastanza OT ....

la mia risposta precedente voleva solamente criticare il tuo modo di rispondere, per il resto come ti ho detto mi trovo abbastanza d'accordo con quello che hai detto, anzi....ti dirò che adoro Renzo Piano, che sono stato a visitare il RPBW a Punta Nave a Genova e che ho parlato più di una volta con gente che ci lavora; come se non bastasse per il progetto della mia tesi mi sono ampiamente ispirato al lavoro di Piano e di Peter Rice (per il quale non servono parole...), sfruttando e reinterpretando alcune soluzioni da loro proposte per Beaubourg.

Un saluto da chi, come te ( a giudicare del fervore con cui ne parli), ama l'Architettura con la A maiuscola biggrin.gif

Luca
banzai85
Ciao ragazzi...intervengo per l'ultima volta anche perchè siamo andati decisamente fuori tema e facciamo dannare il poro Mirko...sono partito dal dire che la fotografia d'architettura è uscita dai canoni fissati un secolo fa e siamo finiti a progettare una caserma dei pompieri...lo faccio solo per dire che ho apprezzato molto il tono degli interventi di Braga e che condivido i sacrosanti concetti espressi da Riccardo...e proprio per questo, continuo a non capire perchè si sia proposto, nel suo post, esordendo direttamente contro di me...io ho semplicemente detto che l'architettura contemporanea è frammentata, che sono comparse forme assolutamente impensabili fino ad ora, e che di conseguenza hanno assunto un ruolo fondamentale nuovi metodi di rappresentazione, da cui l'importanza della fotografia dell'architettura...in risposta mi sono sentito dire che mi si smentivano un sacco di cose, dicendo che un professore è stato convinto dell'utilità dei plastici (beato lui che ci ha messo 80 anni per accorgersene), che zaha hadid fa schifo (chi l'aveva citata?), che i pompieri appoggiano la mano quando vanno in bagno...ripeto, sono d'accordo con quasi tutti i concetti che Riccardo ha espresso (a parte il fatto di bollare l'architetto x o y come schifoso a priori), assolutamente condivisibili e sacrosanti...ma continuo a non capire come tutto questo fosse legato al mio post, che voleva proporre solo una chiave di lettura della fotografia di architettura...
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