Domenica scorsa è stata per me una di quelle giornate in cui qualunque cosa tu faccia per renderla interessante sei insoddisfatto.
Passa la mattina, passa il pomeriggio, ma niente nessuna ispirazione, mi rigiro tra le mani la D70 quasi aspettassi da lei un suggerimento sul da farsi, ma nulla.
Sono le diciotto e ancora nulla, ma non posso stare chiuso in casa per tutta la domenica, così mi autoconvinco che è necessario darsi una mossa, caricare lo zaino e il cavalletto in macchina e partire per dove l'ispirazione deciderà di portarmi.
Faccio meno di un chilometro in macchina quando scorgo sulla sinistra una stradina che non facevo più da molto tempo, porta alla strada che costeggia il fiume, svolto in maniera brusca con un occhio alle macchine dietro che se non mi maledicono poco ci manca.
Incomincio a scendere per questa strada sterrata che della strada gli rimane solo il nome, quando dopo qualche chilometro scorgo un prato incastonato tra due boschetti e puntinato di gemme viola solo come i fiori di cardo selvatico sanno essere in questa stagione, mi fermo e decido di montare il Macro.
Mi aggiro per qualche minuto tra questi spinosi fiori senza un'idea fissa, quando un'idea finalmente si fa breccia nella mia mente che, sino a quel momento, era rimasta apatica: il Flash!
Decido di utilizzarlo in Slave e dopo alcuni scatti mi assale la solita voglia di Fotografia costringendomi a provare nuovi punti di osservazione e punti di illuminazione.
Così si materializza un'ape indaffarata a cercare tra gli stami e i pistilli il nettare custodito dai fiori di cardo...

Tra l'erba centinaia di piccole cavallette saltano come impazzite al solo passaggio della mia ombra, ma una sola attrae la mia attenzione: posata delicatamente sul gambo di un fiore che tarda a sbocciare si presta come modella al mio obiettivo...

....