Dopo aver percorso questo itinerario nel 2015 con la moglie ed il mio primo equipaggiamento fotografico digitale (d7200+ sigma 150-600 sport + sigma 10-20) fino ad arrivare al capanno di Levionaz superiore sono voluto ritornare in bassa stagione con d810 + nikon 200-500 + 24-70 f2.8 + nikon 16-35 f4.
La mia intenzione era quella di raggiungere un capanno sito a circa 3000m sotto il Grand Neyron, lunga cresta che separa il vallone di Levionaz da quello di Montandayne gia’ percorso da me nel 2018 dal rif.Chabod. Purtroppo, nonostante le previsione meteo buone, mi sono trovato immerso nella nebbia che speravo si dissolvesse nell’arrivare a quota 2300m cosa che non e’ avvenuta e che ovviamente mi ha fatto rinunciare decisamente visto che la nebbia era talmente fitta che non si riusciva a distinguere il sentiero che proseguiva verso il vallone per il capanno di Levionaz superiore.
Naturalmente ero partito da casa presto visto la distanza chilometrica per arrivare ad Eau Rousse (2ore di auto) e l’itinerario abbastanza lungo ed impegnativo con la possibilita’ di effettuare anche numerosi scatti sia panoramici che naturalistici.
Mi sono rassegnato all’evidenza ed ho deciso di soffermarmi con piu’ calma (visto che comunque ero attrezzato come attrezzatura fotografica) per riprendere i camosci presenti ed i bei boschi che mi circondavano gia’ con i colori autunnali.
E’ la prima volta che mi trovo a scattare con la nebbia e spero di essere riuscito, nonostante tutto, ad ottenere buoni risultati che potrete visionare nella galleria ad essi dedicata.
Sapevo e ne ero certo che nel bosco, preferito dagli ungulati, avrei avvistato facilmente dei camosci, cosa che e’ avvenuta. Purtroppo, un po’ per l’ora e la poca luce e per di piu’ con la nebbia, ho effettuato alcuni scatti ovviamente con alti iso e non ne sono sicuro ne sia valsa la pena.
scendendo dal capanno di Levionaz inferiore


