QUOTE(truciolo56 @ Oct 18 2009, 10:06 AM)

Hai ragione a dire che il Minolta non è un ripiego ma un ottimo scanner; tuttavia, prima di acquistare (usato) il Nikon 4000 ho potuto fare prove a confronto con quest'ultimo, deducendo tre cose:
- sono entrambi scanner di classe, che offrono risultati di ottimo livello (meglio solo gli scanner a tamburo)
- la differenza di risoluzione (5400dpi del Minolta conto i 4000dpi del Nikon) non è quasi mai visibile nella pratica, nemmeno con l'esame al 100% del fotogramma, perché la grana va oltre...
- l'ottica del Nikon è un pelino migliore (sfumature...), e l'intero sistema Nikon permette di cavare un po' più di informazioni nelle ombre (anche queste sono sfumature, inoltre con l'esperienza e le corrette sistemazioni ai parametri si otterrebbe, son sicuro, lo stesso risultato anche col Minolta).
Quel che voglio dire è che sono due scanner di alto livello, fra i quali scegliere serenamente, salvo, come giustamente sottolinei, l'inesistenza di assistenza sul Minolta.
ciao
Marco V.
Avendo la disponibilità di entrambi, posso dirti che la differenza di risolvenza del Minolta 5400 vs. Coolscan 5000 si vede con buon film, specie dia, e con belle ottiche (non ho solo obiettivi Nikon, e quelli che ho li ho selezionati attraverso bei duelli con Leica & C.) e con una ottima tecnica. Scendendo a 24 Mp, infatti, con ottimo materiale si perdono dettagli e il deblurring/denoising viene MOLTO meglio con molti pixel sottostanti.
Vorrei dire che la grana del film non è il limite del dettaglio, in quanto il rumore da essa generato è "correlato" (relativamente forte) alle basse frequenze, ma poi si riduce verso le alte, permettendo uno sprint di qualità, a patto che l'immagine sia stata fatta a regola d'arte con ottiche obiettivamente eccellenti.
Lo scanner Hasselblad a 8000 dpi va ancora meglio del Minolta, ma non molto, come ammisero gli stessi ingegneri svedesi...
Come risolvenza ottica i due scanner si equivarrebbero, ma il Nikon crea molto aliasing di grana perchè ha solo... 4000 dpi e quindi perde il "kick-down". Il Nikon ha in vero un maggior microcontrasto a medie frequenze spaziali, che si modifica a piacere nel PP, ma il Minolta ha meno CA visibile (importante con un SW Heliar 15 mm o un Distagon ZF 28 f/2), una migliore gradazione delle tonalità (come le immagini MF verso quelle 135) e una migliore resistenza al blooming nelle alte luci. Ovviamente, il Minolta ha pixel più piccoli e leggermente più rumorosi nelle ombre, ma il sensore a 3 linee (colore 4:4:4, contro il 4:2:2 del 2 linee Nikon) con il multisampling inserito compensa alla grande... non si butta il 30% della risolvenza su blu e rosso, come nelle DSRL, senza pagarlo.
A proposito di test fuorvianti, io ho verificato cheil rumore del Minolta scende con il multisampling esattamente come previsto dalla teoria, mentre il solito revisore aveva detto che... restava invariato.
Il Minolta poi fornisce immagini più limpide e definite ai forti ingrandimenti, specie il 40 x 60 cm, mentre il Nikon ha colori più squillanti, almeno con le stampe piccole, ma a giudizio anche di altri che videro i confronti, più grezzi e innaturali. L'ICE del Minolta, specie usato con Vuescan, è pure migliore.
Infine non ho mai digerito il trattamento riservato dal Nikon ai film in striscia (rigature frequenti e curvatura), mentre il Minolta che lavora in striscia tocca vertici eccezionali di sicurezza e di planeità del film.
Buttando sul tavolo le stampe, il Minolta la spunta sempre, in quanto appare più bilanciato verso questo impiego, mentre il Nikon sembra forse orientato per il monitor e per il Web.
Oggi il Coolscan 5000, che uso al lavoro, se ne sta tranquillo. Il Minolta, finchè dura, si sobbarca anche il lavoro dell'altro.
A presto
Elio