Giusto Marco, non facciamo confusione pero'

Il diaframma è quel dispositivo che consente un passaggio minore o maggiore di luce rimanendo aperto al massimo o chiudendosi fino al rapporto impostato, il tempo di scatto (1/250 come indichi tu) invece è relativo all'otturatore, che è un dispositivo posto nelle nostre macchine non dentro l'ottica, come il diaframma, ma proprio davanti al sensore. L'otturatore si apre e lascia passare interamente la luce per tutto il tempo di esposizione, in questo caso 1/250 di secondo. Quindi al momento dello scatto cosa succede? Che nell'obiettivo il diaframma si chiude al valore impostato (f/8 per esempio) e lascia passare la luce solo attraverso il foro centrale rimasto aperto, nel frattempo lo specchio reflex si alza, infatti tu non vedi piu' nulla nel mirino al momento dello scatto, quando il diaframma è alla giusta chiusura e lo specchio è alzato, solo allora l'otturatore si apre e lascia passare la luce per il tempo impostato.
La quantita' di luce, quindi, è determinata in primo luogo dal diaframma che ne lascia passare piu' o meno, poi dall'otturatore che rimane aperto per piu' o meno tempo.
Naturalmente tra di loro c'è la possibilità di variare i parametri mantenendo la medesima quantità di luce: se raddoppio la dimensione del foro del diaframma passerà il doppio della luce, se dimezzo il tempo di apertura dell'otturatore la quantità di luce complessiva che arriverà al sensore tornerà ad essere quella di prima.
Che succede con il flash e la goccia d'acqua? Per scattare ad 1/250 senza flash dovrai avere una certa quantità di luce che illumina la tua goccia ed il diaframma aperto ad un certo valore. Chiudendo molto il diaframma e non allungando il tempo di esposizione avremo che il nostro scatto diventerà molto scuro, buio, in questo modo escludiamo in parte (o del tutto) l'influenza della luce ambiente che potrebbe sporcare la nostra fotografia. A questo punto inseriamo il flash: questo si preoccuperà di illuminare correttamente la nostra goccia in un tempo estremamente rapido, non perché è rapido il tempo di esposizione del sensore, che rimane 1/250, ma perché è rapida la luce che realmente lo impressiona, cioè durante quel 1/250 (equivalente ad 8/2000) di secondo per cui il sensore rimane scoperto, solo per 1/2000 (per esempio) di tempo ci sarà la luce del flash che illumina il soggetto, per gli altri 7/2000 che il sensore rimane esposto comunque sarà tutto buio e non ci sarà luce ad illuminare il soggetto, che sarà libero di muoversi, tanto essendo al buio il suo movimento non sarà registrato.
Spero di essere stato chiaro, non è semplicissimo da spiegare in poche righe

Ciao
Attilio