Un diffusore, per altro di pregevolissima fattura come quello che ti sei costruito, è efficace, fondamentalmente, in base a tre fattori:
- Dimensione del diffusore in rapporto a quella del soggetto
- Distanza diffusore-soggetto
- Forma del soggetto
(Quando parlo di diffusore parlo di superficie illuminante, sia essa passiva o attiva)
Volendo sintetizzare, i grossi difetti dei riflessi sono:
- Forma puntiforme
- Discontinuità
- L'influsso delle dimensioni del diffusore e del soggetto si spiegano banalmente, più è piccolo rispetto al soggetto, più i riflessi tendono al puntiforme.
- - L'influsso della distanza diffusore-soggetto è meno immediato da immaginare, ma basta fare un esempio per capire:
Se illumino con una luce proveniente da una superficie illuminante circolare con raggio di 10 cm avrò una certa morbidezza di ombre e riflessi di una certa dimensione. Se illumino con una di 20 cm avrò ombre ancora più morbide e riflessi più ampi. Allora volendo esagerare userò una superficie illuminante più grande di ... miliardi di volte
, pensa che morbidezza di ombre e che riflessi interminabili ... In poche parole, mi trasferisco all'aperto, sotto il sole. 
ORRORE !!! Ombre taglienti e riflesso peggio che se fosse una lampadina.
Come mai? Semplice, la mia fonte luminosa è estrmamente più grande ma un po' ... lontanuccia ...
- - La forma del soggetto è la vera bestia nera, contro la quale neanche la grandezza del diffusore, spesso, può nulla.
Fa' questa prova, prepara un set e poi, per soggetto, usa due oggetti grandi più o meno uguali, solo uno a forma di parallelepipedo (o che rifletta da una superficie piana) ed uno a forma di sfera (o che rifletta da una superficie a forte curvatura).
Dove su uno vedrai riflessi ampi e delicati sull'altro vedrai quegli inestetici punti bianchi (manco una malattia della pelle ...)
Come ovviare? Impossibile da dire in assoluto, dipende dalla forma, appunto.
Una soluzione può essere quella di usare superfici illuminanti ... "avvolgenti" ... 
Ciao.
Antonio