Lasciando per il momento da parte la composizione, vorrei parlare ora della luce.
Dalle sferette degli orecchini, si intravvededono dei punti luce piuttosto piccoli.
Ecco, in una situazione di questo tipo, e messe in quella posizione un po' a cappello, non 'funzionano' troppo bene.
La pelle della borsa, sembra laccata di rosso. non c'è la minima presenza della sensazione del materiale. E' una superfice che occupa una buona porzione dell'immagine, ...meglio curarla di più.
Le lenti degli occhiali, non specchiando nulla, spariscono e quindi restituiscono l'impressione che ci sia solo la montatura.
Oltre a tutto ciò, una luce di piccole dimensioni, ...fa male al metallo.

I tasti del telefonino sembrano mal rifiniti, ma è solo l'effetto di un'illuminazione sbagliata.
Una luce più laterale e diffusa, a mio avviso, sarebbe più adatta.
Con l'ausilio di un certo numero di pannelli riflettenti, si può 'buttare' qua e là qualche botta di luce riflessa e si può dare una sfumatura alla pelle della borsa, facendone specchiare uno.
Passiamo alla composizione ed alla scelta degli oggetti.
D'accordo con ROY: Il rossetto, nell'immaginario collettivo è rosso. In questo caso è un simbolo, quindi a maggior ragione...
Inoltre la parte metallica dello stesso, non può rendere (vedi osservazione relativa ai tasti del telefonino).
Troppi elementi, o per lo meno troppo disordinati. Lo still life è
"l'ordine del caos"
La scelta di un foulard come fondo è buona, ma questo è troppo invadente sia come colore, sia come disegno.
La croce prodotta dal telefonino e dagli occhiali...mmmh
Cazzarola, gericone, te l'ho smontata!

....Perdonami!