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Seba_F80
Ciao a tutti,

mi sto appassionando al genere "close-up" ma mi sto imbattendo in un problema di nitidezza e profondità di campo nella scena.

Per questo genere uso due ottiche zoom, un 28-105 Nikon con funzione macro ed un (discreto?) 80-200 f/4.5-5.6. Il tutto condito con un pò di fantasia ed una D70s.

Qualche anno fa ho scattato a dei frangipane alle seychelles. La cosa strana è che nonostante la focale di 140mm ed f/11 i fiori non sono entrambi nitidi.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 122.5 KB

Cosa incide? Credo di aver fotografato a circa un metro - un metro e mezzo, con l'80-200.

Ho fatto anche una valutazione della pdc con DOFmaster, ma non mi semra sia così critica ad f/11.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 14.3 KB

Allora ho pensato ... sbaglia la messa a fuoco la fotocamera+lente, perchè non aggancia bene il soggetto?
Oppure la pdc è effettivamente così ridotta?
O ancora, non è che mi trovo in un caso in cui il piano di messa a fuoco non coincide col piano della scena?
Qui uno scarabocchio che raffigura ciò che vorrei dire smile.gif

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 17.1 KB

Nel frangipane i dati di scatto sono:
f/11, ISO 320, 1/320 sec @140mm su formato dx (210mm equivalenti)

In un altro scatto mi sono trovato in una risultato simile, usando in questo caso il miglior 28-105 Nikon.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 269.8 KB

Come potete osservare il fiocco che è a pochi cm dall'animaletto di pezza non è nitido, nonostante f/7.1 - 92mm, modalità macro sulla lente, 1/320 sec, ISO 250.

Per capirci meglio, l'80-200 che ho usato col frangipane ha i suoi limiti .. ad es ecco un crop al 100% dal NEF di uno scatto in cui la luce era frontale-destra, e la superficie della scaletta di legno ha sparato aberrazione cromatica a go-go!
IPB Immagine Ingrandimento full detail : 207.8 KB

Grazie mille per i vostri feedback.
Seb
alexzo
Penso ti trovi nella situazione di una non perfetta coincidenza tra i due piani. Di solito non è facile giudicare se il piano della scena sia effettivamente parallelo al piano del sensore. E in closeup e macro non si può dare troppo affidamento alla profondità di campo sperando che i soggetti vengano nitidi anche se non sullo stesso piano. L'unica cosa da fare e osservare bene nel mirino se i soggetti siano tutti a fuoco, aggiustando l'inclinazione della fotocamera. L'osservazione della foto appena scattata ingrandita ci dirà se dobbiamo riprovare o no. A mano libera non è proprio facile, perchè basta poco per disallinearsi, ma una volta fatto pratica si può scattare anche a diaframmi molto aperti e guadagnare di velocità dei tempi.
Paolo56
QUOTE(Seba_F80 @ May 2 2012, 05:04 PM) *
Ciao a tutti,



Qualche anno fa ho scattato a dei frangipane alle seychelles. La cosa strana è che nonostante la focale di 140mm ed f/11 i fiori non sono entrambi nitidi.


Grazie mille per i vostri feedback.
Seb

Certo che ne hai avuto di tempo per meditare! smile.gif
E' tutto a posto, ti sembrerà quasi impossibile ma nella foto ai fiori, con quelle impostazioni, la pdc era di soli 2cm quindi a fuoco (apparente) hai avuto solamente il fiore dove c'è stata la maf il resto no.
Nessun errore dell'atrezzatura come quasi sempre accade. wink.gif
Seba_F80
Grazie alexzo, Paolo56,
mi avete illuminato. In pratica, mi pare di aver capito, spostando in modalità macro o close-up mi trovo in una condizione critica e devo stare attento a fare in modo o di chiudere abbastanza il diaframma e/o, dove possibile, allineare bene il piano della scena a quello del sensore (che poi è quello della messa a fuoco). Non è un difetto della lente ma una questione di inquadratura, allora.

@alexzo: mi parli di usare un treppiedi, ma a mano libera esistono dei 'trucchi del mestiere' che possano farci scattare con più sicurezza?

Ed agganciandomi a Paolo56, visto che la zona nitida è di appena 2cm (p.s. come hai calcolato? hai usato la formula dell'iperfocale?), c'è qke regola empirica che ci viene incontro?

Forse la cosa migliore è focheggiare manualmente, avendo l'accortezza di aver regolato per bene la correzione diottrica del mirino qualora ci sia da farlo.
Previsualizzare la pcd a mano libera, con la scena che magari un po "balla" nel mirino per la "tremarella" del fotografo e per l'ingrandimento spinto (quasi 1:1), con diaframmi di f/11 o più chiusi, non riesco. Vedo infatti la scena molto buia e nonostante abbia 10 decimi non distinguo quasi nulla. Degli errori mi accorgo solo sullo schermo grande del portatile.

Voi come vi regolate?
MrFurlox
QUOTE(Seba_F80 @ May 2 2012, 11:35 PM) *
Grazie alexzo, Paolo56,
mi avete illuminato. In pratica, mi pare di aver capito, spostando in modalità macro o close-up mi trovo in una condizione critica e devo stare attento a fare in modo o di chiudere abbastanza il diaframma e/o, dove possibile, allineare bene il piano della scena a quello del sensore (che poi è quello della messa a fuoco). Non è un difetto della lente ma una questione di inquadratura, allora.

@alexzo: mi parli di usare un treppiedi, ma a mano libera esistono dei 'trucchi del mestiere' che possano farci scattare con più sicurezza?

Ed agganciandomi a Paolo56, visto che la zona nitida è di appena 2cm (p.s. come hai calcolato? hai usato la formula dell'iperfocale?), c'è qke regola empirica che ci viene incontro?

Forse la cosa migliore è focheggiare manualmente, avendo l'accortezza di aver regolato per bene la correzione diottrica del mirino qualora ci sia da farlo.
Previsualizzare la pcd a mano libera, con la scena che magari un po "balla" nel mirino per la "tremarella" del fotografo e per l'ingrandimento spinto (quasi 1:1), con diaframmi di f/11 o più chiusi, non riesco. Vedo infatti la scena molto buia e nonostante abbia 10 decimi non distinguo quasi nulla. Degli errori mi accorgo solo sullo schermo grande del portatile.

Voi come vi regolate?



cavalletto , live view , slitta micrometrica e maf manuale una volta ingrandito sullo schermo il punto da focheggiare



Marco
federico777
QUOTE(Seba_F80 @ May 2 2012, 11:35 PM) *
Grazie alexzo, Paolo56,
mi avete illuminato. In pratica, mi pare di aver capito, spostando in modalità macro o close-up mi trovo in una condizione critica e devo stare attento a fare in modo o di chiudere abbastanza il diaframma e/o, dove possibile, allineare bene il piano della scena a quello del sensore (che poi è quello della messa a fuoco). Non è un difetto della lente ma una questione di inquadratura, allora.

@alexzo: mi parli di usare un treppiedi, ma a mano libera esistono dei 'trucchi del mestiere' che possano farci scattare con più sicurezza?

Ed agganciandomi a Paolo56, visto che la zona nitida è di appena 2cm (p.s. come hai calcolato? hai usato la formula dell'iperfocale?), c'è qke regola empirica che ci viene incontro?

Forse la cosa migliore è focheggiare manualmente, avendo l'accortezza di aver regolato per bene la correzione diottrica del mirino qualora ci sia da farlo.
Previsualizzare la pcd a mano libera, con la scena che magari un po "balla" nel mirino per la "tremarella" del fotografo e per l'ingrandimento spinto (quasi 1:1), con diaframmi di f/11 o più chiusi, non riesco. Vedo infatti la scena molto buia e nonostante abbia 10 decimi non distinguo quasi nulla. Degli errori mi accorgo solo sullo schermo grande del portatile.

Voi come vi regolate?


Non è che spostando in modalità macro improvvisamente la profondità di campo sparisca, ma è una diminuzione costante e continua al decrescere della distanza dal soggetto (ovviamente a pari diaframma e focale), quindi a infinito persino con un forte teleobiettivo a piena apertura hai una profondità di campo di parecchi metri, poi più ti avvicini più si riduce... alla fine, in macro, quando sei ad un rapporto di riproduzione attorno a 1:2 o addirittura 1:1, hai a disposizione centimetri, quando non millimetri.

Riguardo all'uso a mano libera i trucchi sono i soliti, una buona impugnatura, una postura corretta, controllo della respirazione eccetera, però oltre un certo limite non si può andare, soprattutto perché in macro il problema non è solo il "mosso" vero e proprio (tempo troppo lungo che quindi fa venire mossa la foto per il normale "tremito muscolare", chiamiamolo così), quanto il fatto che, a mano libera, essendo impossibile stare del tutto immobili, è facilissimo anche spostare la fotocamera di quel pochissimo che basta a mandare fuori fuoco il soggetto, e in quel caso la foto viene sfocata anche a 1/2000s (ricordati dei pochi cm di profondità di campo di cui ti spiegavano sopra: basta che respiri, letteralmente, per muovere la fotocamera sì che il fuoco andrebbe regolato a, per dire, 24cm mentre invece è regolato a 25, che andavano bene subito prima che ti muovessi... biggrin.gif)

F.
robermaga
Quoto in pieno Federico Pollice.gif . Aggiungo che quando ti avvicini molto al soggetto, in particolare se viaggi a mano libera, devi andare in fuoco manuale e sistemata l'inquadratura, andare avanti e indietro con la fotocamera e magari scattare più di una foto.

Tieni presente che in macro e nella foto ravvicinata la profondità di campo è data dal diaframma usato e dal rapporto di riproduzione, non dalla focale usata. Questa incide invece sulla prospettiva e sulla qualità dello sfocato.

Ciao
Roberto
federico777
QUOTE(robermaga @ May 3 2012, 12:19 AM) *
Quoto in pieno Federico Pollice.gif . Aggiungo che quando ti avvicini molto al soggetto, in particolare se viaggi a mano libera, devi andare in fuoco manuale e sistemata l'inquadratura, andare avanti e indietro con la fotocamera e magari scattare più di una foto.

Tieni presente che in macro e nella foto ravvicinata la profondità di campo è data dal diaframma usato e dal rapporto di riproduzione, non dalla focale usata. Questa incide invece sulla prospettiva e sulla qualità dello sfocato.

Ciao
Roberto


Ecco, anche se essendo di vecchia scuola mi vergogno a scriverlo, un altro trucco che si può usare col digitale, in cui non c'è la preoccupazione di sprecare pellicola, è quello di sparare una bella sequenza rapida, così fra 4 o 5 scatti riesci a beccare quello in cui sei esattamente a quei 25cm dal soggetto a cui è regolata la messa a fuoco, e butti via gli altri messicano.gif

F.
Seba_F80
grazie MrFurlox. Devo dire che nn so nemmeno cosa sia la slitta micrometrica :S che ignoranza biggrin.gif

grazie Federico. Ho capito meglio la questione della pdc ridotta in macro. Non è che in macro d'improvviso sparisce ma è che in macro puoi avvicinarti di più, perchè il punto focale dell'ottica cambia e si riesce a mettere a fuoco anche a distanze dal soggetto ridottissime; a quel punto, però, si deve stare molto attenti a quanta pdc si ha.
Ed in effetti se è così corta effettivamente sono molto a rischio ... 8ed io che pensavo che eravate capaci di apnee zen a mano libera biggrin.gif)
Posso provare come suggerisce robermaga .. a dire il vero non ho un buon cavalletto, volevo prendere un manfrotto con testa a 3 vie ma il mio grosso problema è anche l'ernia del disco, e cerco spesso di uscire leggero ... sigh .. .ho anche lo zaino con l'aggancio tripod ma praticamente nn lo uso più ...

QUOTE(robermaga @ May 3 2012, 12:19 AM) *
Quoto in pieno Federico Pollice.gif . Aggiungo che quando ti avvicini molto al soggetto, in particolare se viaggi a mano libera, devi andare in fuoco manuale e sistemata l'inquadratura, andare avanti e indietro con la fotocamera e magari scattare più di una foto.


grazie, ottimo suggerimento, non ci avevo pensato

QUOTE(robermaga @ May 3 2012, 12:19 AM) *
Tieni presente che in macro e nella foto ravvicinata la profondità di campo è data dal diaframma usato e dal rapporto di riproduzione, non dalla focale usata. Questa incide invece sulla prospettiva e sulla qualità dello sfocato.

Ciao
Roberto


ancora per mia ignoranza ... in che senso indice il rapporto di riproduzione? per calcolare la pdc non si usa sempre la stessa formula, dove entra la distanza del soggetto e l'iperfocale?
Cmq, ho trovato sul web questo Profondità di campo su Zeiss.de
e mi sa mi devo metter a studiare wink.gif
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