Ciao a tutti,
vorrei fare due domande riguardanti l'uso del filtro "maschera di contrasto"
in photoshop:
Guardate il file allegato:
1- apro un nef ed effettuo le regolazioni come da esempio
2- creo un duplicato del livello sfondo e lo rinomino in mdc (questo solo per mia comodità)
3- su di esso applico il filtro maschera di contrasto
4- salvo il file

Domanda (1)
è corretta questa sequenza di operazioni?

Domanda (2)
al punto 3, prima di applicare il filtro maschera di contrasto,
mi è stato consigliato di spegnere la visibilità dei livelli di regolazione
come curve e contrasto/luminosità....
questo per non andare ad influenzare i livelli di regolazione...

lo ritenete opportuno? oppure no?

Ciao,
Andrea.

Ciao,

1) è corretto se intendi salvarlo come file PSD lasciando i livelli aperti per successive modifiche o ripensamenti futuri.
Altrimenti prima devi unire i livelli, ovviamente.
La mdc su un livello separato è utile anche per variare l'opacità o magari usare una maschera di livello per aumentare la nitidezza solo in certe zone.
Però io ti sconsiglio di applicare la mdc sul file che verrà salvato.
Se l'archiviazione la fai in tiff, la cosa migliore sarebbe non applicare proprio nessuna mdc (tranne quella "di cattura" che andrebbe applicata direttamente nel raw-converter), ma invece salvare il file con solo le regolazioni cromatiche o di luminosità.
Poi, a seconda dell'uso che dovrai farne, volta per volta duplicherai questo file e applicherai sulla copia la mdc opportuna.
Tieni presente che una stampa 50x75 necessita di maschera di contrasto diversa rispetto ad una stampa 12x18, o alla pubblicazione per web.
Questo a voler fare un po' i sofisticati...
Io comunque non applico mai nessuna mdc oltre a quella nel convertitore raw (nel mio caso principalmente ACR, e sporadicamente NX2), nemmeno per le stampe.
Semplicemente perchè ritengo che le mie foto siano sufficientemente nitide già così.
Ma dipende anche da quale macchina e soprattutto quali obbiettivi usi, certe lenti hanno bisogno di un... aiutino, altre molto meno.

2) disattivare la luminosità dei livelli di regolazione non ha nessun effetto sulla maschera di contrasto che applichi sullo sfondo o sul suo duplicato. Il senso di spegnerli potrebbe essere in qualche caso per poter valutare meglio l'intervento da fare, specie se i livelli in questione applicano grosse modifiche a contrasto e luminosità. Ma in definitiva se la foto finale prevede l'uso di queste regolazioni, credo che sia meglio applicare la mcd con queste visibili per poter capire meglio l'effettivo risultato finale.
Ma, a meno di clamorose smentite, l'occhiolino disattiva solo la visibilità degli effetti del livello di regolazione, e non gli effetti stessi.
Che in ogni caso non influenzerebbero gli effetti della mdc.

Ciao Max,
grazie per la cortese disponibilità e la dettagliata risposta...

dunque ricapitolando (se ho capito bene) in riferimento alla domanda (1)
siccome salvo i miei lavori in TIFF mi conviene di NON applicare la mdc,
salvare il file con le sole regolazioni e poi, se necessario, riaprire il/i files ed applicare la mdc solo nel momento di creare il JPG da mandare in stampa. giusto?

mentre in riferimento alla domanda (2)
mi hanno detto male.....grazie per la dritta.

Adrea.

Attenzione alle maschere di contrasto... I laboratori di stampa già ci vanno giù pesante di loro...

Comunque la maschera per risultati migliori andrebbe applicata solo al canale della luminosità. Io faccio così: visualizzo l'immagine in "colore lab", poi seleziono dalle palette il canale "luminosità", applico la maschera e poi torno in rgb. In questo modo la maschera di contrasto viene applicata solo al canale della luminosità e non influenza gli altri canali.

Concordo.
Stesso metodo ma più veloce è:
duplico la foto su altro livello, applico la mdc al duplicato e fondo con metodo fusione "luminosità".

Saluti

Io amo quest'uomo!!!

E' per questo che l'amore è cieco!!!
Ciao amoremio!

Stesso metodo, ma ancora più veloce:
applichi la mdc sul livello base, poi: modifica-dissolvi-luminosità, lasciando l'opacità al 100%

Va però detto, anche se si tratta di sottigliezze, che lavorare realmente in Lab è diverso che simularlo con i metodi di fusione.
Sull'eccellente libro di Dan Margulis a proposito del Lab è chiaramente dimostrato come applicare la mdc sul canale della luminosità, fornisca risultati molto diversi dal farlo in RGB anche se poi si unisce il livello con metodo di fusione luminosità.
E lo stesso vale per le correzioni cromatiche.
Il mondo dell'elaborazione in colorLab è affascinante e non semplice da approfondire, anche perchè non esistono testi in italiano (il libro che ho citato è solo in inglese), ma vale lo sforzo.

Si...infatti,
non bisogna esagerare, anche se cerco sempre di far stampare in laboratori dove non ritoccano
in automatico i jpg che gli spedisco.

Ciao.