Ciao a tutti, eccomi con una nuova domanda:
come mai la prondita' di campo in questa immagine e' cosi' scarsa pur avendo utilizzato un diaframma f8?
La foto e' stata scattata con l'obbiettivo 18-70 del kit alla massima focale e alla minima distanza di messa a fuoco
Puo' dipendere dall' obbiettivo non adatto per le riprese macro? con un micro non avrei questi problemi oppure e' solo una questione di usare un diaframma piu' chiuso?

grazie

ciaooo

Ciao Riccardo, non dipende dall'obiettivo, infatti nel tuo caso hai incotrato proprio i fattori che producono un pdc limitata, ovvero ripresa ravvicinata al soggetto e lunghezza focale più lunga, per compensarla il diaframma a f/8 evidentemente non è stato sufficiente, date le particolari condizioni di ripresa, avresti dovuto chiudere di più.
Gli obiettivi macro, specifici per la loro capacità di avvivinarsi al soggetto e per la loro alta risoluzione, non sono esenti dal problema pdc, anzi, e proprio per questo permettono una chiusura del diaframma a valori di solito più elevati di un obiettivo normale.

saluti
Bruno

per la tua precisa risposta


Ho visitato i tuoi 2 siti, be'....... COMPLIMENTONI!


ciauz

Bruno ti ha già spiegato tutto.
Aggiungo solo che in quella foto avrei aperto al massimo il diaframma, per sfocare lo sfondo ancora di più. Disturba..

OK, ma io volevo avere tutto il cigno a fuoco, qundi avrei dovuto chiudere di piu' i diaframma giusto?

esatto ed eventualmente riprenderlo o frontalmente o lateralmente (a 90 gradi intendo) ripreso in diagonale aumenti la distanza tra i due piani quello della testa e quello della coda...
anche io penso che invece dovresti aprire di piu per ottenere in piu gradevole sfondo sfocato
ciao

Per fare quello che vuoi tu potresti mettere il soggetto su di un piano curvo ed il tutto abbastanza lontano dal fondo in modo che, quest'ultimo, sia sicuramente sfocato (se hai il pulsante per la verifica della prof. di campo al diaframma usato è più facile).
Così, anche col diaframma più chiuso, avresti lo sfondo ed il piano di appoggio confusi.



ciao,
sergio

a tutti ragazzi!