QUOTE(npkd @ Feb 19 2010, 11:38 PM)

In parte hai ragione, ma d'altra parte certe esigenze "da studio" non sono solitamente (e storicamente) soddisfatte né da Nikon, né da Canon, ma da apparecchiature di medio/grande formato, dotate o meno di dorsi digitali.
L'aumento di megapixel delle reflex 24x36 sta tentando di intaccare quel mercato, ma non con un attacco diretto all'obbiettivo, o almeno non completamente...
Concordo.
Ma la forza del medio formato sono le ottiche basculanti che avendo decentramenti e basculaggi più ampi permettono cose non facilmente riproducibili con il 35 mm
Onestamente non so quanto possano essere attaccate dai sistemi "piccoli" Hasselblad e compagnia bella
Tutto vero quel che dici che si tira fuori dalle scansioni (c'ho lavorato a lungo...)
Però è pure vero:
QUOTE(npkd @ Feb 19 2010, 11:38 PM)

Servono? Bah...li chiedono, diciamo così (spesso non sanno nemmeno
loro perché e cosa vuol dire 300 "dpi"

)
Saluti..
Ahimè...i sistemi di oggi sono già basati sul "ridondante" (abbiamo già livelli di dettaglio che quasi mai si sfrutta...ma neanche al 50%....)
E continuare a crescere, crescere, crescere...bhò!
Allora ,secondo me, meglio proporre un sensore 36X48 mm (tipo Leica S2) con 30 Mp , con un sistema tipo reflex relativamente compatto (tipo Leica S2) con un prezzo superiore, ma più allineato ai top di gamma delle DSLR 35 mm (La Leica S2 costa più del sistema Hasselblad....glab!)
A quel punto ci vedo più senso (se non altro per il solito discorso dei decentrabili che possono lavorare su un supporto ben più grande)
@paolodes: si , infatti. Non per nulla ogni tanto esco con una buona pellicola B&N ed il 35 f1,4
Sapori diversi...
Tuttavia io non ho un modo di scattare da "digitale"
Ho sempre scattato poco ,pur disponendo di enormi capacità di memoria..
Mi è sempre piaciuto pensarlo lo scatto
E non guardo praticamente MAI il monitor per verificare la buona riuscita di una foto.
Perché è controproducente...mi spiego meglio.
Ipotesi A , guardo la foto e vedo che è andata bene.
Non faccio un secondo scatto perché già so che quel che ho ottenuto mi basta...ma magari il secondo scatto poteva venirmi molto meglio...peccato , non lo saprò mai.
Ipotesi A-2 , non guardo la foto (che era venuta bene o male ) ma dato che non l'ho vista ne ho fatte almeno altre due-tre...con la buona possibilità, a questo punto, di aver sperimentato prospettive leggermente diverse e che me ne sia venuta una meglio o perlomeno decentemente...e comunque ho fatto più esperienza.
Ipotesi A-3 , guardo la foto ed è venuta male.
In questo caso le ipotesi sono 2
La prima è che possa ripetere lo scatto...ed allora nulla cambia...se non il rischio che mi innervosisco inutilmente (e perdo tempo a revisionare invece di riprovare subito...)
La seconda è che NON possa ripetere lo scatto...e se la situazione era importante rischio concretamente di innervosirmi e lavorare peggio
In tutti i casi perdo comunque tempo e concentrazione rispetto al lavoro che stavo effettuando e non ne ricavo ALCUN beneficio , come dimostrato.
Personalmente riguardo gli scatti SOLO a fine giornata...o comunque a fine lavoro
Se è proprio un lavoro di riproduzione (ad es. ho lavorato spesso per la riproduzione di documenti storici e\o quadri , etc) guardo il primo scatto per controllare se ho dimenticato\sbagliato qualcosa nel setting iniziale e poi continuo senza interruzioni fino a fine giornata
@miz: Dici? Una cosa simile a quella che ho prospettato io? Cioè una simil-reflex con un sensore ben più grosso e risoluzione esasperata?