Scusatemi se intervengo in questa discussione che mi sembra a dir poco strana. In che senso?

Nel senso che continua a risultarmi strano come si possa far diventare una funzione seppur comoda, come quella di poter fare qualche scatto a "distanza ravvicinata" (non macro), la discriminante per la scelta di uno zoom tele che è evidente sia stato pensato per fare fotografie di tutt'altro genere.
Se la fotografia macro è più di qualche scatto estemporaneo non c'è scorciatoia che tenga: ci si deve munire di un'ottica a questo scopo pensata, progettata e costruita. L'aggiunta di lenti closeup, soprattutto se non di qualità ottica estrema, poco aggiungono allo scopo. Lo stesso dicasi della tecnica che prevede l'inversione dell'ottica che di per se stessa poco aggiunge in quanto a fattore di riproduzione. Questa tecnica è stata pensata per poter usare nella foto a distanza ravvicinata ottiche che, progettate per dare il meglio di sè all'infinito, invertendole invertono "anche" le migliori prestazioni!!! Il fattore d'ingrandimento infatti si riduce al guadagno che dà il lieve allontanamento del punto nodale dal piano pellicola che si ottine appunto invertendo l'ottica.
Diverso sarebbe a questo punto l'uso di accessori dedicati che siano tubi di prolunga o soffietti e sui quali, se non si possiede un obiettivo macro, avrebbe senso utilizzare l'ottica invertita!
Vorrei ricordare che un set di tubi di prolunga, che possono essere di qualsiasi marca vista la loro applicazione, costano meno di una lente closeup +4 Nikon, e che serviranno davvero ad avvicinare coloro i quali siano appassionati a questa branca della fotografia, alla macro.