Terminata la prima settimana siamo finalmente passati alla fase attiva e ci siamo diretti a Pratica di Mare per le operazioni che vedevano coinvolta l’Aeronautica militare. A parte i soliti e necessari briefing introduttivi, il programma prevedeva che il gruppo di 25 elementi, considerati i due accompagnatori, si dividesse in Alpha e Bravo per le attività da svolgere, così noi (ed intendo i fortunati membri della squadra Alpha) ci siamo diretti all’eliporto. Va bene che si tratta di mezzi militari, ma credevo che ad ospitare un simile equipaggio, ci fosse un velivolo più capiente … poi proprio prima di salire a bordo ci spiegano come verremmo recuperati in caso di bisogno e cosa non fare, per non rischiare l'impiccagione .
Gli angeli custodi vegliano su di noi e il giro a bordo dell’HH-3F può cominciare.

Lo sguardo del vero equipaggio
ci rassicura, sanno il fatto loro e non ci lasciano in balia del caso. Lupi di mare
ormai abituati a questo ed altro, avvezzi comunque più ad altri lidi, si concedono la meritata tregua, necessaria per affrontare i momenti di crisi con il massimo dell’attenzione. Crisi che non tarda a giungere, il nostro mezzo simula ci saluta mentre noi ci immedesimiamo in un gruppo di sbandati in cerca di aiuto. Fortunatamente nel nostro armamentario non mancava nulla, e siamo pronti a segnalare la nostra posizione, ove dopo attenta verifica, verranno a riprenderci.

L’HH-3F si ferma in volo sopra le nostre teste e reggersi in piedi diventa impresa ardua, per il vento mosso
e l’aria che ti schiaccia a causa del movimento delle pale. Esistono manovre ben specifiche, per quanto mi è stato concesso di capire, per avvicinarsi ad uomini da recuperare, a seconda del tipo di terreno che li “ospiti” momentaneamente. Dover fare un recupero su terra
è ben diverso che salvare qualcuno che si trova in mezzo all’acqua… anche s epoi il risultato non cambia, si viene tratti in salvo .
Dopo esserci ricongiunti per la pausa pranzo al gruppo Bravo, ci si scambia i posti, a loro il turno di disperdersi, provare il volo tattico e la gioia di venir tirati su con il verricello, a noi la passeggiata itinerante e istruttiva, tra velivoli
ed armamenti. Poi arriva il mio turno di testare il tutto
La giornata volge al termine ed al crepuscolo ci imbarchiamo, dopo esserci ricongiunti su di un altro velivolo: il C130J che con il suo simpatico musetto, ci porterà per mezzo delle sue eliche in quel di Brindisi, per il secondo giorno.
Per chi avesse la curiosità di gustarsi tutti gli scatti, consiglio il mio sito , ringraziando per l’attenzione.
Francesco