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pch
Una nuova domanda che continua a dimostrare la mia ignoranza in materia di fotografia digitale: che differenza c'è tra la regolazione del contrasto e l'applicazione della maschera di contrasto? Allego due immagini: la prima in cui ho applicato la maschera, nella seconda ho solo regolato il contrasto. La differenza è notevole; volevo solo capire "tecnicamente" la differenza tra le due regolazioni.

Grazie a chi vorrà rispondere.

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bergat@tiscali.it
Sono due cose distinte e differenti.
il contrasto è la differenza tra i toni chiari e i toni scuri. La maschera di contrasto cerca invece di aumentare il dettaglio apparente, aumentando infatti l'acutanza.
Nickel
Il contrasto descrive il differenziale luminoso tra zone chiare e zone scure dell’immagine nel suo complesso, la maschera di contrasto serve invece ad aumentare la “percezione” del dettaglio, non a crearne, attraverso un aumento del contrasto localizzato, solo sui contorni o bordi, ad es. dei petali, quindi in un raggio circoscritto, difficile fare confusione, spesso viaggiano in coppia… smile.gif

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pch
QUOTE(Nickel @ Oct 17 2009, 09:22 PM) *
Il contrasto descrive il differenziale luminoso tra zone chiare e zone scure dell’immagine nel suo complesso, la maschera di contrasto serve invece ad aumentare la “percezione” del dettaglio, non a crearne, attraverso un aumento del contrasto localizzato, solo sui contorni o bordi, ad es. dei petali, quindi in un raggio circoscritto, difficile fare confusione, spesso viaggiano in coppia… smile.gif

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Quindi se ho capito bene, la maschera di contrasto agendo sui contorni al fine di renderli più netti agisce un po' come.....la nitidezza, giusto?
Ah, complimenti per l'effetto della foto postata!
maxiclimb
QUOTE(pch @ Oct 19 2009, 08:21 AM) *
Quindi se ho capito bene, la maschera di contrasto agendo sui contorni al fine di renderli più netti agisce un po' come.....la nitidezza, giusto?


La "nitidezza" in qualsiasi software di sviluppo raw o di fotoritocco, non è niente altro che una maschera di contrasto.
Nomi diversi ma il processo alla base è esattamente lo stesso. smile.gif
pch
QUOTE(maxiclimb @ Oct 19 2009, 09:31 AM) *
La "nitidezza" in qualsiasi software di sviluppo raw o di fotoritocco, non è niente altro che una maschera di contrasto.
Nomi diversi ma il processo alla base è esattamente lo stesso. smile.gif

Certamente quello che scrivi sarà vero, ma allora o non sono capace ad applicare gli effetti o qualcosa non torna. Posto sempre l'immagine della rosa: una con maschera di contrasto (la stessa di qualche messaggio precedente) ed una in cui ho agito solo sulla nitidezza. A me non sembrano la stessa cosa. Anche forzando il parametro non ottengo mai lo stesso effetto della maschera di contrasto.

MDC
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Nitidezza
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maxiclimb
QUOTE(pch @ Oct 19 2009, 09:39 PM) *
Certamente quello che scrivi sarà vero, ma allora o non sono capace ad applicare gli effetti o qualcosa non torna. Posto sempre l'immagine della rosa: una con maschera di contrasto (la stessa di qualche messaggio precedente) ed una in cui ho agito solo sulla nitidezza. A me non sembrano la stessa cosa. Anche forzando il parametro non ottengo mai lo stesso effetto della maschera di contrasto.


Ho detto che "il principio di funzionamento" è lo stesso, gli effetti dipendono da come è stato implementato il cursore "nitidezza" nel software in uso.
A proposito, di quale software stiamo parlando? smile.gif

Supponiamo che "nitidezza 1" corrisponda ad una maschera con valori 70-0,5-2
poi magari "nitidezza 3" corrisponde a 90-0,6-1 etc etc...

(sto mettendo dei valori a caso, tanto per fare un esempio)

Ora diciamo che il massimo (nitidezza 10) corrisponda a 200-1-1...

Se nella mia m.d.c. imposto 300-1-0 avrò una sensazione di nitidezza maggiore del massimo impostabile con il controllo dedicato.

Probabilmente nel software che usi i valori sono relativamente conservativi e magari espressamente calibrati per la fotocamenra in uso (n° di pixel, intensità del filtro anti-alias ed altri fattori).
In genere le impostazioni interne vengono scelte anche per evitare che con regolazioni "esagerate" l'effetto non sia troppo disastroso sull'immagine.
L'uso della m.d.c. invece presuppone un po' di consapevolezza in più, almeno per conoscere il significato dei cursori ed il loro impiego.
Da una parte delle impostazioni "precotte" e di uso immediato, dall'altra una possibilità di intervento più potente mirato ed efficace, ma meno intuitivo.

Ma il "motore" che c'è sotto, ribadisco che è il medesimo.

Anche perchè semplicemente non è possibile "inventarsi" dei dettagli che non ci sono, le maschere di contrasto e i cursori "nitidezza" sfruttano solo un effetto ottico per aumentare non la nitidezza reale (impossibile), ma solo la "nitidezza percepita".
In sostanza si tratta di aumentare il contrasto (differenza di luminosità) a livello dei singoli pixel, là dove ci sono delle repentine transizioni tonali, che corrispondono ai bordi dei soggetti fotografati.
pch
QUOTE(maxiclimb @ Oct 20 2009, 10:07 AM) *
Ho detto che "il principio di funzionamento" è lo stesso, gli effetti dipendono da come è stato implementato il cursore "nitidezza" nel software in uso.
A proposito, di quale software stiamo parlando? smile.gif

Supponiamo che "nitidezza 1" corrisponda ad una maschera con valori 70-0,5-2
poi magari "nitidezza 3" corrisponde a 90-0,6-1 etc etc...

(sto mettendo dei valori a caso, tanto per fare un esempio)

Ora diciamo che il massimo (nitidezza 10) corrisponda a 200-1-1...

Se nella mia m.d.c. imposto 300-1-0 avrò una sensazione di nitidezza maggiore del massimo impostabile con il controllo dedicato.

Probabilmente nel software che usi i valori sono relativamente conservativi e magari espressamente calibrati per la fotocamenra in uso (n° di pixel, intensità del filtro anti-alias ed altri fattori).
In genere le impostazioni interne vengono scelte anche per evitare che con regolazioni "esagerate" l'effetto non sia troppo disastroso sull'immagine.
L'uso della m.d.c. invece presuppone un po' di consapevolezza in più, almeno per conoscere il significato dei cursori ed il loro impiego.
Da una parte delle impostazioni "precotte" e di uso immediato, dall'altra una possibilità di intervento più potente mirato ed efficace, ma meno intuitivo.

Ma il "motore" che c'è sotto, ribadisco che è il medesimo.

Anche perchè semplicemente non è possibile "inventarsi" dei dettagli che non ci sono, le maschere di contrasto e i cursori "nitidezza" sfruttano solo un effetto ottico per aumentare non la nitidezza reale (impossibile), ma solo la "nitidezza percepita".
In sostanza si tratta di aumentare il contrasto (differenza di luminosità) a livello dei singoli pixel, là dove ci sono delle repentine transizioni tonali, che corrispondono ai bordi dei soggetti fotografati.


Grazie mille per l'esauriente spiegazione.
Approfitto della tua gentilezza per porti un'altra domanda: l'effetto che vedo sullo schermo (calibratura a parte che so bene quanto influisce sull'immagine), la mdc o la nitidezza incrementata in altro modo, è resa come di vede a video (o quasi) in fase di stampa? Come devo regolarmi per avere poi in stampa quello che vedo a schermo? Magari sono stato un po' confusionario, spero sia chiaro quale è il mio dubbio!
Franco_
Ti consiglio di dare un'occhiata a questi Experience.

C'è anche questo smile.gif
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