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Patrizio Gattabria
La foto ha valore solo documentaristico..di come non si dovrebbe operare architettonicamente..

Qual è il vostro pensiero al riguardo? Gli architetti, me compreso, ringraziano.. rolleyes.gif

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Un saluto
Patrizio

banzai85
Secondo me se uno si mette d'impegno una decina di giorni con una matita in mano a cercare di disegnare la cosa più brutta e incomprensibile che gli viene in mente non riesce a fare un "capolavoro" del genere...e lo dice uno che nei restauri è tutto tranne che conservatore...
Kio
Veramente orribile, sembra un dispetto..

Ma l'architetto è stato pagato?
Antonio Canetti
oltre allo scempio stilistico, quello che mi preoccupa se i calcoli di progettazione sono coerenti con la palazzina sottostante.


Antonio
Enrico_Luzi
non credo proprio siano coerenti,.
sicuramente l'architetto era amico de uno dei furbetti del quartierino in uno dei "Palazzi"
cobbretto
A livello fotografico hai immortalato una cosa che non avevo mai visto prima, bello il contrasto tra vecchio e nuovo, ma solo a livello fotografico, la costruzione a me non piace.
swimm
che roba!!

Franco
FabioPerillo
QUOTE(banzai85 @ Jan 11 2013, 04:27 PM) *
Secondo me se uno si mette d'impegno una decina di giorni con una matita in mano a cercare di disegnare la cosa più brutta e incomprensibile che gli viene in mente non riesce a fare un "capolavoro" del genere...e lo dice uno che nei restauri è tutto tranne che conservatore...


...il grande Fabio ha sintetizzato alla perfezione.
Per me sarebbe da arresto.
Felicione
Brutta, ma brutta brutta!
La parte "conservata" potrebbe essere solo decorativa e dentro/dietro nascondere una struttura nuova?
Detto questo ribadisco che è brutta.
fabiotele
Ragazzi, brutto o no (neanche a me piace) il "Villino Alatri" di Via Paisiello rimane una delle tappe fondamentali dell'architettura a Roma.

Questo da Wikipedia:
Il villino Alatri è un edificio residenziale sito in via Giovanni Paisiello 38, all'angolo con via Vincenzo Bellini, a Roma (Quartiere III Pinciano).
Nella sua struttura originaria, il villino fu edificato, tra il 1924 e il 1928, da Vittorio Ballio Morpurgo con una struttura ad "elle", con asse maggiore lungo via Paisiello, a filo di strada su due lati e delimitato sugli altri due da un giardino cui si accedeva attraverso un portale su via Paisiello. L'edificio di due piani fuori terra, più seminterrato ed attico (secondo piano ribassato, con abbaìni), era dominato da un'altana quadrangolare con loggia aperta.
Stilisticamente, Ballio Morpurgo modellò l'edificio secondo i dettami del barocchetto allora in voga, con nicchie entro le quali si aprono finestre, balconi a sporgenza, logge (una sulla facciata lungo via Paisiello, un'altra sulla facciata posteriore, verso il giardino, all'uso delle ville-fattorie toscane del 17° secolo), bugnato in posizione angolare, pinnacoli in posizione apicale sulla torretta, e così via).
Nel 1948-1949, in seguito ad una variazione del piano particolareggiato di zona, Mario Ridolfi, Wolfgang Frankl e Mario Fiorentino operarono una sopraelevazione mirante ad incrementare il volume edificato. Fu in primo luogo aumentata la superficie dell'edificio originario a spese del giardino e della terrazza aperta su via Paisiello, mantenendo lo stile originario e la continuità della superficie muraria; in seguito furono rimossi l'attico, l'altana e le coperture, sostituiti con ulteriori tre piani di fabbricato.
Ridolfi, Frankl e Fiorentino decisero di operare una netta rottura stilistica nei confronti della struttura preesistente, adottando per la sopraelevazione gli stilemi del movimento moderno, con terrazzi correnti lungo l'intera cornice dell'edificio, ampio uso delle superfici vetrate, pilastri e strutture di sostegno a vista, eterogeneità ed asimmetricità delle facciate.
Il villino Alatri, nel patente contrasto tra la parte inferiore e quella superiore, condensa così in un'unica struttura due tendenze architettoniche del Novecento italiano, e romano in particolare.

Digitando poi sulla barra di comando di un qualsiasi browser "villino alatri via paisiello" di citazioni e foto ne escono molte altre per finire a questo link: http://www.fondoridolfi.org/FondoRidolfi/8...atri-a-Roma.htm dove potrete consultare l'intero progetto architettonico.
Antonio Canetti
eh facciamoci una altra pagina di cultura messicano.gif


Antonio
brata
QUOTE(fabiotele @ Jan 12 2013, 07:31 PM) *
Ragazzi, brutto o no (neanche a me piace) il "Villino Alatri" di Via Paisiello rimane una delle tappe fondamentali dell'architettura a Roma.

Questo da Wikipedia:

Nel 1948-1949, in seguito ad una variazione del piano particolareggiato di zona, Mario Ridolfi, Wolfgang Frankl e Mario Fiorentino operarono una sopraelevazione mirante ad incrementare il volume edificato. Fu in primo luogo aumentata la superficie dell'edificio originario a spese del giardino e della terrazza aperta su via Paisiello, mantenendo lo stile originario e la continuità della superficie muraria; in seguito furono rimossi l'attico, l'altana e le coperture, sostituiti con ulteriori tre piani di fabbricato.


Dunque è in piedi da decenni e non c'è nessuna ragionevole speranza che crolli... peccato.
Mi fa pensare a Renato Rascel (che come esponente del novecento romano era senz'altro molto più valido oltre che tenerello) quando cantava la canzone del corazziere ( "con questa cazzarola sulla testa...")
Cesare44
decisamente una bruttura unica, ma tant'è.... e come disse Enrico di Borbone "Parigi val bene una messa".

ciao
Patrizio Gattabria
QUOTE(brata @ Jan 12 2013, 09:23 PM) *
... ( "con questa cazzarola sulla testa...")..


laugh.gif verissimo!!.. comunque è una tappa fondamentale dell'Architettura ... ma che meriterebbe l'abba.tti.mento.. messicano.gif

Patrizio
Brunosereni
Gli architetti? andrebbero buttati tutti in galera... oooops escluso i presenti (naturalmente) biggrin.gif
69andbros
scempio oppure no? forse!

Vi rammento la storia dell'attuale Basilica e piazza San Pietro a Roma:
- dal 30 al 350 d.c. sull'area sorgevano il circo di Nerone, la necropoli, gli Horti di Agrippina
- dal 350 al 1600 basilica di Costantino
- dal 1600 basilica di San Pietro

Ora vi chiedo:
- Siamo sicuri che non si possa nuovamente abbattere per fare ancora (o ancora una volta) meglio?
- Avessimo oggi ancora il circo, lo vorremmo edificio intoccabile o approveremmo il progetto del colonnato di Bramante e l'edificazione del tanto amato cupolone?
- Siamo culturalmente in grado di giudicare un'opera moderna?

Io, parlando per me stesso, non ne sono certo; quest'opera mi piace? No, ma soddisfa pienamente quella logica costruttiva che piace a me, rappresentare il proprio tempo.
Non sono certo del risultato stilistico di quanto proposto, sono però certo che la scelta fatta dagli architetti è quella che, personalmente, trovo più corretta, molto più plaudibile di una sopraelevazione finto antica.

Pertanto esco dal coro e plaudo il coraggio dei tre architetti.

Ambrogio
dadefault

Sarà anche uno scempio e una ######### secondo voi però è NETTAMENTE EMGLIO dell'edificio anni 60'-70' "progettato" da un geometra nel boom degli anni che si intravede nella foto.
Ricordatevi che è un intervento degli anni '50 e realizzato con materiali e filosofia talmente avanti che sembra recentissimo.
Da notare gli sporti delle balaustre dei balconi che ricordano molto il bugnato a diamante dei palazzi neo rinascimentali.

Sono d'accordo con voi nella misura in cui se tutti intervenissero così l'italia sarebbe molto più brutta, però non che faccia schifo o che sia uno scempio
Patrizio Gattabria
Probabilmente si sta andando OT..non si tratta di stabilire se la parte sottostante, risalente agli anni da 1924 al 1928 sia bella o brutta..e se la parte sovrastante degli anni '50 sia bella o brutta..e questo poco importa!..

..Anche accettando che siano ugualmente belle le due parti dell'edificio, ciò che non va, e considero uno scempio, è l'aver concepito il tutto come un'unica struttura , cioè la commistione, poco riuscita, fra due architetture completamente dissiimili ed eterogenee..

Un saluto
Patrizio
Cesare44
QUOTE(Patrizio Gattabria @ Jan 15 2013, 09:44 PM) *
Probabilmente si sta andando OT..non si tratta di stabilire se la parte sottostante, risalente agli anni da 1924 al 1928 sia bella o brutta..e se la parte sovrastante degli anni '50 sia bella o brutta..e questo poco importa!..

..Anche accettando che siano ugualmente belle le due parti dell'edificio, ciò che non va, e considero uno scempio, è l'aver concepito il tutto come un'unica struttura , cioè la commistione, poco riuscita, fra due architetture completamente dissiimili ed eterogenee..

Un saluto
Patrizio

Pollice.gif
concordo, due stili che, a se stanti, avrebbero causato altri commenti.

ciao
boken
QUOTE(Antonio Canetti @ Jan 11 2013, 04:37 PM) *
oltre allo scempio stilistico, quello che mi preoccupa se i calcoli di progettazione sono coerenti con la palazzina sottostante.


Antonio



mah! credo che sia coerente... altrimenti sarebbe caduto da un pezzo: cmq trattandosi, la base, di un edificio più vecchio di qualche secolo potrebbe trattarsi di muro portante pieno quindi (senza struttura puntiforme - per intenderci: quella odierna in c.a.), la nuova struttura può poggiare senza problemi. hmmm.gif
Tenendo conto delle spinte laterali, penso che qualche accorgimento in base lo abbiano fatto... rolleyes.gif

a roma ci sono svariati esempi nella zona Parioli e Prati. E' divertente trovarne uno ogni tanto. laugh.gif

bella o brutta che sia! A me non dispiace. Va premiato il fatto che l'uomo ha osato uscire dagli schemi! Carina! Pollice.gif
Antonio Canetti


QUOTE(boken @ Jan 15 2013, 10:19 PM) *
mah! credo che sia coerente... altrimenti sarebbe caduto da un pezzo: cmq trattandosi, la base, di un edificio più vecchio di qualche secolo potrebbe trattarsi di muro portante pieno quindi (senza struttura puntiforme - per intenderci: quella odierna in c.a.), la nuova struttura può poggiare senza problemi. hmmm.gif
Tenendo conto delle spinte laterali, penso che qualche accorgimento in base lo abbiano fatto... rolleyes.gif
_


tra il serio e il faceto e leggendo il link postato, mi son già ricreduto

QUOTE(Antonio Canetti @ Jan 12 2013, 07:43 PM) *
eh facciamoci una altra pagina di cultura messicano.gif
Antonio


ad ulteriore commento e dando per scontato la bravura degli architetti (visto che è considerato un must) i responsabili dello "scempio" sono i proprietari che hanno accetto il progetto degli architetti.


Antonio
Ilar
A me non piace per niente, non riesco a trovare alcun tipo di dialogo tra le parti, tranne la continuità in altezza tra le paraste angolari e i pilastri superiori, ma è veramente pochino. Ho guardato anche qualche disegno delle prospettive ma non c'è nulla a mio avviso.
Non sono contraria per principio ad accostamento tra antico e nuovo, ma ci deve essere qualche legame, anche per contrasto ma deve esserci; qui, l'unico messaggio che sembra passare è quello della prevaricazione della nuova concezione architettonica su quella precedente dry.gif

Ciao
Ilaria
boken
Io criticherei non tanto la parte superiore, bensì quella sotto. Trattandosi di un'architettura dei primi del 900 non è poi tanto antica. Si pèarla in questo caso di "architettura contemporanea". E' incredibile di come in quegli anni, con l'avvento di grandi architetture nuove e più attente al bisogno umano si continuava (in alcuni casi in contrapposizione al razionalismo moderno) ad atrofizzarsi ancora con forme classiche del passato!
Io sono un amante del rinascimento e barocco ma a tutto c'è un limite.
in italia abbiamo moltissimi esempi di architettura del 1920 che si cela dietro facciate classiche rinascimentali. A torino vedi per esempio i palazzi di Via Roma.
A roma quasi tutto il quartiere Parioli e Prati è così. Possibile che a nessuno sia venuto in mente di "osare", di proporre qualcosa di nuovo?
Attenzione che quesa "moda" (se così la vogliamo definire è continuata sino agli anni 60/70, in cui si rifaceva al razionalismo e "monumentalismo degli anni 20/30.
FM
Ma come si fa a difendere minimamente questa "cosa"?
Certo che nella storia dell'arte e dell'architettura possiamo rinvenire innumerevoli esempi di costruzioni sopra costruzioni più datate (vedi chiese) o restaurazioni successive.
Anche nel mio paese, un vecchissimo palazzo medievale è stato portato da uno a tre piani cento anni fa, ma il tutto è armonico e gradevolissimo.
Questo è invece un pugno in faccia. Diciamocela chiara, questi tre architetti (?) Mario Ridolfi, Wolfgang Frankl e Mario Fiorentino (a futura memoria), nel dopoguerra, quando si poteva fare quasi tutto, hanno trovato il modo di costruire questa pacchianata per qualche signorotto e poi l'hanno fatta passare per contrasto di stili... a me viene in mente Totò quando dice ad una persona di girarsi di spalle e poi gli da una forte pacca dicendogli "ma mi faccia il piaceere!"
Patrizio Gattabria
QUOTE(FM @ Jan 17 2013, 09:47 AM) *
... a me viene in mente Totò quando dice ad una persona di girarsi di spalle e poi gli da una forte pacca dicendogli "ma mi faccia il piaceere!"...

Quoto..grande Pollice.gif

Un saluto
Patrizio
brata
QUOTE(Ilar @ Jan 16 2013, 01:04 AM) *
l'unico messaggio che sembra passare è quello della prevaricazione della nuova concezione architettonica su quella precedente dry.gif

Ciao
Ilaria



Sì, è proprio il pensiero che ho avuto, un atto di violenza del moderno consapevole di sé fino all'arroganza sul vecchio pacchianotto e kitsch, ma il risultato è ancora più sgradevole e, se possibile, ancora più kitsch. Altro pensiero: non hanno abbattuto tutto e hanno scelto la contaminazione il contrasto o come altro si dice in gergo colto, non tanto per fare un'operazione creativa, ma perché la committenza questo gli aveva chiesto: di sopraelevare (vecchio vizio italiano, non contenta ha anche sopraelevato in anni successivi peggiorando probabilmente il tutto...). Insomma: non volevano rinunciare (molto giustamente) al loro credo modernista, ma neppure alla commessa e così hanno risolto all'italiana (ma c'è anche un tedesco in mezzo, mi pare) con una furbata: un'operazione venale viene santificata come operazione culturale. Ma chi ha occhi li usa e la bo.ata è lì da vedere, an und für sich...
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