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giannizadra
In una discussione di alcuni giorni fa Oesse e il sottoscritto mettevamo in guardia un illustre frequentatore di questo forum dalla "sindrome da monitor", e ricordavamo che il fine ultimo della fotografia (digitale non meno che a pellicola) è la stampa su carta.
Leggendo il numero di "Fotografia Reflex" appena uscito ho trovato non solo una comparazione sul campo tra D2x e Eos Ds Mk II che risulterà assai gratificante per i nikonisti, ma anche una fantastica lettera al direttore, di cui voglio postare un illuminante brano:

"....Sono passato al digitale con una Pentax *istD, però le foto dei figli dopo i primi entusiasmi di stampa restano nel PC.
Ora mia moglie reclama una compatta a pellicola tutta per sè e io mi sento un po' cretino."

Meditiamo, gente, meditiamo.
E ricordiamoci delle stampe: non solo le foto dei figli rischiano di restare nel PC... texano.gif
padrino
Ho letto la lettera di cui parli, gianluigi e sono pienamente daccordo con la "mamma" dei bimbi!!! laugh.gif
Ho letto anche la comparazione tra i due mostri..anzi, la seconda parte della comparazione...ma ritengo davvero più importante ciò che hai sottolineato e cioè che il fine ultimo è la stampa...SIa che si scatti in digitale, sia che si scatti con la pellicola...
Grazie cmq per la considerazione molto importante...
robben
Sono anch'io in piena sintonia con il pensiero sopra espresso: quanto volte ho sentito dire, da amici felici possessori di una comodissima compatta digitale, "ah..ma poi le foto non le riguardo mai...".
Il piacere di sfogliare un bel album, magari in compagnia, tirarlo fuori da un cassetto o dalla libreria ogni volta che vogliamo, è certamente incoparabile con qualche decina di minuti passate davanti a un monitor.

Se poi facciamo un pensiero anche a tutti 3D aperti per discutere della durata nel tempo dei nostri preziosi supporti digitali PC.gif (HD o dvd che siano...), bè... a me vien proprio voglia di stampare qualche foto in più, magari solo 30 di quelle 200 che ho scattato, ma quelle certamente non le porta via nessuno! dry.gif

georgevich
QUOTE(padrino @ Jun 2 2005, 12:53 PM)
Ho letto la lettera di cui parli, gianluigi e sono pienamente daccordo con la "mamma" dei bimbi!!!  laugh.gif
Ho letto anche la comparazione tra i due mostri..anzi, la seconda parte della comparazione...ma ritengo davvero più importante ciò che hai sottolineato e cioè che il fine ultimo è la stampa...SIa che si scatti in digitale, sia che si scatti con la pellicola...
Grazie cmq per la considerazione molto importante...
*



Come non essere d'accordo.... rolleyes.gif
Franco_
Sono d'accordo con voi.
Dopo il primo imbarazzo iniziale, durante il quale tendevo a memorizzare le foto su PC o al massimo a trasferirle su CD, mi sto rendendo conto che ci sono delle foto che "reclamano" di essere stampate. Dirò di più, quelle che ho stampato mi sembrano decisamente più belle delle altre, hanno un altro fascino.

E allora, buone stampe

Franco
Lambretta S
QUOTE(gianluigizadra @ Jun 2 2005, 12:50 PM)
In una discussione di alcuni giorni fa Oesse e il sottoscritto mettevamo in guardia un illustre frequentatore di questo forum dalla "sindrome da monitor", e ricordavamo che il fine ultimo della fotografia (digitale non meno che a pellicola) è la stampa su carta.
Leggendo il numero di "Fotografia Reflex" appena uscito ho trovato non solo una comparazione sul campo tra D2x e Eos Ds Mk II che risulterà assai gratificante per i nikonisti, ma anche una fantastica lettera al direttore, di cui voglio postare un illuminante brano:

"....Sono passato al digitale con una Pentax *istD, però le foto dei figli dopo i primi entusiasmi di stampa restano nel PC.
Ora mia moglie reclama una compatta a pellicola tutta per sè e io mi sento un po' cretino."

Meditiamo, gente, meditiamo.
E ricordiamoci delle stampe: non solo le foto dei figli rischiano di restare nel PC...


Non condivido queste affermazioni... l'unica con cui mi trovo relativamente d'accordo è quella in cui il signore si sente un po' cretino... l'ha detto lui e io non mi sento di contraddirlo...

La pellicola negativa obbliga di fatto alla stampa... pedissequa e totale di tutto lo scattato... anche le foto malriuscite... sfocate... mosse e quant'altro... i prof a suo tempo per limitare la spesa effettuavano preventivamente le cosiddette provinature a contatto... anche per l'esigenza di eventuali reinquadrature... ora la provinatura a contatto può avvenire più comodamente a casa con una idonea stazione di lavoro grafica... spesso non è necessario affrontare tout court la spesa ma adattare il PC alla specifica esigenza... e per chi non ha il PC in casa potrebbe essere un'occasione buona per acquistarlo... fermo restando che si può vivere lo stesso senza computer... e questo generalmente lo dicono quelli che hanno 4 televisori a casa...

La stampa fotografica non è un procedimento così immediato e sicuro come tanti sostengono... innanzi tutto bisogna trovare un laboratorio di fiducia e questo può voler dire sprecare molte pellicole prima di trovare quello giusto... la pellicola a colori offre meno margine di errore... non è certamente alla stessa stregua del bilanciamento del bianco del sensore... ovvero le pellicole sono tarate per una certa temperatura colore 3200° kelvin le pochissime T compatibili mentre la maggior parte sono tarate per 5700° gradi kelvin... quindi per riportare i colori dei negativi e delle positive alle temperature giuste sarebbero necessarie operazioni di filtratura preventiva e uso massiccio del termocolorimetro oltre all'esposimetro... in ossequio di ciò i laboratori tendono a correggere in automatico le varie dominanti snaturando di fatto a volte il particolare effetto creativo che il fotografo ha inteso applicare alla sua creazione...

Non confondiamo poi la pigrizia di chi non fa stampare le proprie imamgini digitali con la sindrome da monitor che nulla ha a che vedere specialmente poi se a citarla a sproposito sono sempre i signori che hanno 4 televisori in casa... il monitor è un mezzo che ci consente di previsualizzare i risultati ottenuti non è colpa sua se poi l'utente medio non stampa la foto... la progressiva crescita del parco di fotocamere digitali a disposizione ha reso più macroscopico il fenomeno, le compatte a pellicola hanno avuto, anche nei tempi di maggior splendore, una diffusione assai minore delle compatte digitali... in primis perché usate per lo più da persone che volevano un approccio il meno complicato possibile con la fotografia... erano e sono di scarsa qualità anche le più sofisticate... mentre le compatte digitali riescono a fornire anche a utenti inesperti risultati dignitosi... de quo invece di dolersene è opportuno gioire del fatto che si stampi meno foto inutili privilegiando la stampa delle sole immagini di cui ne vale veramente la pena... il 3 su 36 è ancora valido in questo caso basta non stampare il file digitale inutile mentre prima si doveva stampare tutto... gli alberi ringraziano di questo... non dimentichiamo poi i residuati dei chimici si sviluppo che dobbiamo smaltire in meno i nostri fiumi ringraziano... e alla fine anche le nostre abitazioni ringraziano quanti pacchi di fotografie inutili e contenitori di diapositive in meno da dover immagazzinare...

Un monitor di buona qualità opportunamente tarato equivale una stampa di buona qualità nei limiti delle capacità percettive dell'utente medio... quelli dotati di vista a raggi x di Kriptoniana natura ovviamente si attrezzeranno di conseguenza...

Queste campagne pro stampa mi sembrano fatte più per giustificare un eventuale crisi del settore dei laboratori... anche se sto notando che stanno crescendo esponenzialmente i cosiddetti chioschi per le stampe digitali... se gli utenti non stampano più come affermano le riviste (la cui obiettività ultimamente induce in qualche perplessità) come mai aumentano queste realtà... a essere pigri non saranno gli operatori del settore che non aggiornano le proprie attrezzature... e praticano di massima prezzi esagerati che inducono il fotografo medio a stampare un'immagine solo quando ne vale veramente la pena... in pratica adesso come adesso prima di cacciare un euro bisogna farci un pensierino sopra... non sarà questa la vera ragione percui si stampa di meno? Secondo me la sindrome da monitor non esiste trovo invece molto più attuale la masturbazione mentale... della serie ognuno delle proprie immagini ci fa quello che gli pare... se gli va le stampa se no se le vede sul telefonino... le divisioni in caste e il feticismo verso una determinata apparecchiatura sono le vere sindromi attenzione a non scatenare guerre filosofiche laddove alla fine a guadagnarci non sono gli appassionati ma quelli che sfruttano questa passione per allargare il proprio business... se ne sono capaci gli imprenditori differenzino gli investimenti a favore delle nuove tecnologie invece di foraggiare qualche rivista invitando la gente a stampare di più... le pellicole costano di più nonostante oggi costi di meno produrle perché certi signori se l'anno prima hanno guadagnato 100 milioni di euro se quest'anno ne hanno guadagnati solo 98 ci hanno rimesso...

Da fotoamatore adulto non condivido queste piazzate che contribuiscono invece di diminuirla ad aumentare l'entropia della realtà fotografica... non vedo perché uno che non stampa o stampa di meno debba sentirsi inferiore a uno che contribuisce solo a sprecare carta e a inquinare il mondo... anzi ritengo che stampare solo quello di cui vale veramente la pena contribuisca in maniera determinante alla crescita fotografica... e questo l'ho capito 25 anni fa quando gli albumini di stampe 10x15 stavano diventando troppi e una volta sfogliati appena presi dal laboratorio finivano nel dimenticatoio... mentre con le dia mi potevo permettere di ottenere stampe 20x30 di qualità che ancora oggi... quando ho tempo! Guardo molto volentieri... e che testimoniano i progressi a livello di tecnica fotografica e gusto compositivo che ho maturato con il tempo...
oesse
QUOTE(gianluigizadra @ Jun 2 2005, 01:50 PM)


Meditiamo, gente, meditiamo.
E ricordiamoci delle stampe: non solo le foto dei figli rischiano di restare nel PC... texano.gif
*



concordo in pieno.
Bravo Gianni Pollice.gif Pollice.gif

.oesse.
F.T.
Ciao,
cosa dite?? La rivincita della atampa fotografica avverra prima del tanto agognato 2010??

Io spero vivamente di si.....
giannizadra
QUOTE(francesco.taurozzi @ Jun 2 2005, 03:01 PM)
Ciao,
cosa dite?? La rivincita della atampa fotografica avverra prima del tanto agognato 2010??

Io spero vivamente di si.....
*



Perché rivincita ? Per quanto mi riguarda non ha mai perso: mi stampo da sempre il BW (chimico), le dia (anche se il Cibachrome non si trova più) e in proprio anche i file digitali (da DSRL e da scansione).
Non ho certo iniziato il thread in difesa dei laboratori.. wink.gif
Lambretta S
QUOTE(francesco.taurozzi @ Jun 2 2005, 02:01 PM)
Ciao,
cosa dite?? La rivincita della atampa fotografica avverra prima del tanto agognato 2010??

Io spero vivamente di si.....


Scusa ma perché quando mai ha perso?

E poi che dovrebbe succedere nel 2010 che deve avvenire prima?

Vedo che si stanno verificando i primi sbandamenti... della serie basta un capopopolo che dice qualcosa e tutti gli vanno appresso... spero che se deve essere rivincita sia quella della ragione perché quella veramente ha perso su tutti i fronti...

L'invito a meditare lo trovo giusto... ma non sulla stampa... su quello che si scrive che è meglio...
Lambretta S
QUOTE(gianluigizadra @ Jun 2 2005, 02:08 PM)
Non ho certo iniziato il thread in difesa dei laboratori.. wink.gif


Tu no ma l'autore dell'articolo che hai citato si! Quindi volontariamente o meno hai contribuito citandolo... per evitare di essere coinvolti sarebbe opportuno manifestare le proprie idee... le tue sono chiare sei un amante della foto stampata... però ci sono persone che la pensano diversamente... quando fonderai il partito dei stampatori italiani... potrai vedere quanti la pensano come te e se sono la maggioranza andrai al Governo e lì vedremo cosa saprete fare... per ora nelle more lasciamo liberi anche gli altri di intendere la fotografia come meglio ritengono opportuno... mi sembra meglio...
F.T.
Ciao Gianluigi,
io non parteggio per i laboratori...non sono un fotonegoziante e non mi interessa di vendere stampe digitali o di altro genere...

Ti dico solo questo si vedono stampe che hanno 100 anni e personalmente mi fa piacere vedere, toccare la grande qualità di certe cose che oggi fanno sorridere per procedimento e qulità.

Riconosco che la fotografia digitale a ucciso un mercato... che inevitabilmente portera disagi anche a quelli come te, che si stampano ciba e B/N in casa...

Ma quanto dico che mi farebbe piacere una rivincita della stampa prima del 2010 non penso a chi con le stampine amatoriali ci vive nemmeno gli enti ambientalistici (nulla contro questo enti sicuramenta autorevoli e meritevoli di lode e massima considerazione) mi riferisco aqualcosa di più banale... dove sono i ricordi, dove sono le emozioni fermate in un attimo??
Dentro i comput?? Allora scusate la mia pretesa ma credo che è come non averli mai fermati certi attimi... se non c'è una fotografia tangibile alla fine del processo non ha motivo di esistere nemmeno una macchina DX che ha 50 milioni di pixel...

Se poi mi sono permesso di parlare di date... vi ricordo e non è la prima volta che lo faccio, che questi sono i temini indicati da analisti molto più autorevoli di me... perdonate se ho fatto mie delle considerazioni che reputo validissime.

efdlim
Ma scusate....guardare le proprie foto a monitor fà proprio cosi schifo????
Io le fot le faccio innanzitutto per mè...quelle che mi piacciono in modo particolare le stampo per poterle condividere, mostrare e perchè nò, analizzare e criticare con amici...Se le foto del figlio rimangono nel pc che male c'è...nò, non mi sento un cretino perchè stampo solo quello che è il frutto di una scelta ben oculata...indipendentemente dal supporto con cui ho registrato la foto...

Quanto all'affidabilità dei supporti informatici, boh, per ora, con le precauzioni del caso, ho perso ben poco....forse ho perso di più quando mi accorgevo che la macchina non aveva agganciato il rullino e arrivavo a quota "40" del contapose.....
Lambretta S
QUOTE(francesco.taurozzi @ Jun 2 2005, 02:23 PM)
Ti dico solo questo si vedono stampe che hanno 100 anni e personalmente mi fa piacere vedere, toccare la grande qualità di certe cose che oggi fanno sorridere per procedimento e qulità.

Se poi mi sono permesso di parlare di date... vi ricordo e non è la prima volta che lo faccio, che questi sono i temini indicati da analisti molto più autorevoli di me... perdonate se ho fatto mie delle considerazioni che  reputo validissime.


100 anni fa quella era la tecnologia per vedere scene di 2-300 e più anni fa ti devi "accontentare" dei quadri...

Fa piacere anche a me vedere stampe di 100 anni fa...

Le associazioni ambientaliste non c'entrano nulla... la stampa si fa su carta la carta per lo più si produce dagli alberi e ogni stampa inutile e un guasto prodotto alla natura... l'invito velato non è quello a non stampare più... ma stampare solo quello di cui vale veramente la pena... e il monitor in questo caso ci permette di operare questa scelta in modo più economico e compatibile con la natura tutto qua...

In effetti non ho capito il riferimento al 2010 non ho detto che è sbagliato ma che cosa dovrebbe succedere nel 2010? A detta di questi famosi analisti...
Lambretta S
QUOTE(efdlim @ Jun 2 2005, 02:42 PM)
Ma scusate....guardare le proprie foto a monitor fà proprio cosi schifo????


Domandalo a Gianluigi è lui che ha introdotto la questione...
EmilLask
Anche in questa occasione, come in molte altre, si rischia di generalizzare, trasformando una discussione a più voci in uno sbandieramento ideologico.

Stampa sì - stampa no.

Non credo sia questa la questione.

Chi vuole stampare, stampi e chi non vuole stampare, non stampi.

Trasformare la stampa nell'essenza stessa della fotografia, però, appare quanto meno azzardato. Quanti di noi hanno centinaia di caricatori colmi di diapositive che non hanno mai stampato? E questo accadeva molto tempo prima dell'avvento del digitale. E che dire poi della fotografia nel cinema?

La stampa ha una sua dignità, che non corrisponde ex abrupto alla fotografia.

Ma quando si parla di stampa è necessario fare delle distinzioni. C'è stampa e stampa. E non si tratta soltanto della professionalità degli stampatori, che è molto variabile, ma anche della qualità delle attrezzature, della chimica e della carta.

Concordo completamente con Lambretta: dovremmo dire grazie al digitale, che ci permette di guardare le nostre foto ricordo senza dovere affidare i nostri scatti a qualche laboratorio automatico, capace di restituirci tutti i fotogrammi del rullino trasformati in 10x15 mediocri, per lo più, e alcuni orribili.

Questi 10x15 sono destinati all'eternità? E' davvero troppo. Tutto dipende dalla qualità dei materiali usati e dalla cura dedicata alla stampa. Molte di questa stampe cominceranno presto a sbiadire o a virare verso un insostenibile magenta.

Chi ama le stampe non ha perduto, con il digitale, questa possibilità, anzi ne ha ampliato le modalità di esercizio.

Purtroppo continuano a moltiplicarsi laboratori di stampa da file digitale, che offrono prodotti molto scadenti a prezzi elevati.
I Laboratori di qualità professionale non hanno bisogno di esortare alla stampa, perchè la loro clientela non è certo diminuita con la diffusione del digitale.
Chi invece si è improvvisato stampatore, pubblicizzando questa o quella carta su cui stampa e questa o quella stazione di stampa digitale, allora sì che ha bisogno di far credere che le card vanno usate come i vecchi rullini: scattate, estraete la card dall'apparecchio e portatelo da uno di questi centri, penseranno loro a stamparvi una intera busta di 10x15 orrendi.


EmilLask
Lambretta S
A quanto correttamente segnalato dall'esimio EmilLask vorrei aggiungere che prima del digitale... molti prendevano le stampe e buttavano i negativi... ora per lo meno qualcuno in più conserva i file digitali sui propri PC... ergo da qui a quando funzionerà il supporto su cui li ha memorizzati potra far realizzare quante stampe riterrà opportune e soprattutto quando lo riterrà opportuno... avendo avuto la possibilità di valutarne preventivamente la qualità... della serie questo mese c'è la luce da pagare le stampo il prossimo che ho meno spese... per portare proprio il discorso a un terra... terra assoluto... 35mm.gif
georgevich
QUOTE(EmilLask @ Jun 2 2005, 03:00 PM)
Anche in questa occasione, come in molte altre, si rischia di generalizzare, trasformando una discussione a più voci in uno sbandieramento ideologico.

Stampa sì - stampa no.

Non credo sia questa la questione.

Chi vuole stampare, stampi e chi non vuole stampare, non stampi.

Trasformare la stampa nell'essenza stessa della fotografia, però, appare quanto meno azzardato. Quanti di noi hanno centinaia di caricatori colmi di diapositive che non hanno mai stampato? E questo accadeva molto tempo prima dell'avvento del digitale. E che dire poi della fotografia nel cinema?

La stampa ha una sua dignità, che non corrisponde ex abrupto alla fotografia.

Ma quando si parla di stampa è necessario fare delle distinzioni. C'è stampa e stampa. E non si tratta soltanto della professionalità degli stampatori, che è molto variabile, ma anche della qualità delle attrezzature, della chimica e della carta.

Concordo completamente con Lambretta: dovremmo dire grazie al digitale, che ci permette di guardare le nostre foto ricordo senza dovere affidare i nostri scatti a qualche laboratorio automatico, capace di restituirci tutti i fotogrammi del rullino trasformati in 10x15 mediocri, per lo più, e alcuni orribili.

Questi 10x15 sono destinati all'eternità? E' davvero troppo.  Tutto dipende dalla qualità dei materiali usati e dalla cura dedicata alla stampa. Molte di questa stampe cominceranno presto a sbiadire o a virare verso un insostenibile magenta.

Chi ama le stampe non ha perduto, con il digitale, questa possibilità, anzi ne ha ampliato le modalità di esercizio.

Purtroppo continuano a moltiplicarsi laboratori di stampa da file digitale, che offrono prodotti molto scadenti a prezzi elevati.
I Laboratori di qualità professionale non hanno bisogno di esortare alla stampa, perchè la loro clientela non è certo diminuita con la diffusione del digitale.
Chi invece si è improvvisato stampatore, pubblicizzando questa o quella carta su cui stampa e questa o quella stazione di stampa digitale, allora sì che ha bisogno di far credere che le card vanno usate come i vecchi rullini: scattate, estraete la card dall'apparecchio e portatelo da uno di questi centri, penseranno loro a stamparvi una intera busta di 10x15 orrendi.


EmilLask
*




QUOTE(Lambretta S @ Jun 2 2005, 03:08 PM)
A quanto correttamente segnalato dall'esimio EmilLask vorrei aggiungere che prima del digitale... molti prendevano le stampe e buttavano i negativi... ora per lo meno qualcuno in più conserva i file digitali sui propri PC... ergo da qui a quando funzionerà il supporto su cui li ha memorizzati potra far realizzare quante stampe riterrà opportune e soprattutto quando lo riterrà opportuno... avendo avuto la possibilità di valutarne preventivamente la qualità... della serie questo mese c'è la luce da pagare le stampo il prossimo che ho meno spese... per portare proprio il discorso a un terra... terra assoluto... 35mm.gif
*



Concordo peinamente con EmilLask e Lambretta S
giannizadra
Due risposte veloci.
a Francesco: ti ho quotato solo per sottolineare che siamo, sulla sostanza, perfettamente d'accordo;
a Lambretta e ai paladini dell'immagine a monitor: "de gustibus.." Per me il senso della fotografia è essenzialmente la stampa, ma ognuno è liberlo di pensarla come crede. Esistono anche gli amanti del sesso virtuale... biggrin.gif
Quello che ho citato all'inizio non è un articolo, ma una lettera al direttore, che ben evidenziava, a mio avviso, un paradosso. wink.gif
cgm66
da quanto letto nei diversi post, il risultato ultimo è che cmq una decremento delle stampe c'è stato, con il dgt, ma anche in rapporto oltretutto al quantitativo di scatti che vengono effettuati.
Mentre prima chi aveva una compatta ne scattava per quasi due rulli e non da 36 ora ne scatta per 5 ma da 36, in dgt. Da qui anche una difficoltà di scelta degli scatti stessi. mentre prima te li trovavi già lì, belli o brutti che fossero...
Per contro c'è anche il fattore che molti lab stampano sempre più in automatico e quindi dominanti, croma, contrasti e luminosità vanno bellamente a farsi benedire, per avere alla fine un prodotto, come qualcuno ha detto "medriocre", ma in alcuni casi lo definirei anche abbondantemente inferiore alla media.
Non considerando il fatto che molti hanno abridi di lavorazione, e quindi non riescono più a fare bene nè in pellicola nè in dgt. Quando ti senti rispondere "eh... ma devo impegnare almeno 150.000 euro per la macchina nuova..." cosa ti vien da rispondere?? Moltissimi invece hanno cmq "investito in macchine che lavorano prettamente il dgt, integrando così anche la lavorazione "tradizionale", ma rimane comunque l'interpretazione personale dello stampatore, a patto che questo sieda realmente davanti alla macchina e previsualizzi almenoa gruppi di sei fotogrammi per volta le tue foto, che comunque guarderà in ridotti da non oltre 4" in un monitor da 17", quando è buono...
Non dimentichiamo comunque che nella maggior parte dei casi, la quantità di scatti sia necessariamente sinonimo di qualità di scatto....

g
robben
QUOTE(Lambretta S @ Jun 2 2005, 02:52 PM)
il monitor è un mezzo che ci consente di previsualizzare i risultati ottenuti non è colpa sua se poi l'utente medio non stampa la foto...


Ma nessuna dà la colpa al monitor!! Sul fatto che sia fondamentale e di aiuto per una buona selezione non vi è nemmeno da discutere.

QUOTE(Lambretta S @ Jun 2 2005, 02:52 PM)
de quo invece di dolersene è opportuno gioire del fatto che si stampi meno foto inutili privilegiando la stampa delle sole immagini di cui ne vale veramente la pena... il 3 su 36 è ancora valido in questo caso basta non stampare il file digitale inutile mentre prima si doveva stampare tutto...

e infatti ne gioiamo smile.gif molti utenti però non stampano nemmeno il 3/36 in digitale.

QUOTE(Lambretta S @ Jun 2 2005, 02:52 PM)
..e praticano di massima prezzi esagerati che inducono il fotografo medio a stampare un'immagine solo quando ne vale veramente la pena... in pratica adesso come adesso prima di cacciare un euro bisogna farci un pensierino sopra... non sarà questa la vera ragione percui si stampa di meno?


Posso essere d'accordo sul fatto che i prezzi, spessissimo esagerati, influiscano, ma non è la sola - vera ragione.



QUOTE(Lambretta S @ Jun 2 2005, 03:21 PM)
... per ora nelle more lasciamo liberi anche gli altri di intendere la fotografia come meglio ritengono opportuno... mi sembra meglio...
*



ma infatti gli altri sono liberissimi!! figuriamoci... si fa per parlare. Saremo grandi abbastanza per leggere e formulare i nostri pensieri autonomamente, o no?!

QUOTE(efdlim @ Jun 2 2005, 03:42 PM)
Quanto all'affidabilità dei supporti informatici, boh, per ora, con le precauzioni del caso, ho perso ben poco....
*


Per fortuna anch'io, fin'ora (toccatina)...

QUOTE(Lambretta S @ Jun 2 2005, 03:56 PM)
e il monitor in questo caso ci permette di operare questa scelta in modo più economico e compatibile con la natura tutto qua...
*



D'accordissimo!!

QUOTE(EmilLask @ Jun 2 2005, 04:00 PM)
Anche in questa occasione, come in molte altre, si rischia di generalizzare, trasformando una discussione a più voci in uno sbandieramento ideologico.

Chi vuole stampare, stampi e chi non vuole stampare, non stampi.



Infatti..meglio evitare. Pollice.gif

Tutto sommato, alla fine, mi sembra che siamo pressapoco tutti d'accordo sul fatto che il digitale aiuti, il monitor anche, possiamo saggiamente fare un pò di autocritica e selezione, stampando ciò che veramente merita.

Personalmente ho inteso il 3D come un invito gentile, e null'altro, a stampare qualche foto in più (che meriti, sia ben inteso rolleyes.gif ) nel caso ce lo dimenticassimo, per avere qualche ricordo tangibile in più, e non solo Hard disk con milioni di byte. wink.gif

Ciao
cgm66
QUOTE(robben @ Jun 2 2005, 04:58 PM)
Tutto sommato, alla fine, mi sembra che siamo pressapoco tutti d'accordo sul fatto che il digitale aiuti, il monitor anche, possiamo saggiamente fare un pò di autocritica e selezione, stampando ciò che veramente merita.
*


sì, ma un monitor ben tarato e professionale. non dimentichiamo che cmq il risultatto di stampa non è proprio quello che si monitorizza..
QUOTE(robben @ Jun 2 2005, 04:58 PM)
Personalmente ho inteso il 3D come un invito gentile, e null'altro, a stampare qualche foto in più (che meriti, sia ben inteso rolleyes.gif ) nel caso ce lo dimenticassimo, per avere qualche ricordo tangibile in più, e non solo Hard disk con milioni di byte. wink.gif
*


fondamentalmente l'ho inteso proprio per quello che è: un invito maggiore alla stampa.
E comunque con i prezzi che vengono praticati da alcuni (9/17€cent a copia) è più facile, per la propria tasca, stamparte di più.
Certo non sono questi i prezzi da lab "sotto casa" (35/52€cent a copia).
g
l.ceva@libero.it
Sono pienamente d'accordo con Lambretta!


In definitiva credo che il destino di una foto sia quello di essere visto e fatto vedere; il modo con cui ci si arriva non è determinate e sicuramente dipende dai mezzi disponibili al momento che inevitabilmente condizionano anche gusti ed abitudini.

Se Daguerre avesse avuto a disposizione la tecnologia digitale non credo che avrebbe perso tempo con lastre e bitumi!


Lorenzo
l.ceva@libero.it
QUOTE(cgm66 @ Jun 2 2005, 05:06 PM)
sì, ma un monitor ben tarato e professionale. non dimentichiamo che cmq il risultatto di stampa non è proprio quello che si monitorizza..
*




Propio qui sta la questione!

è vero che la resa di un monitor anche se ben tarato sarà diversa dalla stampa ma il punto è che non si capisce perchè il riferimento debba obbligatoriamente essere la stampa e non il monitor!

Personalmente considero la differenza della resa tra monitor e stampa un pecca della stampa non certo del monitor (sempre parlando di monitor ad alta qualità).

In epoca di pellicole (lasciamo fuori le dia) la stampa è un passaggio necessario, è infatti l'unico modo per tradurre un negativo in un immagine apprezzabile; in epoca di digitale questo non è più vero infatti la stampa diviene solo una delle possibili opzioni.


ciao

Lorenzo







Lambretta S
QUOTE(robben @ Jun 2 2005, 03:58 PM)
Personalmente ho inteso il 3D come un invito gentile, e null'altro, a stampare qualche foto in più (che meriti, sia ben inteso rolleyes.gif ) nel caso ce lo dimenticassimo, per avere qualche ricordo tangibile in più, e non solo Hard disk con milioni di byte. wink.gif


In effetti io personalmente stampo di più di quanto stampavo prima... ho un cd-rom tra l'altro riscrivibile con la sessione aperta sul quale mano... mano memorizzo gli scatti che voglio far stampare... quando raggiungo un numero di immagini ragionevoli... e per ragionevoli intendo la compatibilità con il tempo che devo perdere nel traffico di Roma per andare al laboratorio... una sorta di rapporto quantità foto\tempo da specare in macchina... procedo alla stampa... nel frattempo me le gusto sul mio monitor e se mi punge vaghezza le modifico anche... ottenendo varianti creative e/o spiritose... una cosa che mi piace molto della fotografia digitale è quella di aggiungere sull'immagine scritte e magari oggetti di fantasia... molti storceranno il naso dicendo che questa non è fotografia... io però lo facevo lo stesso prima del digitale rifotografando sandwich di diapositive... quindi per me il digitale sinora non ha introdotto significativi cambiamenti... ma solo un diverso modo di approcciare la cosa... a volte più pratico a volte più noioso... se si sente il bisogno di puntualizzare le cose... spesso è perché proprio noi stessi siamo i primi a sentirne la necessità...
Lambretta S
QUOTE(l.ceva@libero.it @ Jun 2 2005, 04:34 PM)
Propio qui sta la questione!

è vero che la resa di un monitor anche se ben tarato sarà diversa dalla stampa ma il punto è che non si capisce perchè il riferimento debba obbligatoriamente essere la stampa e non il monitor!


Infatti è così se usiamo il monitor come riferimento... regoliamo l'immagine come eventualmente vogliamo che essa venga stampata... o per ottenere un risultato finale il più possibile simile all'originale oppure magari tutto il contrario quindi ampliando enormemente la fase creativa... in questo caso quindi se la stampa è diversa da quanto vediamo a monitor è la stampa a essere sbagliata... inoltre per esperienza diretta mi sono reso conto che è molto più facile avvicinare l'originale al monitor, per l'immediatezza delle regolazioni che avvengono in real time, che alla stampa... realizzando poi in fase di stampa qualora questa sia strettamente necessaria un notevole risparmio economico e di tempo...
cgm66
QUOTE(l.ceva@libero.it @ Jun 2 2005, 05:34 PM)
Propio qui sta la questione!
è vero che la resa di un monitor anche se ben tarato sarà diversa dalla stampa ma il punto è che non si capisce perchè il riferimento debba obbligatoriamente essere la stampa e non il monitor!
Personalmente considero la differenza della resa tra monitor e stampa un pecca della stampa non certo del monitor (sempre parlando di monitor ad alta qualità).
Lorenzo
*


Lorenzo,
il punto è proprio che il dgt è cmq un segnale video. Quindi l'errore, come dici, è paragonare il monitor alla stampa e non la stampa al monitor...
Proprio per la sua peculiarità di segnale video, il fotogramma dgt ha la sua completa gamma dinamica del colore nel monitor, preferibilmente d pro, anche se è chiaro che tutti a casa non possiamo averlo, anche per i costi... la decodifica in carta è chiaro che non ci soddisferà, almeno per una buona fetta d'utenza...
ciao
giovanni
l.ceva@libero.it
QUOTE(cgm66 @ Jun 2 2005, 05:53 PM)
Quindi l'errore, come dici, è paragonare il monitor alla stampa e non la stampa al monitor...
giovanni
*




Solo una precisazione,

Non è questione di paragonare stampa al monitor o viceversa, se la destinazione finale deve essere una stampa (nel mio caso riviste e pubblicazioni in genere) ha certamente senso cercare di previsualizzare il risultato a monitor anche per evitare poi spiacevoli telefonate da parte di clienti non soddisfatti del risultato finale!

Qui si parlava non di necessità oggettive ma di preferenze di metodo di visione delle immagini in digitale in genere.

Un negativo ha una gamma tonale molto estesa il problema è che non sempre (per non dire mai) questa gamma tonale riesce ad essere riprodota su un pezzo di carta fotografica, ma non possimo certo rimiraci il negativo!

Allo stesso modo una dia proiettata mostrerà una quantità di dettagli nelle ombre che nemmeno la più bella stampa cibachrome potrà mai restituire.
Quindi anche se è vero che si possono fare ottime stampe da dia è ancora più vero che il modo migliore di apprezzarle e quello della proiezione.

Con il digitale ci troviamo in una condizione simile a quella della diapositiva ovvero il monitor (sempre buono e tarato) fa vedere "di più" quindi la stampa rappresenta sempre e comunque un compromesso.
Il grande vantaggio del digitale sta proprio nel fatto che per modificare, correggere o in definitiva interpretare le nostre immagini non è necessario alcun compromesso.

Se poi consideriamo che la visione corretta di una stampa andrebbe fatta in condizione di luce controllata, pena una non corretta percezione dei colori, penso che un monitor tarato anche se non ultra pro (quindi non necessariamente un Barco o un Eizo) potrà garantire una resa più fedele di una stampa osservata sotto la luce al tungsteno del salotto di casa.

ciao

Lorenzo
cgm66
QUOTE(l.ceva@libero.it @ Jun 2 2005, 07:10 PM)
Solo una precisazione,
.........
ciao

Lorenzo
*


... e permettimi una ulteriore precisazione.
aggiungerei anche che è pressochè inutile paragonare stampa e monitor. sono due "realtà" troppo diverse. Inoltre, molti non rispettando i rapporti di visione tra monitor e sogg, oppure stampa e sogg, alterano cmq i parametri di visione, nonchè, come giustamente precisi, l'utilizzo di un monitor pro o no in condizioni di luce diverse tanto quanto con la carta, introducono parametri di lettura che assumono carattere di assoluta variabile. Non voglio considerare, però, i fattori di risoluzione, anche perchè si sconfina in altro...

ciao
giovanni
outback
QUOTE(EmilLask @ Jun 2 2005, 03:00 PM)
Anche in questa occasione, come in molte altre, si rischia di generalizzare, trasformando una discussione a più voci in uno sbandieramento ideologico.

Stampa sì - stampa no.

Non credo sia questa la questione.

Chi vuole stampare, stampi e chi non vuole stampare, non stampi.

Trasformare la stampa nell'essenza stessa della fotografia, però, appare quanto meno azzardato. Quanti di noi hanno centinaia di caricatori colmi di diapositive che non hanno mai stampato? E questo accadeva molto tempo prima dell'avvento del digitale. E che dire poi della fotografia nel cinema?

La stampa ha una sua dignità, che non corrisponde ex abrupto alla fotografia.

Ma quando si parla di stampa è necessario fare delle distinzioni. C'è stampa e stampa. E non si tratta soltanto della professionalità degli stampatori, che è molto variabile, ma anche della qualità delle attrezzature, della chimica e della carta.

Concordo completamente con Lambretta: dovremmo dire grazie al digitale, che ci permette di guardare le nostre foto ricordo senza dovere affidare i nostri scatti a qualche laboratorio automatico, capace di restituirci tutti i fotogrammi del rullino trasformati in 10x15 mediocri, per lo più, e alcuni orribili.

Questi 10x15 sono destinati all'eternità? E' davvero troppo.  Tutto dipende dalla qualità dei materiali usati e dalla cura dedicata alla stampa. Molte di questa stampe cominceranno presto a sbiadire o a virare verso un insostenibile magenta.

Chi ama le stampe non ha perduto, con il digitale, questa possibilità, anzi ne ha ampliato le modalità di esercizio.

Purtroppo continuano a moltiplicarsi laboratori di stampa da file digitale, che offrono prodotti molto scadenti a prezzi elevati.
I Laboratori di qualità professionale non hanno bisogno di esortare alla stampa, perchè la loro clientela non è certo diminuita con la diffusione del digitale.
Chi invece si è improvvisato stampatore, pubblicizzando questa o quella carta su cui stampa e questa o quella stazione di stampa digitale, allora sì che ha bisogno di far credere che le card vanno usate come i vecchi rullini: scattate, estraete la card dall'apparecchio e portatelo da uno di questi centri, penseranno loro a stamparvi una intera busta di 10x15 orrendi.


EmilLask
*


Sono assolutamente d'accordo e condivido anche buona parte dei post di Lambretta. personalmente sono passato dalle dia al digitale senza mai transitare per il negativo fatto salvo quello in BW che ho sempre trattato in proprio e poi stampato.
Non ho cambiato atteggiamento rispetto al passato: stampo in formato "generoso" 40*50 e oltre solo le mie cose migliori. La VERA differenza è che ora governo in proprio l'intero processo dalla ripresa alla stampa e sono nel bene e nel male il responsabile dei risultati.
cordialità a tutti.
giannizadra
Perché scrivi che la vera differenza col digitale è che ora governi in proprio l'intero processo ?
Io lo facevo anche con la pellicola, e le dia me le trattavo e stampavo in proprio.
Col digitale si può gestire il processo o affidarsi in toto al laboratorio; con le pellicole, pure. wink.gif
outback
QUOTE(gianluigizadra @ Jun 2 2005, 07:40 PM)
Perché scrivi che la vera differenza col digitale è che ora governi in proprio l'intero processo ?
Io lo facevo anche con la pellicola, e le dia me le trattavo e stampavo in proprio.
Col digitale si può gestire il processo o affidarsi in toto al laboratorio; con le pellicole, pure.  wink.gif
*


Ciao Gianluigi,
mi scuso per la mancanza di chiarezza, quando scrivo che la vera differenza sta nel governo in proprio del processo di stampa faccio riferimento esclusivamente al mio personale caso non intendevo generalizzare. Hai perfettamente ragione, fare da soli od affidarsi a terzi è possibile ora come in passato, nulla è mutato.
O forse qualcosa si, almeno secondo il mio parere: gli strumenti e le conoscenze necessarie per la stampa a colori da dia o negativa che fosse nel recente passato erano più impegnative da possedere e governare di quanto non sia oggi la stampa con metodologie e strumenti digitali. Che poi i risultati siano mediamente modesti....
Cordialità
Giank
La mia risposta al problema è stata quella di "regalare" ai parenti più stretti, sfruttando l'occasione di promozioni per festività, un "bel lettore DVD da salotto", preferibilmente che legga anche i file jpg (oramai lo sono quasi tutti), ho un buon PC con masterizzatore e sofware anche economico per creare SlideShow, un sottofondo musicale.........e il gioco è fatto!!!!!
Ora quando mi trovo con un certo numero di"buoni scatti" creo un pò di copie DVD che distribuisco alla parentela, credetemi vengono apprezzati parecchio, volete mettere un bel porta CD a portata di mano, i dischi nominati per anno o per avvenimento da vedersi e rivedersi quando si a voglia?

Viceversa le foto "stampate" le più volte finiscono in un album in fondo ad un armadio.....poi chi se le ricorda più'???

Ciao
Bruno L
QUOTE(gianluigizadra @ Jun 2 2005, 08:40 PM)
Perché scrivi che la vera differenza col digitale è che ora governi in proprio l'intero processo ?
Io lo facevo anche con la pellicola, e le dia me le trattavo e stampavo in proprio.
Col digitale si può gestire il processo o affidarsi in toto al laboratorio; con le pellicole, pure.  wink.gif
*


E' vero Gianni, però penso che oggi, gestire il processo con il digitale, effettivamente sia più semplice e alla portata di tutti, sedendo avanti al proprio PC e con strumenti che ormai in casa abbiamo tutti.

saluti
Bruno
cgm66
QUOTE(gbagion@tin.it @ Jun 2 2005, 09:48 PM)
Viceversa le foto "stampate" le più volte finiscono in un album in fondo ad un armadio.....poi chi se le ricorda più'???
Ciao
*


i DVD faranno la medesima fine...
quante volte sei andato a riprendere una vhs del film che hai guardato un anno fa?
o la Hi8 delle vacanze di due anni fa? giusto per citare due formati a caso...
giannizadra
QUOTE(outback @ Jun 2 2005, 09:17 PM)
QUOTE(gianluigizadra @ Jun 2 2005, 07:40 PM)
Perché scrivi che la vera differenza col digitale è che ora governi in proprio l'intero processo ?
Io lo facevo anche con la pellicola, e le dia me le trattavo e stampavo in proprio.
Col digitale si può gestire il processo o affidarsi in toto al laboratorio; con le pellicole, pure.  wink.gif
*


Ciao Gianluigi,
mi scuso per la mancanza di chiarezza, quando scrivo che la vera differenza sta nel governo in proprio del processo di stampa faccio riferimento esclusivamente al mio personale caso non intendevo generalizzare. Hai perfettamente ragione, fare da soli od affidarsi a terzi è possibile ora come in passato, nulla è mutato.
O forse qualcosa si, almeno secondo il mio parere: gli strumenti e le conoscenze necessarie per la stampa a colori da dia o negativa che fosse nel recente passato erano più impegnative da possedere e governare di quanto non sia oggi la stampa con metodologie e strumenti digitali. Che poi i risultati siano mediamente modesti....
Cordialità
*



Caro Outback. rispondo a te e a Bruno.
Probabilmente avete ragione, ma tutto è soggettivo. Quando un anno e mezzo fa sono passato (50%) al digitale, tutto mi è sembrato dannatamente più difficile che in camera oscura con tank, ingranditore, chimici e carta.
E anche adesso, quando mi capita qualche inspiegabile intoppo con i software, mi capita di chiedermi chi me l'ha fatto fare... smile.gif
Un cordiale saluto a entrambi
giannizadra

Quanto ai DVD, temo anch'io che facciano la fine delle stampe.
Anzi, no: qualche volta trovo, in casa di parenti, qualche mia stampa incorniciata e appesa a una parete. Un DVD, mai. biggrin.gif
Bruno L
QUOTE(gianluigizadra @ Jun 2 2005, 11:06 PM)
...Anzi, no: qualche volta trovo, in casa di parenti, qualche mia stampa incorniciata e appesa a una parete. Un DVD, mai. biggrin.gif
*


Grande Gianni! biggrin.gif guru.gif guru.gif

un saluto
Bruno
oesse
QUOTE(gianluigizadra @ Jun 2 2005, 11:06 PM)
Quanto ai DVD, temo anch'io che facciano la fine delle stampe.
Anzi, no: qualche volta trovo, in casa di parenti, qualche mia stampa incorniciata e appesa a una parete. Un DVD, mai. biggrin.gif
*



Pollice.gif Pollice.gif

.oesse.
cgm66
QUOTE(gianluigizadra @ Jun 2 2005, 11:06 PM)
....qualche mia stampa incorniciata e appesa a una parete. Un DVD, mai. biggrin.gif
*


sarebbe però un'idea Lampadina.gif : entrando, vedono il dvd al muro e chiedono "cos'è? pop art?".
"no, le foto di mio cugino..." poco spazio e tanto lavoro...
F.Giuffra
QUOTE(gianluigizadra @ Jun 2 2005, 01:50 PM)
che il fine ultimo della fotografia (digitale non meno che a pellicola) è la stampa su carta.
*



La stampa su carta è l’ultimo fine della fotografia, almeno come importanza.

1- La stampa ha più pixel del monitor, e di più pure della foto fatta dal sensore, che quindi viene interpolata dal driver di stampa, e come dice il nostro Zadra pellicola man, l’interpolazione non è mai indolore.

2- Il monitor, anche se ha meno sfumature di colore del sensore, ne ha molte di più della carta, la stampa porta ad una inevitabile perdita.

3- Il monitor è molto più luminoso di qualunque stampa, di gran lunga, e siccome il nostro lobo occipitale ha bisogno di luce per godere, si capisce perché le persone restano più ammirate da una foto su un buon monitor che su carta.

4- Anche se ho la casa tappezzata di foto in studio ho 2 monitor con un salvaschermo che mostra le mie foto più belle, sono molto rilassanti per i miei utenti, oltre che per me, distraggono ma non richiedono una attenzione ininterrotta come un film, non pagano la siae, e non devo obbligare nessuno a vedere le foto 10x13 che invece marcirebbero in un cassetto.

Meno male che in questo forum ci sono persone autorevoli e non autoritarie come Lambretta e Ceva che lo rendono un luogo libero e piacevole.
oesse
QUOTE(F.Giuffra @ Jun 3 2005, 12:01 AM)
QUOTE(gianluigizadra @ Jun 2 2005, 01:50 PM)
che il fine ultimo della fotografia (digitale non meno che a pellicola) è la stampa su carta.
*



La stampa su carta è l’ultimo fine della fotografia, almeno come importanza.

1- La stampa ha più pixel del monitor, e di più pure della foto fatta dal sensore, che quindi viene interpolata dal driver di stampa, e come dice il nostro Zadra pellicola man, l’interpolazione non è mai indolore.

2- Il monitor, anche se ha meno sfumature di colore del sensore, ne ha molte di più della carta, la stampa porta ad una inevitabile perdita.

3- Il monitor è molto più luminoso di qualunque stampa, di gran lunga, e siccome il nostro lobo occipitale ha bisogno di luce per godere, si capisce perché le persone restano più ammirate da una foto su un buon monitor che su carta.

4- Anche se ho la casa tappezzata di foto in studio ho 2 monitor con un salvaschermo che mostra le mie foto più belle, sono molto rilassanti per i miei utenti, oltre che per me, distraggono ma non richiedono una attenzione ininterrotta come un film, non pagano la siae, e non devo obbligare nessuno a vedere le foto 10x13 che invece marcirebbero in un cassetto.

Meno male che in questo forum ci sono persone autorevoli e non autoritarie come Lambretta e Ceva che lo rendono un luogo libero e piacevole.
*



Dico solo una cosa .... che ti spiega tutti i punti che hai evidenziato:
Ti ricordo che un monitor, bello o brutto che sia, ha una risoluzione di 72 pixel per pollice. Significa che per vedere una foto della D2X ti servirebbe un maxischermo che costa 8 volte la macchina.
Detto cio', trai le tue conclusioni.

Circa la proiezione delle fotografie nello studio.....credevo che esistessero ancora gli anestetici.
biggrin.gif blink.gif wink.gif


.oesse.
F.Giuffra
Ibm e Iiyama fanno già dei monitor da 9Mpix, e il progresso continua ad avanzare.

Comunque anche se il monitor ha meno pix ha più luminosità, IMHO è più piacevole, più pratico, ecologico, economico.

Gi anestetici tolgono il dolore, non l'ansia, e non danno il piacere che dà un bella foto.
oesse
Posso essere daccordo sugli anestetici.
Anzi, solo su quelli.

.oesse.
alex69
nonostante selettivita' di scelta, ho lo stesso i casseti pieni di foto stampate. si, le ho. e' una sorta di tranquillita' di mia moglie. per lei le foto non sono foto se non sono stampate.
peccato che non le guardiamo mai.
i dvd con le foto, le transizioni, la musica, i titoli (tutto fatto in poche mosse col mio fido mac), invece sono spesso a girare nel lettore.
e vedo che sono anche notevolmente piu' apprezzate da amici e parenti.
infatti dei dvd mi chiedono le copie, delle foto quasi mai.
la fotografia, grazie al digitale, ha scoperto nuovi mezzi di comunicazione ed ognuno fa suo quello che piu' gli aggrada.
nessuno e' uno stupido, nessuno ha ragione, nessuno sbaglia.
posso immaginare che oggi ed in futuro la fruizione del digitale sara' mista, cioe' elettronica e cartacea. cioe' credo che con il digitale tutti faremo molti piu' scatti, molti li terremo in cd-dvd, una parte, piccola, la stamperemo per il piacere fisico di possedere lo scatto "materializzato".
notte.
luca.bertinotti
A mio modesto parere, sorrideremo presto di questa querelle. Certamente usciranno fra non molto schermi a parete con micro hard-disk estremamente capienti e schermo-fogli sottilissimi impressionabili con la/e foto che preferiamo che ci permetteranno di sorpassare il problema stampo/non stampo/conservo solo DVD.
Ho poi da porre una domanda ad alcuni di voi che sono intervenuti in questo thread: ma perchè quest sottofondo acido di polemica, di risposte fredde e di battutine più o meno ricche di fiele? huh.gif
Riporterei la discussione, interessante per altro, su toni un po' più pacati. E poi proprio non vedo la ragione (se non per acritudini, presumo, interpersonali e un po' fini a se stesse, per altro... wink.gif ) per 'affrontarsi' pubblicamente su scelte di visualizzazione del nostro comune amore (la fotografia, i nostri scatti). Che ognuno faccia come cavolo vuole, o no?! smile.gif
Un caro saluto a tutte e due le fazioni, luca biggrin.gif
FZFZ
Ringrazio il digitale per avermi liberato dalla necessità della stampa!
In questo modo sono DAVVERO libero di scegliere...
I lab sono in crisi?
E chissenefrega!
Stampo con stampanti professionali a casa ed i risultati, spesso, li trovo all'altezza del miglior lab che abbia mai provato...(magari avrò sbagliato lab...)
E ,spesso, con sfumature migliori e di latitudine più ampia....
Mi costa tanto?
Problema irrisorio...stampo solo quello che ritengo valido e poche foto ricordo l'anno...
Non trovo proprio il motivo di ritrovarmi 36 foto stampate quando , se va bene, 3 sarebbero valide per la stampa...
Nostalgia delle scomodità di un tempo?
Naaaa...lungi da me!

La stampa è l'ultimo "stadio", l'ultimo anello della fotografia.
Ma non è sicuramento il più importante.
La creazione, l'attimo del click , è la parte migliore.
E adesso, col digitale, abbiamo l'opportunità di lavorare semplicemente e di decidere cosa è meglio per noi..

Questo è un mondo perfetto!

Buone stampe!

Ciao!

Federico.
F.T.
QUOTE
In effetti non ho capito il riferimento al 2010 non ho detto che è sbagliato ma che cosa dovrebbe succedere nel 2010? A detta di questi famosi analisti...


Ciao Lambretta,
noi non ci conosciame e non abbiamo ancora avuto modo di farlo...

Questo è un riferimento ad un'altro 3D inerente più o meno gli stessi argomenti aperto un pò di tempo fa.

I riferimenti dei "famosi analisti"... sono riferiti a quanto hanno detto al fotochina di Colonia le principali case fotografiche di chimi e carta.

Spero di esserti stato utile o quantomeno esaustivo nel citare la mia fonte...

Ciao e buona giornata
Daniele R.
Mi sa che avete deviato il discorso di fondo del quale Gianni facenva riferimeno e avete tralasciato quale sia il vero scopo della pubblicazione di un articolo del genere su una rivista.

Sono un fotonegoziante e i pareri li sento giornalmente, soprattutto quelli delle mamme, proprio come accade in quella lettera al direttore. Quello di cui non si tiene conto è la scarsa propensione (percentualmente rispetto all'uomo) di una donna ad utilizzare il computer e di conseguenza di poter visionare le immagini eseguite con fotocamere digitali.

Se torniamo quelche passo indietro, ci renderemo conto che il vero piacere della fotografia è la condivisione della stessa con parenti ed amici, le mamme non fanno altro che voler condividere con essi la gioia del proprio bambino e se le immagini restano tra i cluster di un HD non si possono condividere a meno di invitare le persone a casa, chiedere al marito o al compagno di accendere il computer, di cercare le immagini che interessano e di impostarlo su uno slide show per poterle rivedere.

Si faceva anche il paragone con le diapositive, anche qui non vorrei snocciolare numeri a caso, ma percentualmente sono maggiori le persone che quando sentono parlare di diapositive e proiezioni, se la danno a gambe. Questo è dovuto al fatto che molto spesso chi detiene caricatori di diapositive colmi di scatti, non fa una necessaria selezione degli stessi, propinando al malcapitato amico tutta una serie di immagini delle vacanze in cui è anche presente mentre sta facendo suoi bisogni fisiologici. Fortunatamente non è sempre così e talvolta capita di presenziare a vere proiezioni che poco hanno da invidiare a capolavori presenti nei musei.
georgevich
QUOTE(Daniele R. @ Jun 3 2005, 08:28 AM)
Mi sa che avete deviato il discorso di fondo del quale Gianni facenva riferimeno e avete tralasciato quale sia il vero scopo della pubblicazione di un articolo del genere su una rivista.

Sono un fotonegoziante e i pareri li sento giornalmente, soprattutto quelli delle mamme, proprio come accade in quella lettera al direttore. Quello di cui non si tiene conto è la scarsa propensione (percentualmente rispetto all'uomo) di una donna ad utilizzare il computer e di conseguenza di poter visionare le immagini eseguite con fotocamere digitali.

Se torniamo quelche passo indietro, ci renderemo conto che il vero piacere della fotografia è la condivisione della stessa con parenti ed amici, le mamme non fanno altro che voler condividere con essi la gioia del proprio bambino e se le immagini restano tra i cluster di un HD non si possono condividere a meno di invitare le persone a casa, chiedere al marito o al compagno di accendere il computer, di cercare le immagini che interessano e di impostarlo su uno slide show per poterle rivedere.

Si faceva anche il paragone con le diapositive, anche qui non vorrei snocciolare numeri a caso, ma percentualmente sono maggiori le persone che quando sentono parlare di diapositive e proiezioni, se la danno a gambe. Questo è dovuto al fatto che molto spesso chi detiene caricatori di diapositive colmi di scatti, non fa una necessaria selezione degli stessi, propinando al malcapitato amico tutta una serie di immagini delle vacanze in cui è anche presente mentre sta facendo suoi bisogni fisiologici. Fortunatamente non è sempre così e talvolta capita di presenziare a vere proiezioni che poco hanno da invidiare a capolavori presenti nei musei.
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