QUOTE(buzz @ Feb 3 2012, 12:38 AM)

Qui tutto quello che è mostrato, vuol dire esattamente quello che è mostrato!
Beh, Buzz, forse è vero quello che dici, ma quello che vediamo e il titolo si discostano in maniera oggettiva per un elemento: il tempo. Ma questo elemento da solo non rende la foto
conceptual.
E allora come mai qui? Bisogna considerare dei criteri soggettivi.
Beh, io, nel preciso momento in cui scattavo questa foto pensavo a cosa avesse ridotto in quello stato il pallone e a chi lo stava usando. Qui rientra una componente sociale che (a giudicar da come hai commentato) non si vede poi così tanto. Ilaria l'ha vista quando parla di
una felicità interrotta, diversamente ma non troppo lontana da me, in maniera forse più drammatica, ma l'ha vista. Ma comunque una cosa è certa: un pallone non si può ridurre così a seguito di una partita di calcio, per ridurlo così devi metterti di impegno.
Io ho visto qualcosa ancora più lontano da quello che ha visto Ilaria, io addirittura ho visto dietro a quel pallone un saluto a certa giovinezza, quella di cui poi si è discusso nel thread passando in rassegna i vari palloni e i danni fatti. Dopo aver rivolto il mio primo pensiero a cosa materialmente avesse subito il pallone e al chi, mi sono ricordato del mio passato, dell'ultima volta che si è bucato un pallone, dei vetri rotti e dei miei compagni di gioco. Sono stato indeciso se inserire nel titolo della foto un riferimento al passato mio e di tutti quelli che non giocano più a pallone in strada, ma non l'ho fatto, perchè avrei reso la foto non universale (avrebbe potuto coinvolgere e quindi emozionare solo uomini sopra i 20 anni che non giocano più).
Poi, c'è da considerare il contesto dove è scattata la foto, un quartiere povero di Napoli, popolato da scugnizzi. Forse il taglio non rende l'idea, ma l'ambiente è di quelli fortemente disagiati e questa cosa contribuisce ad allontanare questo pallone dalla partita di calcio (forse non è stato usato per giocare a calcio ma è stato ridotto così per dispetto). Lo stesso supersantos è
violentato non semplicemente bucato.
Poi c'è il mio "sospesa" e non interrotta. La partita si svolgerà ancora, magari altrove ma continua, non finisce per colpa di un pallone. Qui rientra anche un concetto di speranza (l'ottimismo che vedeva Ilaria), io so che prima o poi mi ritroverò a rigiocare con un super-santos in mezzo alla strada magari insieme a mio figlio o per caso, ma non voglio pensare che quella partita non la giocherò mai più!
Ovvio Buzz, che tutto questo che ho scritto non è frutto di una chiave di lettura universale; però una cosa mi sento di affermarla: non credo che nessuno guardando questa foto abbia visto solo un supersantos in frantumi. Che poi, il titolo non sia una evidente metafora, sono d'accordo con te. Di certo io non sono capace (in quanto allergico alle catalogazioni) a stabilire se questa foto sia concettuale o meno. Posso solo spiegare perchè l'ho messa qui (e l'ho fatto anche annoiando, probabilmente).
Poi, se Paolo vuole aiutarmi nel capire se questo scatto sia conceptual o meno, mi fa un regalo. Sicuramente è quantomeno
border line.
Grazie e ciao
Ric