Apro un thread un po’ “atipico”, partendo da questa foto scattata ieri (ingrandire)
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Spesso, quando le condizioni meteo non sono favorevoli (qui in questo momento sta diluviando) possiamo costruirci piccoli set fotografici “casalinghi” per realizzare qualche foto un po’ fuori dall’usuale, aprendo alla fantasia ma, soprattutto, cogliendo l’occasione per prendere maggiore confidenza con la nostra fotocamera, con l’ottimizzazione dei dati di scatto, e con la sperimentazione compositiva.
Sono esperienze cha poi andranno ad arricchire il nostro bagaglio di fotografi e risulteranno utili anche in altre occasioni:
Il progetto:
Parte da una coccinella raccolta in giardino. La sua “vivacità” nella corsa mi ha colpito e volevo realizzare uno scatto su questo tema.
Ho pensato di utilizzare un righello come palestra di “race running”, sfruttando la preferenza che hanno molti insetti di muoversi lungo i bordi degli oggetti.
Il set:
E’ abbastanza semplice:
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Fondo uniforme realizzato con un pannello bianco posizionato relativamente distante dal soggetto. In questo modo avrei potuto calibrare il lampo del flash per farlo risultare grigio (leggermente sottoesposto, tale da non “abbagliare” l’immagine.
Righello posizionato obliquo rispetto al piano sensore della fotocamera. In questo modo, sfruttando la scarsa profondità di campo dovuta alla distanza ravvicinata del soggetto, avrei potuto realizzare una focalizzazione selettiva sulla coccinella, con uno sfocato sui restanti tratti del righello a conferire un effetto di gradevole "evidenza" al soggetto.
Fotocamera con obiettivo macro. Ho utilizzato un vecchio MicroNikkor 55mm f:3.5. Un obiettivo che amo molto per la sua nitidezza, conservata anche a diaframmi molto chiusi.
Con questo obiettivo, non essendo AI occorre focalizzare ed esporre in manuale. Anche questo è un utile esercizio.
Tra l’altro questi vecchi obiettivi si possono trovare nell’usato per il classico “tozzo di pane”.
Non ho utilizzato un obiettivo AF o AF-S perchè in queste condizioni di fotografia a distanza ravvicinata, l’autofocus può avere problemi di funzionamento ed inoltre, data la velocità della corsa della coccinella, il tempo di scatto avrebbe potuto essere critico.
Lo scatto:
Ho focalizzato manualmente il righello sulla linea dei 10mm.
Ho settato un diaframma f/11, in modo da "calibrare" un passaggio allo sfocato non troppo deciso.
Poi ho fatto qualche scatto di prova con il flash in manuale per scegliere il miglior rapporto di potenza.
Ho utilizzato il flash in manuale e con diffusore, per avere la possibilità di ottimizzare l’intensità del lampo su sfondo e soggetto, valutando diverse condizioni di esposizione.
Fotocamera, come detto, in manuale con tempo impostato di 1/250°sec: tempo minimo di sincronismo.
Ho scelto questo tempo per far sì che il soggetto venisse esposto essenzialmente dal lampo del flash evitando qualche effetto mosso “di ritorno” dovuto ad una componente di luce ambiente che sarebbe entrata con tempi più alti (“congelamento” del movimento del soggetto).
Poi ho fatto arrampicare la coccinella su uno stuzzicadente e l’ho adagiata sul bordo superiore del righello. La modella si è comportata in modo esemplare scendendo lungo il bordo. Quando è arrivata in prossimità della linea dei 10mm, ho scattato.
In alternativa ho poi ripetuto il “ciack si gira” utilizzando una raffica a 6 fotogrammi al secondo. Utile se si vuole scegliere tra vari scatti per cogliere un movimento particolare delle zampette nella corsa.
Spero che ad alcuni di voi possa essere utile questo “back stage”.
Anzi vi inviterei a fare altrettanto con alcuni vostri scatti, in modo da commentare non solo il risultato ma anche il vostro progetto e la sua esecuzione.
A presto
Valerio