Ho pensato ad una terna di fissi per coprire le medie focali (grandangolo e tele zoom sono già a posto). Mi direste quale secondo voi è la migliore?

1) 35 f2; 50 1.4; 85 1.8

2) 35 f2; 60 micro 2.8; 85 1.8

3) 35 f2; 50 1.4; 105 2.8


Grazie a tutti

Dipende dalle tue priorità. La prima terna è decisamente vocata al ritratto. Nelle altre due si prevede anche la macro in cui la scelta tra 60 e 105 è assolutamente soggettiva (io preferisco il 105).

In effetti ritratto e macro mi interessano entrambi; in realtà già possiedo il 105 micro, ma vorrei sentire comunque le opinioni del forum.
Il 35 direi che ci sta dentro sempre; l'85 forse pure, per ritratti; avrei già il 105 per la macro, ma avrei un boco forse un po' grosso tra 3 e 85...

Suppongo tu abbia una fotocamera DX.
L'obiettivo macro l'hai già (105).
Per cui ..............

terna per DX o FX?

terna per dx, d70

Per, DX, ma anche per FX, vedo bene la prima.
Ciao!

Si, il 105 c'è già, ma l'ho inserito nelle terne perchè devo fare un viaggetto e vorrei stare leggero portando dietro solo 3 ottiche fisse (più il 12-24 nikon), quindi volevo capire quale terna suggerireste tra quelle prospettate come terna lggera da viaggio....

A mio parere 35 e 50 sono troppo vicini, una volta o si prendeva 28- 50- 105 oppure 35-85-135, se dovessi scegliere un corredo da viaggio, fatto salvo il 12-24 opterei per 35- 85 e lo stratosferico 180 f2,8 ciao

Sul DX, se consideri inamovibili 12-24 e 105, gli altri due fissi potrebbero essere 50 e 180.

ciao Gianni concordo..
il 35 AF f/2 D su dx e fx?che dici..

Come tele lungo sono già coperto. Pensavo al 60 proprio per la notevole vicinanza tra 35 e 50 e comunque per coprire la "falla" tra 35 e 85: copro il buco e ho comunque un macro.
L'ideale è avere un normale (esempio 35), un obiettivo da ritratti (85 o 50) e un macro (105 o 60) per essere coperto in tutte le situazioni.
Oppure porto il 105 e lascio il buco 35-85. Boh

ma il 105 può sostituire l'85 per i ritratti o dico una castroneria?

Se è il 105 Micro, non è indicato per il ritratto "classico".
Transizioni tonali "dure" e resa dell'incarnato (e sfuocato) non ideali.

E' proprio lui...