
Ultima protuberanza della regione Puglia, è la zona più ad est della nostra bellissima penisola italiana che si apre tra due mari stupendi Adriatico e Ionio.
Vi chiederete il perché del titolo “Il sole, il mare, il vento” (traduzione dal dialetto salentino “Salentu, lu sule, lu mare, lu ientu”)… tutto si spiega con il fatto che la penisola salentina è accarezzata da un sole caldo e avvolgente con un clima mite che ci accompagna per la maggior parte dell’anno e di contro è bersagliata dai venti perché esposta al mare, soprattutto di Scirocco e Tramontana.
Un po’ di storia: la penisola salentina, conosciuta anche come Terra d’Otranto, è stata terra di conquista da parte di diverse popolazioni provenienti dall’Oriente, nel V secolo a.C. arrivano i Messapi che, con il loro grado di civiltà molto alto, bene si integrarono con il resto della popolazione portando l’agricoltura e costruendo imponenti città fortificate. L’arrivo dei Greci nella penisola si fa sentire tutt’oggi e girando per le zone interne della penisola si sente ancora parlare il greco antico amalgamato con il dialetto locale (Grecìa Salentina).
Nel corso degli anni la terra salentina subì le influenze della dominazione dell’Impero Romano e dopo il decadimento dell’Impero fu sotto dominazione Bizantina e normanna che riportarono grande vigore economico alla penisola, cercando di resistere nel corso dei secoli alla dominazione Turca.
Questa è la prima parte di una passeggiata per il Salento e come non iniziare con il capoluogo di provincia Lecce, definita da sempre la “Firenze del Sud” per la sua bellissima e famosissima arte Barocca la cui massima espressione si può ritrovare nelle chiese, come per esempio Santa Croce i cui lavori per la realizzazione iniziarono nel 1353, ripresero nel 1549 a cura dello Zimbalo, e si conclusero dopo 150 anni nel 1695.
La sua facciata è trionfo di fantasia decorativa: piena di innumerevoli decorazioni di uomini e animali fantastici, con una ricca trama di simboli, un misto tra classico e cristiano: animali, ermafroditi, motivi floreali, angeli, insegne e stemmi religiosi. Quello che più colpisce della facciata è lo splendido e maestoso Rosone centrale, ai cui lati sorgono le nicchie di S. Benedettino e San Celestino e a chiudere troviamo le due statue della Fede e della Carità.
Continuiamo il giro della città ed arriviamo nella grande piazza centrale (“Piazza S.Oronzo”) dove si respira l’aria della dominazione Imperiale romana: troviamo i resti dell'anfiteatro romano venuto alla luce in parte, e avvicinandoci possiamo scorgere splendidi dettagli. Entrando nella parte vecchia della città, troviamo ancora dettagli di vecchie chiese, vecchi palazzi, particolari che fanno rivivere la Lecce di un tempo. Esco dalla città vecchia da una delle sue porte e aspetto "domani"...
Per finire il tour, approfitto delle giornate di sole e decido di andare ad immortalare il mare: opto per l'Adriatico, sicuro che il vento di scirocco lo renderà spettacolare, e non posso che rimanere incantato dai luoghi incontaminati che si incontrano sbirciando dalle ripide scogliere. Anche qui si respira storia, ed ecco un’antichissima Torre usata un tempo per gli avvistamenti dei Turchi che arrivavano dal mare: si erge ancora in buone condizioni e sormonta lo splendido mare e le spiagge ancora poco affollate, visitate da pochi turisti fortunati.
Il tempo avuto a disposizione non è stato tantissimo spero che questa possa essere la prima parte di un reportage per farvi conoscere questa bellissima terra… il resto ad Agosto se tutto va bene . Spero di non avervi annoiato con il racconto ma di aver fatto cosa gradita a tutti voi.
buona serata
Fabio Capoccia