QUOTE(nonnoGG @ Feb 12 2007, 06:23 PM)

Lo schema proposto (e verificato anche da antani con soddisfazione) è semplicissimo :
1) SB-800 principale sulla fotocamera, settato in AA (Auto Aperture), quindi i prelampi non scattano .
2) i due (o infiniti ...) SB800 ausiliari settati tutti in SU-4 Auto mode (cioè l'Auto mode è quello della emulazione su-4 - da non confondersi con la modalità A del flash) .
Leggendo il manuale dell'SB-800 a pagina 86 al punto 5 dice che per usare il sistema SU4 in automatico con fotocamere compatibili con il CLS occorre che il master sia settato in modalità SU-4 ma non in A ma bensì in TTL mentre i flash che saranno usati come remoti andranno anch'essi messi in SU 4 in modo A (punto 4 stessa pagina del manuale) d'altra parte in in TTL non ci andrebbero nemmeno volendolo!
Sinceramente non capivo come potesse essere che con il flash master in TTL i prelampi non facessero partire prima gli altri flash in SU-4 modo A, per questo ho fatto una prova ed effettivamente ho potuto verificare che il sistema funziona nel senso che i prelampi che pure vengono emessi non fanno partire il lampeggiatore remoto che invece parte solo al momento giusto. Evidentemente l'impostazione TTL ma in modalità SU-4 sul master in rapporto ai flash remoti impostati in SU-4 modo A si comporta in modo diverso da quanto accade con la normale impostazione del master in TTL non SU4.
Ad ogni modo ho anche provato usando il flash MASTER in A modalità SU-4 e i risultati non cambiano.
Più di una volta ho cercato di spiegare quelli che secondo me sono i limiti di questo sistema in particolare ovviamente non nego che possa funzionare ma nego nel modo più assoluto che il risultato sia controllabile e modulabile.
Un flash Sb-800 usato come remoto in modalità SU-4 in A non funziona in automatico nel vero senso della parola come tu stesso affermi ma si limita a replicare la durata del lampo principale (manuale SB-800 pagina 84 primo paragrafo).
Ora ipotizziamo di usare solo due flash uno per il primo piano montato sulla fotocamera ed uno in remoto che servirà solo per illuminare lo sfondo. Mentre il lampo principale in TTL (o in A è lo stesso) modalità SU-4 si trova ad 1 metro dal soggetto il remoto in modalita SU-4 modo A si trova a 5 metri dalla parete di fondo che dovrebbe illuminare.
Cosa succede quando scatto la foto?
Il primo piano viene illuminato correttamente a causa della misurazione TTL del flash usato come MASTER. Il flash remoto come abbiamo visto si limita a replicare la potenza del master ma essendo che questo si trova ad una distanza ben maggiore rispetto a ciò che deve illuminare (5 metri contro uno del master) mi pare evidente (e l'ho anche provato) che lo sfondo apparirà sottoesposto.
Non c'è modo alcuno di ovviare a questa sottoesposizione se non quella di cambiare la posizione del flash di sfondo avvicinandolo alla parete ma non è detto che ciò sia possibile sia per ragioni contingenti sia per semplici questioni di uniformità d'illuminazione.
Se al contrario, fermo restando tutto il resto, mi allontano dal soggetto e mi metto a 10 metri da lui cosa succede?
Succede che ancora una volta il PP logicamente risulterà correttamente esposto dato che il TTL o l'automatico compenserà la maggiore distanza del PP con un emissione maggiore mentre essendo che il flash di sfondo si trova sempre alla stessa distanza (5metri) dalla parete e replica l apotenza del flash principale, questa volta lo sfondo sarà nettamente sovresposto. Ho verificato anche questo.
Anche in questo caso non c'è modo di ovviare a questo problema se non quello di spostare fisucamente il flash per lo sfondo.
Ora prova ad immaginare che cosa succederebbe se in una sessione di ritratti uno decidesse di spostarsi liberamente rispetto al soggetto, come normalmente avviene, per realizzare inquadrature differenti... avresti i PP con lo sfondo scuro e i mezzibusti con lo sfondo chiaro!
(pure questo l'ho verificato)
Se a questo schema di luce aggiungiamo ora un terzo elemento come una luce d'effetto mi pare chiaro che sia davvero difficile controllarne l'effetto dato che la sua potenza sarebbe in ogni caso uguale a quella del flash usato come MASTER.
In poche parole questo metodo funziona bene se tutti i flash si trovano alla stessa distanza da ciò che devono illuminare e se questa illuminazione standard ci serve per quello che vogliamo fare ma non è affatto detto ad esempio che la luce per lo sfondo possa stare alla stessa distanza da questo di quella a cui è il flash MASTER destinato al PP.
Può anche darsi che una volta lo sfondo sotto o sovraesposto sia gradevole ma ciò non vuol dire che sia un valido metodo di lavoro in assoluto!
Come ho più volte detto credo che il modo migliore per lavorare in multi flash sia quello di operare in CLS ma in MANUALE in modo da poter aver il totale controllo della luce indipendentemente da dove sono posizionati i flash.
Volendo proprio lavorare in automatico allora è molto meglio il TTL in CLS dato che in questo modo ogni gruppo di flash lavora in modo indipendente e soprattutto in questo modo è sempre possibile impostare una compensazione dedicata ad ogni singolo gruppo cosa non possibile in nessun caso con il sitema A in SU-4.
Logicamente se utilizzi dei flash diversi in automatico A con fotocellula esterna è evidente che questi si comporteranno in modo molto diverso da un SB-800 in modalità SU-4 in A. Infatti in quel caso le cellule sposimetriche presenti sul flash saranno attive.
Tutte le mie osservazioni sono inerenti SOLO all'utilizzo della modalità SU-4 in A su SB-800.
ciao
Lorenzo