Da Milano alla foresta del Cansiglio non è propriamente una mezzoretta di viaggio, sicchè io e Antonella volevamo avere qualche probabilità di evitare - almeno - la pioggia.
Venerdì pomeriggio, via di corsa dall'ufficio, come Fantozzi allo spirare dell'orario di lavoro. Arrivo a casa, mi cambio, Antonella ha già preparato i bagagli, io l'attrezzatura.
Via! Riusciamo ad evitare la coda della tangenziale di Milano, un po' meno quella di Mestre, ma tutto sommato non ci va male, ed in circa quattro ore e mezza, dopo un tragico panino trangugiato in un autogrill, siamo davanti al "rifugio" Sant'Osvaldo, località Pian del Cansiglio.
E' un'accogliente piccolo alberghetto, che sorge nei pressi della statale che attraversa la foresta del Cansiglio, ed il termine "rifugio" è forse un po' esagerato.
Ma in un certo senso, per un milanese un po' stressato, arrivare, rilassarsi e sentire, nel buio pesto, i cervi bramire a poche centinaia di metri di distanza, tutto sommato il concetto di rifugio è del tutto adeguato.
Stanchi, ce ne andiamo a dormire.
Il mattino dopo il Cansiglio comincia a riceverci con brume mattutine che lentamente si sollevano e rivelano lo splendido ambiente circostante
(2) Dalla finestra del rifugio, con il 24-70 su D700
(3) i colori tenui dell'alba cominciano a tendere a tinte più calde