Ciao Carla,
intanto benvenuta sul forum

Quando ci poniamo il problema di illuminare un ritratto dobbiamo prima di tutto chiederci cosa vogliamo raccontare del nostro soggetto: fotografare un congiunto è diverso dal fotografare un amico o uno sconosciuto, probabilmente di una persona che conosciamo bene vorremo mostrare uno dei tanti aspetti che conosciamo di lui, magari uno dei meno visibili, viceversa di uno sconosciuto probabilmente cerceremo di cogliere gli aspetti che ci hanno colpito immediatamente. Anche gli stati d'animo sono determinanti, quando fotografiamo raccontiamo sicuramente qualcosa del nostro soggetto, ma raccontiamo altrettanto sicuramente qualcosa di noi, possiamo anzi dire che più ci lasciamo trasportare da cio' che proviamo e più probabilmente i nostri scatti saranno intensi e comunicativi.
Chiaro che l'aspetto emotivo, per quanto determinante, da solo non basta, ad un certo punto è necessario conoscere anche alcuni aspetti tecnici. Per iniziare ad impadronirsi della luce nel ritratto io consiglio sempre di iniziare con la luce piu' facilmente disponibile: il sole. La luce del sole è sempre abbondante e ci permette di tralasciare alcuni aspetti tecnici, facilitando la concentrazione sugli aspetti piu' importanti dell'illuminazione, cioè la durezza e la direzione della luce.
Per iniziare a fare qualche esperimento puoi mettere il tuo soggetto accanto ad una finestra e fare alcune prove: intanto facendo girare il soggetto a favore della luce oppure dal lato opposto, vedrai facilmente come cambieranno le ombre sul volto e come cambierà l'impressione che ricavi dallo scatto. Potrai lasciare le tende chiuse, in modo da avere una luce molto morbida, che disegna ombre dai contorni poco definiti, oppure in una giornata di sole potrai aprire del tutto le tende, ottenendo ombre molto nette e decise, che daranno un carattere piu' "drammatico" alla tua fotografia. Potrai inoltre usare un primo accorgimento "tecnico" nel fare questi ritratti, un quotidiano aperto o un foglio di polistirolo posizionati dal lato opposto alla finestra fungeranno da pannello riflettente, la luce, cioè, colpirà il tuo soggetto, lo supererà, incontrerà il pannello e tornerà indietro andando ad illuminare, ma con intensità minore, le zone del volto che prima erano rimaste in ombra, rendendo lo scatto nel complesso piu' leggibile e meno drammatico.
Con la luce ambiente si possono fare tante cose, te ne allego alcune, tutte con la sola luce delle finestre:




Intanto per iniziare potrebbe bastare

Ciao
Attilio