QUOTE(__Claudio__ @ Jul 2 2005, 11:33 AM)
... è la mancanza assoluta di vita. Se non sapessi che Ibiza è una località a dir poco fragorosa avrei pensato che è una città fantasma
Non sta a me darti suggerimenti su come fare un reportage, credo però che inserire "solo" foto di quel genere non serva a riportarci con la necessaria completezza la vita e le attività primarie e più importanti dei suoi abitanti.
grazie Claudio, per uno è l'altro aspetto del tuo commento.
é vero, non c'è vita in queste foto, tranne che poche persone nel vicolo (14).
Sostanzialmente posso dirti che, oltre ad essere una scelta personale il cercare di ritrarre le località come sono ma dal punto di vista "urbanistico", nella Dalt Vila soprattutto la mattina esiste pochissimo movimento di gente che ci vive. Primo perchè dalle 10 in avanti inizia già a fare un discreto caldo e secondo perchè i pochi che ci vivono generalmente non ci lavorano... la vita lavorativa si svolge prettamente nella zona "nuova" oppure nelle zone di balneazione oppure portuali. per intenderci l'unico barrio popoloso è quello della "punta" che arriva fino alla foto 12 (angolo) come sbocco nella città fortificata. Per il resto la vita inizia a svolgersi dalle 20/22 in avanti quando arrivano le orde di turisti alla fine della loro giornata balneare e si riversano nelle piccole vie dove vengono allestiti pub (vedi l'apertura della porta 11 ed anche 12) e molt'altro...
Quindi la città alta non è così interessata dalla baraonda turistica, non foss'altro per i turisti che sparuti o in comitiva si snodano tra le strette vie antiche per visitare "la storia". Non volendo comunque trarre conclusioni, ma in parte sì, molta gente ad Ibiza non visita neppure la Dalt Vila, perchè ritenuta fuori dal loro interesse primario: lo sballo. discoteche sparse per l'isola e molti che partono anche dall'Italia per l'apertura o la chiusura stagionale delle stesse, oppure che vanno a visitare un paio di superstiti mercatini Hippy, o quanto ne è rimasto nel ricordo... tra l'altro molti vanno a visitare quello più grande ma meno tipico, non tenendo conto che quello meno finto è "Las Dalias", effettuato in una zona quasi agricola, dietro un piccolo bar di paese, e con parcheggio direttamente tra le colture. Dove però, ovviamente, riescono a trarre beneficio i due chioschi di "refrescos" in cui riesci a pagare una bottiglia d'acqua da 33cl ben 2€.
Poi, gran parte della "movida" è spostata più a San Antonio, dove esiste un piccolo barrio in cui la sera si aprono saracinesche che espongono bancarelle tappezzate di simboli "cannabis" e parte degli espositori sono di origine inglese, come gran parte degli espositori dell'isola, generazionalmente legati agli arrivi, come detto, hippies degli anni '60.
Tornando ad Eivissa ciudad, gran parte dei portoni o case sono diventate o zona museo o locali pubblici.
E come seconda cosa, tendenzialmente aspetto quando se ne vanno i coloratissimi turisti per fare le foto...
In ogni caso, ti ringrazio ancora per i commenti che hai voluto concedermi e che mi serviranno per eventuali altre collezioni... ed un po' anche per avermi dato lo spunto per ampliare, semmai interessasse a qualcuno, il discorso esplicativo legate alle foto.
ciao giovanni