QUOTE(marcol @ Sep 26 2008, 12:24 PM)

Oh, finalmente ciò che volevo leggere, un'esperienza personale!
Solo ludovico aveva contribuito in questa direzione.
Ti ringrazio molto quindi per il tuo intervento e ti invito, se mai avessi voglia e tempo, di continuare il discorso, in primis perchè sono certo che potrà essere utile per molti altri, oltrechè per me.
Polemiche di questo genere sono ridicole.
Non è d'un 3d un forum che questi "pro" si dovrebbero preoccupare...
Dunque, se c'era/c'è volontà di mantenere in ombra l'argomento, sono doppiamente contento che qui invece qualcuno abbia voluto portare un poco della propria luce
Grazie anche per le tue note.
Mi fa piacere che la mia risposta ti sia stata utile. In genere nn scrivo, anche per mancanza di tempo. Ho risposto perchè capisco bene la voglia di fare della fotografia il proprio lavoro e la propria vita. E' come vivere un sogno. Un sogno difficile e pieno di sacrifici, che ti porta via gran parte del tempo libero, delle vacanze e del denaro. Non voglio descrivere San Francesco, ma x molti fotografi e reporter questo mestiere è una missione. Basti pensare ai corrispondenti da Iraq o Afghanistan. Ma sono casi estremi.
Secondo me, visto che hai escluso per motivi economici le scuole (che nn sono la soluzione di tutto), o cerchi qualche fotografo da cui fare esperienza o ti dai da fare da solo (ma anche qui ci vogliono investimenti). Non è scritto da nessuna parte che si deve andare a scuola di fotografia per imparare. Si può studiare anche senza andare a scuola. Anzi spesso la tecnica la impari facendo l'assistente e non a scuola. Ad esempio è facendo il flashista da un fotografo di matrimoni che impari davvero le tecniche dei flash e delle luci. Oltre di come posizionare gli sposi. Come comportarsi e cosa fare per ottenere certe cose. Etc. Ma ci vuole tempo e curiosità. Non sempre sono cose innate. Ci sono molti flashisti che eseguono e basta senza capire il perchè. Così è erto che nn imparano. E' poi interessantissimo seguire il servizio dall'inizio alla fine. Ne vedi l'esecuzione e i risultati. E questo tutti i giorni, con ritmi serratissimi. Parlo dei matrimoni perchè secondo me sono la palestra ideale per imparare davvero la tecnica fotografica. E anche la composizione.
Cmq anche i cosiddetti pro studiano. Bisogna conoscere bene il lavoro degli altri, studiarlo analizzarlo e cercare di interiorizzare per sapersi rinnovare e cercare di vedere con gli occhi degli altri. Secondo me è importante avere altre prospettive di veduta, altrimenti non ci si evolve.
Anche lavorando come assistente, nel tempo a disposizione si devono portare avanti i propri progetti personali. Le due cose vanno di pari passo.
C'è anche da considerare che il fotografo porta sempre avanti più lavori contemporaneamente. Soprattutto se ti occupi di reportage. In questo momento io avrò 10 lavori aperti, almeno altrettante idee e altrettanti contatti presi x lavori da fare. Ogni tanto si diventa scemi!
Ma fare il fotografo non è solo fare gli scatti. Ad un certo livello tutti i fotografi sono bravissimi. Ciò che fa la differenza è la capacità di crearsi i contatti, le storie, la capacità di entrare in un posto sapendo convincere una persona a farsi fotografare o a darti la liberatoria. La capacità di capire come costruire la storia e cosa andare a cercare. E di fare tutto ciò in breve tempo. In 2 anni di tempo tutti portano a casa un lavoro fatto bene. E' ben più difficile in due anni portare a casa 50 lavori di un certo livello. Credo sia questo che faccia la differenza tra un pro e un non pro. Anche per i pro non è semplice. Ci si arriva col tempo, l'esperienza, intelligenza, sacrificio e molto lato B.
Se invece vuoi fare da solo, ti devi dare da fare.Ad esempio se vuoi fare reportage, inizia a fare lavori su varie tematiche. Puoi ad esempio dare un'occhiata a ciò che pubblicano i magazine. Per nn spendere in viaggi in Papuasia, inizia con tematiche a te vicine. vicino casa tua c'è un campo rom? Vai! Presentati, conosci le persone, vinci le tue diffidenze e paure e cerca di descrivere come vivono. Puoi applicare il teorema a qualche migliaio di altri temi. Immigrati, barboni, case di alta moda, gioiellieri etc.
Una volta che hai finito un singolo reportage, fatto un editing stretto, il più oggettivo possibile (i fotografi spesso si innamorano di foto bruttissime, che vogliono inserire a tutti i costi!) e inizia fare i giri per giornali e riviste o agenzie per proporsi. Puoi anche mandare mail. Più lavori sui progetti più ne avrai. E' anche importante mostrarne più di uno, per fare vedere il livello qualitativo. Anche se ti distruggono, è fondamentale ascoltare senza scoraggiarsi, per poi fare tesoro delle critiche. Io spesso preferisco che le persone siano critiche sul mio lavoro che non adoranti.
Se il tuo obiettivo è invece fare matrimoni, senza un'esperienza con un pro è più complicato, avventuroso, ma soprattutto rischi di avere pessimi risultati che ti complicano la strada. Dovresti cercare qualche amico disposto a fare da cavia e esercitati su vari matrimoni fino ad avere un book dignitoso. Certo all'inizio rischi che gli amici non ti rivolgano mai più la parola.
Quest'ultima non è una strada che ti consiglierei. Se vuoi veramente risparmiare tempo, cerca qualcuno che già lavori sul campo e fai tesoro della sua esperienza. Metti in conto che non ti basterà qualche mese. Più ci stai meglio è.
Si può continuare a scrivere all'infinito ma diventerei noioso e non voglio certo pontificare. Anche perchè ognuno porta la sua esperienza e altri fotografi potrebbero dirti cose diverse in base alla loro esperienza e convinzioni maturate nel tempo.
torno al lavoro
Marco