Gibe
Mar 19 2004, 03:01 PM
Qual'è la massima distanza (focale minima, oppure circa 50 mm equivalente) oltre la quale merita passare dalla focheggiatura manuale o automatica all'infinito (INF, Infinity)? Ovvero qual'è la profondità di campo della massa a fuoco "Infinity" (cioè quando è visualizzata l'iconcina con la montagna)?
Questa domanda mi sorge in quanto ho fatto un test in cui mi è risultata migliore la focheggiatura su Infinity su di un oggetto abbastanza vicino, rispetto a quella manuale con l'area AF puntata sul soggetto stesso. Ammetto che un solo paio di scatti non sia indicativo, per giunta stavo cercando di scoprire quale fosse la distanza oltre la quale merita passare ad INF, ma adesso ho anche qualche dubbio sulla reale efficienza della messa a fuoco su soggetti che non siano più che vicini.
Grazie in anticipo per le eventuali risposte

Ciao,
Gibe
mdj
Mar 19 2004, 04:29 PM
Avendo già sperimentato quello che tu hai limitato a pochi scatti, ti posso rispondere con estrema certezza su come funziona il manual focus con la 5400.
La striscia grafica inganna.
Nel senso che quando credi di essere su INFINITO (simbolo montagna), in realtà sei solo a mt. 2,50, che grazie all'enorme profondità di campo della focale grandangolare farà apparire tutto a fuoco.
Per questa ragione, i soggetti più vicini risultano più nitidi.
Per arrivare ad INFINITO quindi, occorre ruotare ancora la ghiera parecchie volte, senza avvertire nessun cambiamento sulla striscia grafica che rappresenta la distanza di messa fuoco.
Per capire meglio, con NikonView è sufficiente leggere le distanze riportate dopo lo scatto, alle varie impostazioni di manual focus.
Riporto qui sotto, con un copia incolla (scusate se ci sono tabulazioni indesiderate) quanto scritto nel relativo experience sulla 5400:
Come sulla Coolpix 4500 e 5700, l'indicatore della distanza di messa a fuoco manuale è rappresentato da una "striscia" grafica che si "riempie" (a intervalli) con l'aumentare della distanza.
La distanza minima di messa a fuoco varia con il variare della focale, pertanto in posizione macro l'icona di rappresentazione si colora di rosso quando per quella focale impiegata è impossibile la messa a fuoco (soggetto troppo vicino).
Con l’attivazione della "conferma di messa a fuoco", e con il monitor impostato su "normal" è visibile la corretta messa a fuoco manuale osservando apparire nitido il soggetto inquadrato dentro il piccolo monitor mentre si ruota la ghiera (tenendo premuto il pulsante AF-MF). Chiaramente, si nota più facilmente con messa a fuoco a distanza ravvicinata che sui paesaggi.
Se a prima vista può sembrare scomodo, o inutile, leggere una striscia che rappresenta una distanza, in realtà con alcuni scatti di prova ci si rende subito conto di come "lavora" questo obiettivo zoom.
Ruotando la ghiera per eseguire la messa fuoco manuale (unitamente al pulsante AF-MF), la striscia grafica non si "muove" in modo costante ma a settori, ed al raggiungimento del completamento della sua colorazione si trova il simbolo dell'infinito rappresentato con l'icona della montagna.
Partendo dalla minima distanza di messa a fuoco, al raggiungimento del primo spostamento di questa striscia, dopo 29 scatti della ghiera, si raggiunge la distanza di cm. 29 (ogni scatto equivale ad 1 cm.).
Dopo questa prima soglia (macro) gli intervalli di avanzamento della striscia di controllo si raggiungono dopo 8 scatti di ghiera, raggiungendo le seguenti distanze di messa a fuoco: cm. 41 - 64 - 112 - 217.
Dopo il raggiungimento dell'ultima tacca (striscia completamente bianca), si contano ancora altri scatti della ghiera per raggiungere la posizione infinito, dove per ognuna corrisponde il raggiungimento della seguente distanza di messa a fuoco: mt. 2,45 - 2,81 - 3,28 - 3,95 - 4,95 - 6,61 - 9,95 - 19,90 - INF.
Anche se a spiegarlo questo sistema sembra un po' complesso, con un po' di pratica i primi 4 riferimenti diventano di facile apprendimento e facilmente identificabili nel caso di necessità di focheggiatura alle brevi distanze. In posizione macro è ben valutabile otticamente a monitor la corretta messa a fuoco manuale facendo attenzione alla nitidezza dell'immagine.
Utilizzando la messa a fuoco manuale su infinito, l'ottica è in grado di offrire "tutto a fuoco" da cm. 50 ad infinito dalla minima focale 5.8 (28 mm.) sino a 10.4 (50 mm.) con diaframma alla massima apertura, situazione questa che consente di fotografare anche al buio totale (con o senza l'ausilio del flash, ovviamente) ed ottenere immagini perfettamente nitide.
Teniamo sempre presente che il sistema di messa a fuoco manuale, su una compatta digitale, non può essere agevole come quello di un obiettivo dedicato ad un corpo reflex.
Saluti!
Gibe
Mar 19 2004, 10:02 PM
Ti ringrazio Mauro dell'intervento infinitamente preciso e impeccabile!

Questo si che è il vero valore aggiunto del forum! Ho ottenuto la risposta che cercavo nel giro di pochi minuti e con precisione infinitesimale, magari fossero i reparti assistenza/informazioni di questo spessore!
Adesso sono perfino esaltato nel conoscere questi valori che mi stanno dando una forte carica fotografica ed entusiasmo. Vedete... a volte basta un post per fare felice una persona

Ci vuole poco... anche perché questo mi risparmia numerosi test dopo i quali probabilmente sarei giunto a conclusioni incomplete.
Ho colto l'occasione (e le preziose informazioni) per farne una piccola scheda, consultabile sul PC oppure stampabile. Il layout non è purtroppo ideale per la stampa in quanto ho usato FrontPage e non ho avuto tempo e voglia di mettermi a fare qualcosa di più impaginato. Questa piccola scheda integrativa (allegata)nasce per mie esigenze personali, ma sentitevi liberi di scaricarla e utilizzarla qualora ne aveste bisogno, io credo la inserirò assieme al mio foglio per il Preset White Balance nel manuale della Coolpix 5400 una volta stampata. Ovviamente Mauro fammi sapere se tutto è ok.
A tal proposito questi riferimenti mi saranno ancor più utili quando tra non molti giorni mi giungerà un pezzo che sto facendo pervenire degli Stati Uniti, un tele 8X compatibile con la CP5400. Non mancherò di farvi sapere come va in un piccolo e personalissimo "Experience".

Ciao,
Gibe