Caro dema, perdonami, ...ma sarò sincero.
Inizio citando la parte più importante del tuo messaggio iniziale.
QUOTE(dema @ Oct 7 2006, 11:52 AM)

...quindi retribuito...
Non ci siamo.
Non ci siamo per due motivi.
Primo perché l'immagine è sbagliata ma soprattutto perché, come affermi, questa è stata realizzata per un utilizzo professionale.
Non so quale sia il tuo livello di competenza su questo genere di foto, ma se si realizza una foto per un lavoro retribuito, quindi commissionato da qualcuno, non è eticamente corretto improvvisarsi fotografo professionista, se non si hanno le capacità e l'esperienza per farlo.
Qui siamo lontanissimi da un risultato appena accettabile.
Uno still life realizzato come Dio comanda (tanto più se di food), non può essere fatto con due SB e un pannello.
E non può essere fatto con uno dei due SB montato sulla macchina.
Non c'è "appetising".
La luce frontale (freddissima) tutto è, tranne che funzionale all'atmosfera che occorre abbiano queste foto.
Il piatto si confonde con il piano, non ci sono ombre che diano tridimensionalità, non c'è una luce morbida e calda indispensabile per conferire ad un'immagine di cibo, l'atmosfera tale per cui, guardandola, venga voglia di mangiare.
In sostanza, è una foto che sarebbe da rifare, cambiando completamente il tipo di illuminazione.
Ma il punto non è questo. E' del tutto legittimo non avere esperienza.
Tutti dobbiamo imparare, tutti dobbiamo crescere. Ma non possiamo farlo sulle pelle degli altri.
La classica risposta a queste obiezioni è:
"...Ma prima o poi, bisogna pur cominciare!"In un thread di qualche tempo fa, si parlava dello stesso argomento e a tal proposito risposi che è come se qualcuno curasse l'amministrazione di un'azienda, per imparare a far di conto. ...Oppure che qualcuno scrivesse un articolo sul Corriere della Sera per cominciare ad avere un po' di dimestichezza con la grammatica e la sintassi.
Riflettiamo su questo.
Prendo spunto da un'affermazione di Sergio Pivetta fattami al telefono qualche tempo fa e che mi vede del tutto concordante.
Tutti hanno in casa lo shampoo, un pettine e il phon, ma nessuno pensa di essere un parrucchiere.
Invece è sufficiente possedere una fotocamera, per potersi definire fotografo.Scusa ancora la franchezza, ma credo di interpretare al meglio lo spirito del forum in questo modo.
Passiamo al lato tecnico della foto.
Come puoi posizionare un pannello riflettente, senza poter controllare che "lavoro" fa?
Per lo still life (in generale) gli SB sono attrezzi del tutto inadeguati. E' indispensabile un parco luci flash dotato di lampada pilota, oppure uno di luci continue.
Solo così hai la possibilità di controllo di quello che si sta combinando.
Da evitare accuratamente è la luce troppo frontale che spazza via le ombre.
Ripeto ancora che la sensazione di tridimensionalità e di
luce, è data più dalle ombre che dalla luce stessa.
Paradossalmente, una foto spalmata da una luce uniforme, risulta semmai un po'
spenta.
Un set adeguato a questa foto, è un controluce molto diffuso (Heavy Frost oppure un SoftBox) posizionato in modo che le ombre del soggetto vengano proiettate verso l'osservatore.
Per controluce non intendo una fonte luminosa messa perfettamente dal lato opposto rispetto alla fotocamera, intendo una luce che si posizioni al di là dell'immaginario piano che passa per il soggetto e che sia ortogonale al punto di ripresa.
Questo costringe all'uso di un set di pannelli riflettenti per attenuare, ove necessario, le ombre troppo profonde ma non in modo uniforme, pena la sensazione di
volo e di
scollamento del soggetto.
Occorre evitare i luccichini prodotti da fonti di luce puntiforme.
Il Bilanciamento del Bianco è del tutto sbagliato: L'immagine dev'essere calda. Quindi si deve semmai avere una leggera dominante giallo-rossa e non azzurra.
L'azzurro e il blu sono i colori meno
alimentari che si possa immaginare...
Per il momento è sufficiente...