Sabato scorso mi trovavo in auto tra Palermo ed Agrigento con la mia fidanzata. Il cielo era azzurro e senza una nuvola e le campagne nel pieno del risveglio primaverile offrivano di tanto in tanto degli scorci fotograficamente molto interessanti. Ad un certo punto, a lato della strada, ho notato due casolari tra le colline verde smeraldo: ho fermato la macchina a bordo strada, ho chiesto qualche minuto di pazienza alla mia dolce metà (che ormai comincia ad esserci abituata

...) e, montato sulla reflex il 70-300 con il polarizzatore, ho scattato la foto che allego sotto nelle due versioni. Il problema è sorto quando, dopo aver scattato, mi sono accorto che tra me ed il soggetto si interponevano tre cavi elettrici sospesi che non potevo in alcun modo evitare di includere nell'inquadratura. Tornato a casa, per prima cosa sono intervenuto sui livelli dell'immagine e, successivamente, con pennello correttivo e timbro clone, ho eliminato i cavi elettrici. Il risultato è esteticamente buono ma... c'è qualcosa che mi lascia un'attimino perplesso

. La fotografia, tradizionalmente, viene considerata come "rappresentazione del reale": so che questa definizione è grossolana ed imperfetta e che anche l'arte dello "scrivere con la luce" può lasciar spazio a qualche... "trucchetto" ma, personalmente, sono stato sempre piuttosto contrario ad alterare digitalmente i soggetti che fotografo, salvo qualche piccolo intervento per, ad esempio, togliere qualche segno cutaneo dal viso di una persona ritratta. Da un lato la foto "ritoccata" mi sembra esteticamente migliore di quella "originale ma, d'altro canto, non posso fare a meno di considerarla un pizzichino "truccata" in quanto non rappresenta in modo fedele al 100 % la scena che si presenta agli occhi di chi osservi di presenza quel paesaggio dal punto in cui l'ho fotografato. Il dilemma è: tengo solo la foto originale o anche il file in versione "ritoccata"? Allego le due immagini:
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