QUOTE(Lady O @ Oct 24 2012, 02:08 PM)

Robin,ti assicuro che con io mio obiettivo non dedicato alla macro, la maf è, almeno per quanto MI riguarda, molto difficoltosa; considera che con l'obiettivo mi devo avvicinare al soggetto fino a 2/4 cm ed un minimo movimento, anche solo l'equilibrio o il non avere trattenuto il respiro produce un micromosso che si vede moltissimo, per cui quando ottengo un risultato così è un successo( almeno per me ), la maf manuale sulle lunghe distanze non ha mai mai costituito un problema neppure per me, ma in questo caso è una vera sfida

, sarebbe meglio come sempre usare il cavalletto, ma questi animali hanno le gambette!!! e le usano così velocemente che il cavalletto non sempre lo trovo la soluzione più adatta ( non so come facciano i veri fotografi di macro...dovrei prendere qualche lezione)
Scusami Ornella, forse sono stato inopportuno... io mi riferivo solo allo
scatto a mano libera in macro, non alla
MAF manuale in macro per la quale hai tutta la mia ammirazione che aggiungo a quanto di positivo ho già espresso.
Intendevo solo dire che le riprese a pochi cm trattenendo il respiro, il soggetto che finisce fuori fuoco in un attimo (anche con l'AF), il micromosso a volte neanche tanto
micro perché, dopo dieci minuti che punti spasmodicamente soggetti che ti sfuggono, le mani ti cominciano a tremare... penso siano la norma per chi come me fa macro a mano libera.
Scatti con treppiede o a mano libera... per quel che ho finora appreso dalla mia breve esperienza in macro, le due tecniche mi sembrano all'opposto sotto moltissimi aspetti.
Il treppiede trova applicazione ideale in scatti premeditati ad insetti immobili, oppure ancora inerti alle prime luci del giorno, ma generalmente è arduo usarlo in macro diurna per insetti in piena attività, specie se volatori.
A mano libera si possono eseguire scatti colti pressoché al volo ad insetti belli vispi, ma difficilmente si possono raggiungere, soprattutto in termini di nitidezza, i risultati ottenibili impiegado il treppiede su soggetti immobili.
Ciao, alla prossima
Robin