QUOTE(Kenny @ Dec 15 2003, 09:00 PM)
Ora un po ho capito.
Per via del bilanciamento con luce-ambiente-sfondo non ho problemi, tolgo lo slow-sync e il tempo più lungo che mi da è 1/60 ed è sufficiente per foto in luoghi illuminati dalle lampade.
Il mio ragionamento era: "se il TTL fill-flash con bilanciamento automatico calcola la distanza macchina-soggetto e manda la luce sufficiente al soggetto, dev'essere pur vero che sovraesponendo SOLO il flash di uno stop emana più luce"
Beh, anzi tutto direi che è una buona occasione per spiegare cos’è il “fill-in”, cioè questa particolare funzione che alcuni flash adottano.
Ad esempio con i flash Nikon serie Sb (e tutti i succesivi…), impostando la funzione “fill-in matrix 3D (che ricordiamo è possibile solo con le ottiche predisposte e, di conseguenza, siglate con la “D”), il computer delle reflex, collegato ad il flash, compire una serie di “ragionamenti” la cui logica, solitamente, riesce a far fronte a una buona parte delle situazioni di ripresa.
Bene, diciamo che per prima cosa il sistema imposta la potenza del flash (cioè l’emissione del lampo che viene regolata in base alla distanza del soggetto in primo piano, alla sua posizione all’interno dell’area inquadrata e al monitoraggio di un “pre-lampo” che effettua come controllo), ridotta quanto basta per “riempire le ombre” senza sovresporre eccessivamente le zone gia’ illuminate dalla luce preesistente (cioè quella dell’ambiente in quel momento e luogo).
Per questo effetto , il software della macchina applica una riduzione automatica del tempo di scatto di un tot. calcolato in base alla luminosita’ esistente, sucessivamente, la valutazione tiene conto della scena in modo piuttosto efficace ed “intelligente”.
Questa, grossomodo è la modalità di funzione, sta’ comunque di fatto che in condizioni di scarsa luminosita’ (ad esempio all’interno di una chiesa…) puo’ succedere che tenda un po’ a sottoesporre. Il mio modesto consiglio è quello di usare questa particolare modalita’ per schiarire le ombre in luce diurna, ma è pure una valido aiuto di definizione del soggetto nella tecnica del panning (magari accoppiato alla modalita’ “Slow-sinc”, cioè tempi lenti e con la sincronizzazione sulla seconda tendina) in particolari situazioni di distanza dal soggetto in azione (cioè se il soggetto o il mezzo è ad una distanza tale da garantire la copertura del flash), per condizioni di luce piu’ critiche è meglio usarlo, ad esempio, in modalita’ “A”, dove tiene conto solo della distanza in base al diaframma impostato, oppure se la situazione lo richiede usarlo in “M”, cioè in manuale.
Spero di esserti stato un po’ d’aiuto.
Ciao Mauro.
P.S.: me ne sono accorto solo ora che Gabriele t'aveva gia risposto......sorry...!!