Ciao,
nello still life cio' che spesso non viene percepita è l'artigianalità che c'è dietro ad ogni scatto.
Le luci, gli schemi, i pannelli, tutto è importante ci mancherebbe, ma poi c'è l'esperienza e la soluzione ad hoc per quella particolare situazione che puo' solo venire dall'essere davanti all'oggetto e nel percepire cosa va bene, cosa non va bene e cosa si ha a disposizione per risolvere il problema. Nello studio di un fotografo che fa still life c'è di tutto, ganci, pinze, supporti, spessori, telai, cartoncini, pannelli grandi e piccoli, specchietti, garze, scatole..., spesso la soluzione al problema si inventa li' per li', considera ad esempio che uso da un paio di anni dei diffusori fatti con le scatole in polistirolo usate per trasportare i latticini, ne usai una per fotografare un tappo e da allora ho scoperto che in alcune situazioni forniscono una buona luce...; sperimenta, il miglior modo per capire come illuminare un oggetto è provare diverse soluzioni e vedere cosa accade, se sbagli non succede nulla, puoi riprovare con altre soluzioni

Detto questo, i piani di appoggio possono essere vari, dal vetro al plexiglass alla carta fino ad arrivare a superfici specifiche congruenti con il progetto finale (legno, acciaio, ecc...), spesso per comodità si usa la carta bianca ma attenzione, lavora come un pannello riflettente e potrebbe generare riverberi non desiderati, sollevare l'oggetto con un supporto spesso aiuta ad attenuare l'effetto, fotografare l'oggetto su un piano trasparente dietro al quale a buona distanza ci sia un fondale bianco illluminato separatamente aiuta ad avere l'effetto scontorno senza avere il riflesso, inutile dire che il piano dovrà essere perfettamente trasparente e pulito.
Che luci usare? Se gli oggetti non sono sensibili al calore andranno bene anche lampade comuni ad incandescenza, lavorerai su cavalletto a bassi iso e tempi lunghi. Verifica che tutti i modificatori per la luce che userai siano resistenti al calore.
Ciao
Attilio
P.S.: circa quanto detto da Alberto, sono decisamente d'accordo ed approfitto per spendere due parole sull'argomento, parlo rivolgendomi a te ma prendile come considerazioni generali sul mestiere di fotografo.
Divertiti a fare piccoli still life per gli amici ma non sperare di trasformare in professione un hobby senza alcun investimento. Te lo dico in tutta sincerità, qualche soldino potrai farlo qua e là ma avere entrare regolari tali da pagare le spese di una partita IVA è questione ben diversa, pensare anche di guadagnarci è ancora un altro paio di maniche, ci vogliono anni di investimenti, economici, di tempo e di impegno, anni che non renderanno nulla e che dovrai per forza dedicare alla tua formazione, i problemi non si risolvono con due domande sul forum, oggi a maggior ragione. Le fotografie le fanno tutti ed una reflex con due flash la possono comprare tutti, non è questione di D3 o di superflash, se non sei in grado di offrire qualcosa di professionale e significativamente diverso oggi toglierai un lavoretto a qualcuno e domani qualcuno lo toglierà a te. Se proprio vuoi intraprendere la strada della professione, e lo capisco, affronta le cose seriamente, esattamente come se volessi diventare architetto, la fotografia richiede un approccio tecnico imprescindibile e nello stesso tempo ha un linguaggio espressivo che va conosciuto altrettanto bene, non si deve essere per forza artisti per essere buoni professionisti, anzi, ma bisogna conoscere piuttosto bene l'arte, la fotografia, la sua storia, i suoi capisaldi, altrimenti ti mancheranno gli elementi espressivi di base, ci vuole comunque una componente di creatività che va educata, viceversa sarai una qualsiasi che oggi lavora e domani chissà, ma che comunque fornirà un prodotto mediamente scadente che sarà mediamente accettato in base al livello piu' o meno basso del committente..., situazione che immagino sia non desiderabile da nessuno.
Se alla tua formazione stai già provvedendo..., cancella tutto cio' che ho detto e vai avanti