dato che si è toccata la matematica vorrei introdurre anche il rigore che è un pò il pulpito da cui essa ci parla
vista la formula
NG = diaframma * distanza
( dove NG != nonnoGG

)
possiamo concludere che la formula generale citata valga per n flash posti alla medesima distanza dal soggetto
perchè è giusto pensare che il NG non dipenda dalla distanza ma sia appunto la potenza intrinseca del flash ...
ma se creiamo un nuovo flash che chiameremo virtuale composto di n flash reali ... il NG virtuale altrochè se dipende dalla distanza di ogni illuminatore dal soggetto
andrebbe allora riscritta così
decidiamo noi il flash virtuale a che distanza sia ... è totalmente indifferente ...
possiamo scegliere la distanza del più vicino ...
poste quindi d1,d2,d3,...,dn le distanze e d1 la minore per comodità ... avremo :
NGt=\/¯( NG1² + (NG2*d1/d2)² + ... + (NGn*d1/dn)² )o alla distanza virtuale dv :
NGvt=\/¯( (NG1*dv/d1)² + (NG2*dv/d2)² + ... + (NGn*dv/dn)² )ed in effetti cecco.77 ha ragione parlando di teorema di pitagora ... perchè anche se non so cosa succederebbe applicandolo ad un triagolo che abbia N+1 lati per N>2 con N dimensione dello spazio Euclideo ... (esempio un poliedro a 4 facce in dim 3 ... vale la generalizzazione naturale di pitagora ?? sarebbe difficile generalizzare il quadrato sul cateto ... cosa diventa ?? il quadrato dell'area della "Faccia-Cateto" ? )
vale invece la distanza euclidea che infatti è anche chiamata distanza pitagorica !!
vedere "Distanza matematica" su wikipedia