Ciao!
Ho sviluppato quello che ritengo essere un metodo molto soddisfacente per scannerizzare pellicole ed ottenere files digitali di ottima qualità e soprattutto utilizzando solo materiale di recupero.
Ho aperto questo tread per porvi un quesito tecnico, ma ne approfitto per spigarvi come procedo nel caso possa interessare a qualcuno.
Anzichè utilizzare il classico visore per diapositive ho recuperato un ingranditore preistorico per il medio formato, l'ho smontato e rimontato al contrario; quindi con la lampadina in basso e il porta-negativi in alto. A questo punto ho tolto l'obbiettivo e il suo sostegno a soffietto.
Dall'alto vedo dunque i negativi illuminati con una perfetta uniformità e con una luce molto intensa (l'ingranditore supporta una lampadina da 150w).
A questo punto ho modificato l'attacco finale del soffietto, dove si aggancia l'obbiettivo, e l'ho sostituito con un attacco artigianale per la macchina fotografica, che in questo modo, risulta perfettamente in asse con il porta-negativi e può essere alzata e abbassata, per focheggiare, con la manopola di messa a fuoco dell'ingraditore.
Quindi uso un anello di inversione con il 18-55 (eh si, il 50mm non ce l'ho!) posizionato sulla focale 55m (non avendo la ghiera dei diaframmi inserisco un piccolo pezzettino di carta dove c'è la levetta del diaframma in modo tale da avere una maggiore apertura - vi assicuro che la qualità delle immagini è molto soddisfacente).
Fino ad ora ho utilizzato questa tecnica, con grande soddisfazione, con negativi in bianco e nero, ma oggi ho provato con un negativo colore e mi sono reso conto che, anche regolando con precisione il bilanciamento del bianco, in riferimento alla luce emessa dall'ingranditore, quando vado ad invertire i negativi ottengo delle immagini con una forte dominante rossastra. Esiste una maniera per correggerla automaticamente; voglio dire senza dover fare ogni volta mille prove empiriche col bilanciamento?