Ho appena appreso che il Grande Clay non è più fra noi....
Il destino ha voluto che morisse in un incidente stradale su una autostrada.
l'ultima volta che mi è capitato di incontrarlo è stato ad Adria,dove pilotava una auto americana senza sponsor, mentre si mangiava un sano piatto di maccheroni in compagnia di un buon bicchiere di vino mentre si discuteva di "esponenti della politica italiana" con giudizi taglienti per tutti fra una risata e l'altra e una frase seria e una nò come era nel suo stile.
Ero un ragazzino quando sfiorò il mondiale nel 1973....da allora avrò perso 2 gran premi....Apparteneva a quella categoria di uomini che non smettono mai di essere se stessi nel seguire le proprie passioni e le proprie idee, anche quando per rimenerne fedele vieni messo alla porta.
Prima di Alex, forse con meno stile ma anche meno seguito mediatico, aveva continuato a praticare la sua passione di pilota su tutto quanto avesse quattro ruote e un motore....
Mi piace ricordarlo cosi, mentre chiacchera con un sconosciuto fotografo come il sottosritto che ha chiesto il permesso di fare due foto.
Grazie Clay per l'esempio di vita prima che del piacerti di vederti correre..
Fabio