Pessima? Mi spiego meglio. Una bella ragazza che fa un bellissimo salto, nonostante la peggiore delle illuminazioni, fa si che la foto sia comunque discreta, come diceva Totò: "è la somma che fa il totale". Ma la sala posa è un luogo magico dove le persone e le cose devono trasfigurare in meglio, brillare come i pavimenti di una casa in vendita, non rendere un pochino peggio che fuori.
Ha ragione Buzz, la caduta di luce brucia la mano e scurisce il volto, un pannello però diminuirebbe il contrasto, alla fine ti troveresti una foto come quelle fatte con il flash in camera, piatta, senza tridimensionalità.
Come io e Lutz ci siamo spremuti a spiegare con lunghi discorsi e pure con dei suoi bellissimi schemi nella discussione sala posa, se le luci sono vicine al soggetto la mano vicina alla sorgente principale verrà bruciata mentre l'altra sarà nera, se poi il soggetto si sposta anche di poco tutto peggiora al quadrato. La soluzione è avere delle luci "lontane", ma così facendo diventano più dure, sgradevoli, perciò devono essere molto larghe. Ma tu non mi avevi detto che lo spazio non ti mancava?
Guidare una sala posa è un po' come guidare l'auto, bisogna studiare bene la teoria e poi fare tanta pratica, farsi la mano.
Se leggo dimentico, se vedo capisco, se faccio imparo.
Forse qualche volta dovresti andare da qualche amico a Rapallo, ma senza premura, senza lavori urgenti, solo per provare a fare tu tutto da solo, con calma, per vedere cosa succede spostando una luce, cambiando una parabola, inclinando un mento, ruotando un fianco, spegnendo un flash, capire come possa cambiare il mondo solo per lo spostamento di una farfalla. Io non ti posso venire a prendere di peso, non servirebbe a niente.