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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
Hannibal
Da un po' per la scelta delle pellicole, nei cataloghi faccio affidamento sulle specifiche , piu' che altro per cosa settorialmente e' indicata un tipo di pellicola. Ho riscontrato che solo la Fujifilm Neopan e Neopan Acros sono indicate per i paesaggi, Ilford quasi niente.
Avete suggerimenti in merito?
Grazie anticipatamente.
Ciao Hannibal

guru.gif guru.gif guru.gif
__Claudio__
Per i paesaggi le Neopan sono ottime pellicole. Tra le Ilford se riesci a trovarne le più indicate sono le Pan F a parer mio, sensibilità 50 ISO, contrasto medio-alto, grana extrafine, alta acutanza, buona lettura delle ombre. Altrimenti le sempre verdi FP4 Plus.

Tra le Kodak c'è la Plus-X. 125 ISO ampia scala tonale, ottima risposta alle alte luci e buona tenuta nelle ombre. Grana medio-fine. Simile alla FP4 ma con una scala tonale ancor più estesa.

Non più prodotta ma al vertice in questo tipo di foto la TP2415 Kodak. Tutto ai massimi livelli di risposta, acutanza, grana. Possibilità di variare gli ISO fra 16 e 320 a seconda del risultato che si voleva ottenere. Da sviluppare esclusivamente con rivelatore dedicato o in POTA ma con risultati meno esaltanti.
tiri974
Personalmente con la ilford FP4 mi sono trovato benissimo, ho appena sviluppato due rulli di Pan50f (sempre ilford) con rivelatore kodak D76 diluito per lo stock e mi sembra ottima pure lei.
La grana è molto fine per entrambe, ovviamente la seconda ha una definizione maggiore a 50iso/asa, buono anche il contrasto.

Ciao
smile.gif
tiri974
Ho scritto insieme a Claudio.... guru.gif

Mi sono ricordato che c'è una invertibile B/N, cioè Agfa scala 200asa.
Come dice il nome ha una scala di grigi incredibile e un'ottima nitidezza, l'unico problema è il tempo per riavere la pellicola sviluppata dry.gif


Ri-ciao
biggrin.gif
DanRap
Kodak plus-X 125 come ti ha detto Claudio Pollice.gif Pollice.gif
DanRap
QUOTE(tiri974 @ May 17 2005, 04:53 PM)
Ho scritto insieme a Claudio.... guru.gif

Mi sono ricordato che c'è una invertibile B/N, cioè Agfa scala 200asa.
Come dice il nome ha una scala di grigi incredibile e un'ottima nitidezza, l'unico problema è il tempo per riavere la pellicola sviluppata dry.gif


Ri-ciao
biggrin.gif
*



L'ho comprata e sviluppata due settimane fa.
La prima e l'ultima mad.gif
E' tutta grigia se fatta a 200iso; niente neri!! con una strana dominante...E' come vedere le stampe fatte dal minilab delle pellicole cromogene tipo bw400.
Per ottenere risultati discreti, va fatta a 400iso e filtro rosso montato perennemente...ma col prezzo che ha (6euro la pellicola e 9 euro lo sviluppo), io non la uso più!! hmmm.gif

Un saluto smile.gif
tembokidogo
Per i paesaggi ho trovato semplicemente strepitosa la SFX 200 di Ilford (ma non so se sia ancora reperibile)...Usata senza filtri si comporta come una normale pellicola b/n a grana fine e con acutanza molto elevata, filtrata (effetto appena percepibile col giallo, evidentissimo col rosso) arriva a "sfiorare" la resa di una pellicola Ir, soprattutto per quanto riguarda la "plasticità" delle nuvole e la valorizzazione dei verdi.
Altra pellicola (ho visto solo stampe, però, non l'ho usata) che mi sembra adattissima allo scopo è la Bergger 200, prodotta in Francia dalla ex Pathè ( guru.gif ), altissimo contenuto d'argento, amplissima gamma tonale, ridotta sensibilità verso il blu (si evitano i classici cieli slavati). Unico neo: difficile da trovare, mi sembra che ci sino due distributori in tutto, uno a Milano e uno a Firenze...
Diego
tembokidogo
QUOTE(DanRap @ May 17 2005, 05:37 PM)
QUOTE(tiri974 @ May 17 2005, 04:53 PM)
Ho scritto insieme a Claudio.... guru.gif

Mi sono ricordato che c'è una invertibile B/N, cioè Agfa scala 200asa.
Come dice il nome ha una scala di grigi incredibile e un'ottima nitidezza, l'unico problema è il tempo per riavere la pellicola sviluppata dry.gif


Ri-ciao
biggrin.gif
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L'ho comprata e sviluppata due settimane fa.
La prima e l'ultima mad.gif
E' tutta grigia se fatta a 200iso; niente neri!! con una strana dominante...E' come vedere le stampe fatte dal minilab delle pellicole cromogene tipo bw400.
Per ottenere risultati discreti, va fatta a 400iso e filtro rosso montato perennemente...ma col prezzo che ha (6euro la pellicola e 9 euro lo sviluppo), io non la uso più!! hmmm.gif

Un saluto smile.gif
*



Io l'ho trovata molto buona. L'ho quasi sempre usata filtrata (come del resto è d'uopo fare anche col negativo), e mi sembra che risponda molto bene. Tieni conto del fatto che è un'invertibile e che, a differenza del negativo, non puoi influire sul contrasto a posteriori, in fase di stampa. Non l'ho trovata affatto piatta, nè a 200 iso nè spinta con trattamento push a 400...Al limite, col filtro rosso, ho notato (ma solo a 400 iso) una certa tendenza a "chiudere" nelle ombre. Ho provato a invertire con la formula Ghedini qualche Hp5: risultati abbastanza buoni ma non paragonabili all'Agfa. Purtroppo c'è il neo dei costi elevati sia del materiale sensibile, sia del trattamento, e aggiungo anche dei lunghi tempi di riconsegna.
Diego
tiri974
QUOTE(tembokidogo @ May 17 2005, 08:54 PM)
QUOTE(DanRap @ May 17 2005, 05:37 PM)
QUOTE(tiri974 @ May 17 2005, 04:53 PM)
Ho scritto insieme a Claudio.... guru.gif

Mi sono ricordato che c'è una invertibile B/N, cioè Agfa scala 200asa.
Come dice il nome ha una scala di grigi incredibile e un'ottima nitidezza, l'unico problema è il tempo per riavere la pellicola sviluppata dry.gif


Ri-ciao
biggrin.gif
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L'ho comprata e sviluppata due settimane fa.
La prima e l'ultima mad.gif
E' tutta grigia se fatta a 200iso; niente neri!! con una strana dominante...E' come vedere le stampe fatte dal minilab delle pellicole cromogene tipo bw400.
Per ottenere risultati discreti, va fatta a 400iso e filtro rosso montato perennemente...ma col prezzo che ha (6euro la pellicola e 9 euro lo sviluppo), io non la uso più!! hmmm.gif

Un saluto smile.gif
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Io l'ho trovata molto buona. L'ho quasi sempre usata filtrata (come del resto è d'uopo fare anche col negativo), e mi sembra che risponda molto bene. Tieni conto del fatto che è un'invertibile e che, a differenza del negativo, non puoi influire sul contrasto a posteriori, in fase di stampa. Non l'ho trovata affatto piatta, nè a 200 iso nè spinta con trattamento push a 400...Al limite, col filtro rosso, ho notato (ma solo a 400 iso) una certa tendenza a "chiudere" nelle ombre. Ho provato a invertire con la formula Ghedini qualche Hp5: risultati abbastanza buoni ma non paragonabili all'Agfa. Purtroppo c'è il neo dei costi elevati sia del materiale sensibile, sia del trattamento, e aggiungo anche dei lunghi tempi di riconsegna.
Diego
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Si può anche "re-invertire" la scala sviluppandola come negativo con il rodinal diluito 1:32 o simile non ricordo esattamente.
Un amico, del fotoclub che frequento, si è fatto dare i dati di sviluppo direttamente dall' Agfa ed il risultato è un negativo ricchissimo.
Così, se qualcuno vuol provare.....

Comunque quando si parla di contrasto nel paesaggio in B/N un filtro, dal giallo al rosso, è praticamente indispensabile (soprattutto se il cielo è corredato dalle classiche nuvolette bianche... Fulmine.gif ).

Ciao
DanRap
QUOTE(tiri974 @ May 17 2005, 11:54 PM)
QUOTE(tembokidogo @ May 17 2005, 08:54 PM)
QUOTE(DanRap @ May 17 2005, 05:37 PM)
QUOTE(tiri974 @ May 17 2005, 04:53 PM)
Ho scritto insieme a Claudio.... guru.gif

Mi sono ricordato che c'è una invertibile B/N, cioè Agfa scala 200asa.
Come dice il nome ha una scala di grigi incredibile e un'ottima nitidezza, l'unico problema è il tempo per riavere la pellicola sviluppata dry.gif


Ri-ciao
biggrin.gif
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L'ho comprata e sviluppata due settimane fa.
La prima e l'ultima mad.gif
E' tutta grigia se fatta a 200iso; niente neri!! con una strana dominante...E' come vedere le stampe fatte dal minilab delle pellicole cromogene tipo bw400.
Per ottenere risultati discreti, va fatta a 400iso e filtro rosso montato perennemente...ma col prezzo che ha (6euro la pellicola e 9 euro lo sviluppo), io non la uso più!! hmmm.gif

Un saluto smile.gif
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Io l'ho trovata molto buona. L'ho quasi sempre usata filtrata (come del resto è d'uopo fare anche col negativo), e mi sembra che risponda molto bene. Tieni conto del fatto che è un'invertibile e che, a differenza del negativo, non puoi influire sul contrasto a posteriori, in fase di stampa. Non l'ho trovata affatto piatta, nè a 200 iso nè spinta con trattamento push a 400...Al limite, col filtro rosso, ho notato (ma solo a 400 iso) una certa tendenza a "chiudere" nelle ombre. Ho provato a invertire con la formula Ghedini qualche Hp5: risultati abbastanza buoni ma non paragonabili all'Agfa. Purtroppo c'è il neo dei costi elevati sia del materiale sensibile, sia del trattamento, e aggiungo anche dei lunghi tempi di riconsegna.
Diego
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Si può anche "re-invertire" la scala sviluppandola come negativo con il rodinal diluito 1:32 o simile non ricordo esattamente.
Un amico, del fotoclub che frequento, si è fatto dare i dati di sviluppo direttamente dall' Agfa ed il risultato è un negativo ricchissimo.
Così, se qualcuno vuol provare.....

Comunque quando si parla di contrasto nel paesaggio in B/N un filtro, dal giallo al rosso, è praticamente indispensabile (soprattutto se il cielo è corredato dalle classiche nuvolette bianche... Fulmine.gif ).

Ciao
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Si ma personalmente mi sembra davvero un peccato sviluppare la Scala come negativo(perlomeno per il prezzo),poi se uno vuol provare...
Cause di forza maggiore mi hanno impedito di usare il filtro rosso in quell'occasione mad.gif
Un saluto a tutti! wink.gif
DanRap
Ho visto fotografie di paesaggi scattate con Kodak infrared HIE e sembrano dei dipinti!!
Provala!
paolomagnaghi
Ciao a tutti, per quanto riguarda Agfa Scala sviluppata come negativa da esperienze personali ho notato che è meglio sviluppare con Agfa Studional e non con Rodinal causa un eccessivo contrasto ed esporre a 100 iso anziche 200.I risultati sono eccellenti!La Scala possiede un alto contenuto d'argento e in stampa rende neri moto profondi e gradazioni di grigi degne di un negativo 10x12 cm!Unico neo il prezzo...
tiri974
QUOTE(paolomagnaghi @ May 19 2005, 07:27 AM)
Ciao a tutti, per quanto riguarda Agfa Scala sviluppata come negativa da esperienze personali ho notato che è meglio sviluppare con  Agfa Studional e non con Rodinal causa un eccessivo contrasto ed esporre a 100 iso anziche 200.I risultati sono eccellenti!La Scala possiede un alto contenuto d'argento e in stampa rende neri moto profondi e gradazioni di grigi degne di un negativo 10x12 cm!Unico neo il prezzo...
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Hai dei dati precisi? Diluizione, tempi ecc. ecc....

Ciao
smile.gif
__Claudio__
Senza polemiche...perchè complicarsi la vita? smile.gif

Tra l'altro lo Studional ha le stesse caratteristiche chimico/fisiche del Rodinal S. La diluizione d'uso dei due è di 1+15, la sola differenza è che lo Studional è indirizzato allo sviluppo in vasca anzichè in tank, per usi di laboratorio.

Anche l'affermazione sui neri profondi mi lascia perplesso. Le caratteristiche nella resa dei neri in stampa, così come quelle dei bianchi, ma soprattutto dei neri è data dalla trasparenza sì del supporto ma anche e soprattutto dal tipo di carta impiegata per la stampa stessa. Vi sono grandi differenze nella resa dei neri a secondo della carta che si usa, si può andare dal nero profondo, tipico delle Agfa, al nero tendente al bluastro/freddo tipico delle Ilford. E ancora, il tipo di nero può essere influenzato, e di parecchio, a secondo del rivelatore che si usa.
Mi fermo qui con questo intervento che vuole essere solo un contributo alla complessità e variabilità nei risultati che si possono ottenere in base a variabili molteplici e inetrcambiabili fra loro.
tiri974
QUOTE(__Claudio__ @ May 19 2005, 04:14 PM)
Senza polemiche...perchè complicarsi la vita? smile.gif

Tra l'altro lo Studional ha le stesse caratteristiche chimico/fisiche del Rodinal S. La diluizione d'uso dei due è di 1+15, la sola differenza è che lo Studional è indirizzato allo sviluppo in vasca anzichè in tank, per usi di laboratorio.

Anche l'affermazione sui neri profondi mi lascia perplesso. Le caratteristiche nella resa dei neri in stampa, così come quelle dei bianchi, ma soprattutto dei neri è data dalla trasparenza sì del supporto ma anche e soprattutto dal tipo di carta impiegata per la stampa stessa. Vi sono grandi differenze nella resa dei neri a secondo della carta che si usa, si può andare dal nero profondo, tipico delle Agfa, al nero tendente al bluastro/freddo tipico delle Ilford. E ancora, il tipo di nero può essere influenzato, e di parecchio, a secondo del rivelatore che si usa.
Mi fermo qui con questo intervento che vuole essere solo un contributo alla complessità e variabilità nei risultati che si possono ottenere in base a variabili molteplici e inetrcambiabili fra loro.
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Le variabili sono tantissime....Se avessi il tempo giocherei al piccolo chimico tutti i giorni. tongue.gif
Il bello è che non si smette mai di imparare Pollice.gif laugh.gif

Ciao
paolomagnaghi
dai complichiamoci un pò la vita ogni tanto!Il mio messaggio faceva riferimento ad esperienze personali su negativo medio formato...la profondità nei neri è influenzata dalla carta e dal rivelatore ma, sempre secondo la mia modesta esperienza ho notato che stampando una Scala sviluppata come negativo ed usando la stessa carta e lo stesso rivelatore, i neri sembrano più profondi e meno chiusi rispetto alla negativa, Agfa Apx 100 sviluppata sempre con Studional 1+32.
paolomagnaghi
Sviluppo Scala negativa:
Sviluppo:Agfa Studional (o Rodinal S) 1+32 8' 30'' a 20°c
Modalità di agitazione:
rovesciamento
continuo nel primo minuto
successivamente
20'' fermi 10'' agitazione.
Arresto e fissaggio consueti.
tiri974
QUOTE(paolomagnaghi @ May 20 2005, 09:46 AM)
Sviluppo Scala negativa:
Sviluppo:Agfa Studional (o Rodinal S) 1+32 8' 30'' a 20°c
Modalità di agitazione:
rovesciamento
continuo nel primo minuto
successivamente
20'' fermi 10'' agitazione.
Arresto e fissaggio consueti.
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Mi sembrava qualcosa di simile..... tongue.gif

grazie.gif
ciao
ghiro.
Ho preso una pio di rulli di Kodak TMax 100.
L'avete mai provata questa pellicola?

Ciao, Marco
__Claudio__
Sì l'ho provata è una buona pellicola di struttura tabulare, in questo risiede forse il suo successo commerciale, la qulità della granularità davvero minima. Per il resto ti posso dire le mie impressioni, è una pellicola che trovo priva di vita e con una scala tonale che mal sopporta le alte luci ha una resa tropp uniforme sul grigio, almeno per i miei gusti. Ho trovato poco giovamento con una agitazione sia più frequente che più vigorosa, sviluppandola a 24° col suo rivelatore dedicato. Preferisco di gran lunga la Plus-X della stessa Kodak.
giannizadra
Una pellicola con struttura granulare simile alla T-Max, ma a mio avviso migliore, è la Ilford Delta.
Per la T-Max, vorrei segnalare che si ottengono risultati migliori con altri rivelatori (es. Gradual-Ornano) che con il Kodak dedicato. Stranezze della vita... hmmm.gif
ghiro.
QUOTE(__Claudio__ @ May 24 2005, 06:20 PM)
Sì l'ho provata è una buona pellicola di struttura tabulare, in questo risiede forse il suo successo commerciale, la qulità della granularità davvero minima. Per il resto ti posso dire le mie impressioni, è una pellicola che trovo priva di vita e con una scala tonale che mal sopporta le alte luci ha una resa tropp uniforme sul grigio, almeno per i miei gusti. Ho trovato poco giovamento con una agitazione sia più frequente che più vigorosa, sviluppandola a 24° col suo rivelatore dedicato. Preferisco di gran lunga la Plus-X della stessa Kodak.
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Grazie Claudio, sei sempre un riferimento per quelli dell' "F 35mm".

__Claudio__
QUOTE(gianluigizadra @ May 24 2005, 07:54 PM)
Una pellicola con struttura granulare simile alla T-Max, ma a mio avviso migliore, è la Ilford Delta.
Per la T-Max, vorrei segnalare che si ottengono risultati migliori con altri rivelatori (es. Gradual-Ornano) che con il Kodak dedicato. Stranezze della vita... hmmm.gif
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Sacrosanto come sempre l'appunto del Grande Gianni.

A questo proposito vorrei segnalare uno sviluppo fatto con un rivelatore diverso dal T-Max dedicato e che mi fu suggerito da un amico Pro.
Innanzitutto bisogna esporre la T-Max 100 per un'indice di esposizione di 80 ISO. Si usa poi come rivelatore il Rodinal normale alla diluizione di 1+25 con un'agitazione continua per il primo minuto e poi con una di 5 secondi ogni 30. Il tutto a 20° e per 11 minuti. Il risultato finale non influisce, per la mia esperienza, sulle qualità di base della pellicola, nel bene e nel male, quel che si produce però, e non è cosa di poco conto, è una lettura molto, molto buona delle alte luci (parti scure del negativo) in cui sono rilevabili finalmente quei dettagli che con il rivelatore dedicato non venivano messi in evidenza. E' sufficente, in fase di stampa, solo una leggera bruciatura dell'ordine del 15-20% sulle zone indicate per avere un miglior risultato.
straorso
QUOTE(gianluigizadra @ May 24 2005, 06:54 PM)
Per la T-Max, vorrei segnalare che si ottengono risultati migliori con altri rivelatori (es. Gradual-Ornano) che con il Kodak dedicato. Stranezze della vita... hmmm.gif
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Ciò vale anche per la T-max 400?
Ne ho appena esposti un paio di rulli (a 800) e aspetto le vostre risposte prima di sviluppare.
straorso
QUOTE(__Claudio__ @ May 24 2005, 05:20 PM)
è una pellicola che trovo priva di vita e con una scala tonale che mal sopporta le alte luci ha una resa tropp uniforme sul grigio, almeno per i miei gusti.
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Bogdan Konopka ed io concordiamo perfettamente con Claudio. cool.gif
Il primo (grande), per averla usata nelle sue foto notturne di Arles (piane 4x5 e 8x10 stampate a contatto), ed io (misero) per averle appena viste wink.gif .

Concordo con Claudio anche sul consiglio iniziale della Pan F per il paesaggio, ma per avere davvero il minimo di grana ed il massimo di acutanza consiglio di esporla a 32 e svilupparla in Perceptol 1+3. La differenza si vede, eccome!
giannizadra
QUOTE(straorso @ May 31 2005, 10:49 PM)
QUOTE(gianluigizadra @ May 24 2005, 06:54 PM)
Per la T-Max, vorrei segnalare che si ottengono risultati migliori con altri rivelatori (es. Gradual-Ornano) che con il Kodak dedicato. Stranezze della vita... hmmm.gif
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Ciò vale anche per la T-max 400?
Ne ho appena esposti un paio di rulli (a 800) e aspetto le vostre risposte prima di sviluppare.
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Sì, anche con la 400. Non ricordo i tempi di sviluppo, perché non la uso da tempo (preferisco Delta, HP5 e Neopan sul tradizionale), ma dovresti trovarli facilmente.
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