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Massimo.Novi
Ciao

Visto che cominciavano a esserci molte richieste sulle istruzioni di calibrazione di Camera Raw (ACR per gli amici) ho pensato di fornire un riferimento "ufficiale" sulla calibrazione e con la collaborazione di Rags Gardner (che ringrazio molto per la disponibilità) è ora scaricabile sul sito Rags Gardner la versione autorizzata della guida di calibrazione per ACR e dello script per la verifica colore.

La guida per la calibrazione è la versione per pannello Gretag Macbeth 24 colori (ACR_Calibrator_CC24_ITUG.pdf), il più diffuso in assoluto per tale scopo, ed è aggiornata alla versione attuale. La guida per la verifica colore è riferita allo script Read Colors (Read_Colors_CC24_ITUG.pdf) per lo stesso pannello.

Le guide descrivono in dettaglio le procedure di ripresa e regolazione e (importante) tutte le opzioni e i comandi disponibili sugli script.

Potete scaricare entrambe le guide in italiano dal sito di Rags:

ACR Calibrator Italian User Guides

L'ultima versione degli script è scaricabile sempre dallo stesso sito:

Color Calibrator v.6.4

Ora non avete scuse per non calibrare ACR!

Saluti
pSHOTograph
GRAZIE DI CUORE MANOVI !!!!




QUOTE(manovi @ Mar 5 2008, 11:09 AM) *
Ciao

Visto che cominciavano a esserci molte richieste sulle istruzioni di calibrazione di Camera Raw (ACR per gli amici) ho pensato di fornire un riferimento "ufficiale" sulla calibrazione e con la collaborazione di Rags Gardner (che ringrazio molto per la disponibilità) è ora scaricabile sul sito Rags Gardner la versione autorizzata della guida di calibrazione per ACR e dello script per la verifica colore.

La guida per la calibrazione è la versione per pannello Gretag Macbeth 24 colori (ACR_Calibrator_CC24_ITUG.pdf), il più diffuso in assoluto per tale scopo, ed è aggiornata alla versione attuale. La guida per la verifica colore è riferita allo script Read Colors (Read_Colors_CC24_ITUG.pdf) per lo stesso pannello.

Le guide descrivono in dettaglio le procedure di ripresa e regolazione e (importante) tutte le opzioni e i comandi disponibili sugli script.

Potete scaricare entrambe le guide in italiano dal sito di Rags:

ACR Calibrator Italian User Guides

L'ultima versione degli script è scaricabile sempre dallo stesso sito:

Color Calibrator v.6.4

Ora non avete scuse per non calibrare ACR!

Saluti

foen
scusa per la petulanza massimo, ma poi acr come risponde rispetto ai nef aperti da nx?

ho fatto una ricerchina veloce e c'è da dire che il color checker non lo regalano proprio (almeno su internet)
Massimo.Novi
QUOTE(enrico_ @ Mar 5 2008, 12:17 PM) *
...ma poi acr come risponde rispetto ai nef aperti da nx?
...


Ciao

Una volta eseguita la calibrazione l'errore rispetto ai colori standard del pannello (regolati per riprodurre le tonalità considerate più importanti) diminuisce molto rispetto alla predefinizione di "fabbrica" di ACR. Specie sul canale rosso.

NX ha una propria interpretazione che non è regolabile se non visivamente. L'errore calcolato sull'immagine del pannello proveniente da NX è superiore a quello di ACR calibrato.

Ciò non significa che i colori NX non possano piacere. Semplicemente usando ACR calibrato si ha la massima corrispondenza colore possibile con la TUA macchina. Infatti la calibrazione è particolare della propria fotocamera (e anche obiettivo volendo essere pignoli).

So che il pannello non è regalato. Ma garantisce (a che usa ACR ovvio) una regolazione ottimale che visivamente non si può ottenere. Tale pannello è lo stesso usato da Adobe per la creazione dei profili originali in ACR ma per una serie di motivi per alcune fotocamere certi colori risultano meno saturi di quanto si vorrebbe.

I dati di calibrazione possono poi essere usati per LR. Se si usa LR si può usare la versione di prova di PS ed eseguire la calibrazione e quindi copiare i dati su LR da ACR.

Saluti
foen
grazie, di nuovo.

quindi possiamo affermare che dopo la calibrazione acr fornisce una riproduzione quasi fedele ed oggettiva dei colori secondo ogni esemplare di camera. Mentre nx fornisce una interpretazione soggettiva di questi ultimi che come hai detto, puo piacere o meno


di nuovo, grazie.gif
Massimo.Novi
QUOTE(enrico_ @ Mar 5 2008, 02:28 PM) *
...quindi possiamo affermare che dopo la calibrazione acr fornisce una riproduzione quasi fedele ed oggettiva dei colori secondo ogni esemplare di camera. Mentre nx fornisce una interpretazione soggettiva di questi ultimi che come hai detto, puo piacere o meno
...


Ciao

NX è regolato da Nikon su una risposta fissa per modello di fotocamera. Probabilmente Nikon ha propri parametri di regolazione che ritiene validi. ACR viene calibrato sul singolo esemplare. Come detto spesso vi sono (chissà per quale motivo o, meglio, si sa ma non ci si può far nulla) variazioni tra le fotocamere e quindi tale regolazione migliora le cose rispetto agli esemplari usati per generare i profili ACR "di fabbrica". Per alcuni scopi è anche possibile regolare gli script di calibrazione per dare priorità a certi colori rispetto che ad altri. Infatti è molto difficile che un sensore copra allo stesso modo tutte le tonalità. Alcuni colori risultano più critici di altri.

Saluti
cesare forni
come al solito, manovi, sei sempre preciso, puntuale e soprattutto molto gentile.
ma posso farti una domanda?

chi sei?

scusa la mia curiosità ma non so resistere!

cari saluti
cesare
Massimo.Novi
QUOTE(cesare forni @ Mar 5 2008, 02:57 PM) *
...chi sei?
...


Ciao

Uno che cerca di dare una mano sul Forum.

Ma NON lavoro per Adobe, casomai aveste dubbi in merito.

Saluti




cesare forni
più che una mano direi, e credo che anche gli altri amici del forum siano concordi, che sei un riferimento sul forum e te ne sono molto grato.
la mia curiosità viene dal fatto che, contrariamente ad altri amici di cui c'è l'indirizzo di posta, del sito personale o comunque una qualche notizia, di te non so nulla! e visto le tue risposte molto tecniche, anche al di là di una semplice passione personale, la domanda mi è venuta spontanea.

comunque ancora grazie per mettere a nostra disposizione il tuo tempo e le tue conoscenze.

ciao
cesare
Luix90
Con l'aiuto del mitico Manovi un anno fa ho calibrato il sensore della mia D2x adesso con l'arrivo della D3 devo ricalibrare tutto speriamo di farcela anche questa volta.
Certo con la guida dovrebbe essere più semplice. Ciao
buzz
Ho scaricato gli script e le istruzioni per la calibrazione, ma non ho ben capito una cosa:
se apro una foto scattata in raw con ACR come faccio a tracciare il percorso con lo strumento penna?
forse ci sono alcune cose nelle spiegazioni che sono date per scontate.
gciraso
QUOTE(buzz @ Mar 17 2008, 10:20 PM) *
Ho scaricato gli script e le istruzioni per la calibrazione, ma non ho ben capito una cosa:
se apro una foto scattata in raw con ACR come faccio a tracciare il percorso con lo strumento penna?
forse ci sono alcune cose nelle spiegazioni che sono date per scontate.

Apri il RAW da ACR con tutto a zero e curve lineari e POI tracci le righe con lo strumento penna, ovviamente in CS3.

Giovanni
Massimo.Novi
QUOTE(buzz @ Mar 17 2008, 10:20 PM) *
Ho scaricato gli script e le istruzioni per la calibrazione, ma non ho ben capito una cosa:
se apro una foto scattata in raw con ACR come faccio a tracciare il percorso con lo strumento penna?
forse ci sono alcune cose nelle spiegazioni che sono date per scontate.


Ciao

Mi cito da solo (pag. 2):

Una volta aperta l'immagine in Photoshop, dovete definire un percorso con la penna (con lo strumento penna) consistente in soli 4 punti. Iniziate nel centro del tassello superiore sinistro, scendete al tassello inferiore sinistro, e quindi al tassello inferiore destro e terminate sul tassello superiore destro come mostrato sotto. Deve essere un percorso aperto, non una forma chiusa sul livello. Il percorso identifica i punti campione dei tasselli per lo script.

Chiaro no?

Se avete dubbi sull'uso dello strumento "penna" osservate quali icone sono selezionate nell'immagine che mostra il percorso.

Ricordate che Photoshop NON e' Camera Raw. Sono due applicazioni differenti e quindi si parla dell'una e dell'altra separatamente.

Ovviamente per correttezza non potevo aggiungere testo alla traduzione originale (solo in alcuni casi ho aggiunto riferimenti al nome italiano di alcuni comandi).

Saluti
buzz
Il passaggio che hai citato lo avevo capito (suppongo che il tracciato della penna venga "letto" dallo script come un percorso da seguire) quello che non mi era chiaro era come trasferire la foto da ACR che la apre obbligatoriamente di default a PS, ma mi ha risposto gciraso.
Andioamo al WB: se lo imposto on camera sul grigio del retro del cartoncino, va bene?
Ho letto di impostarlo sul bianco della card a 24 colori, ma come si fa ad isolarlo quando il quadretto è così piccolo? Lo faccio in PP?
E ancora: ho la possibilità di usare il filtro bilanciatopre della aproma, faccio il WB con quello e scatto alla card?

grazie della disponibilità.
Massimo.Novi
QUOTE(buzz @ Mar 18 2008, 02:03 PM) *
...Andioamo al WB: se lo imposto on camera sul grigio del retro del cartoncino, va bene?
Ho letto di impostarlo sul bianco della card a 24 colori, ma come si fa ad isolarlo quando il quadretto è così piccolo? Lo faccio in PP?
E ancora: ho la possibilità di usare il filtro bilanciatopre della aproma, faccio il WB con quello e scatto alla card?
....


Ciao

Ma lo leggete il doc o no?

1) Il WB non ha importanza in ripresa. Auto va bene. Dove sta scritto che si imposta sul bianco della card?

2) L'esposizione va misurata IN MANUALE sul tassello D4 (il grigio 18%) in spot (magari facendo lo zoom eh?). Oppure va bene un cartoncino Kodak. Ma SOLO per l'esposizione, il WB non c'entra.

3) Una volta aperta l'immagine si regola il WB con il contagocce di ACR sul tassello D4.

4) Nessun filtro o altro in ripresa. Il WB va regolato DOPO!

Leggete il doc più volte e cercate di capire il meccanismo BENE prima di scattare altrimenti avrete immagini inusabili.

Saluti
merk76
QUOTE(manovi @ Mar 18 2008, 02:33 PM) *
Ciao

Ma lo leggete il doc o no?

1) Il WB non ha importanza in ripresa. Auto va bene. Dove sta scritto che si imposta sul bianco della card?

2) L'esposizione va misurata IN MANUALE sul tassello D4 (il grigio 18%) in spot (magari facendo lo zoom eh?). Oppure va bene un cartoncino Kodak. Ma SOLO per l'esposizione, il WB non c'entra.

3) Una volta aperta l'immagine si regola il WB con il contagocce di ACR sul tassello D4.

4) Nessun filtro o altro in ripresa. Il WB va regolato DOPO!

Leggete il doc più volte e cercate di capire il meccanismo BENE prima di scattare altrimenti avrete immagini inusabili.

Saluti

ottimo lavoro manovi ti posso fare una domanda? ma questa calibrazione di acr va fatta per ogni obiettivo in possesso o e' indifferente scusate per la domanda sciocca un saluto marco
12asa
Io invece non ho capito come "aprire lo script"; ok fare le foto, ok aprirla con photoshop CS3 ma...
dopo come apro questo benedetto script? Certo sarò io limitato...non odiatemi
Grazie a tutti.
Massimo.Novi
QUOTE(merk76 @ Mar 18 2008, 07:44 PM) *
....ma questa calibrazione di acr va fatta per ogni obiettivo in possesso o e' indifferente ....


Ciao

In generale la variabile maggiore è il gruppo sensore della fotocamera che varia da modello a modello e da esemplare a esemplare.

Però anche gli obiettivi variano. Sia come modello che come esemplare (meno). Parlo del colore.

In generale tra due obiettivi molto diversi si può avere una differenza di calibrazione in base alla resa colore (più o meno satura o calda). Si tratta di differenze relative ma che possono presentarsi.

La calibrazione normalmente è sufficiente farla con un singolo obiettivo. Se si vuole si può ripetere con un altro ma facendo attenzione a scattare praticamente l'identica immagine e allo stesso momento quasi. In questo modo eventuali differenze sono da attribuire all'obiettivo e non ad altro.

Il WB, la resa del sensore, i microfiltri, il filtro AA influenzano i colori più dell'obiettivo.

Se tra i propri obiettivi ce ne è uno particolarmente "neutro" (non nitido o contrastato, ma semplicemente neutro) può essere preferibile usare quello ma è solo una raccomandazione. In realtà la tolleranza della catena di calibrazione è tale che difficilmente si vedrà la differenza.

Saluti


QUOTE(12asa @ Mar 19 2008, 04:40 PM) *
Io invece non ho capito come "aprire lo script"; ok fare le foto, ok aprirla con photoshop CS3 ma...
dopo come apro questo benedetto script? ...


Ciao

Lo script si copia nella cartella degli script:

(in Windows ad esempio è: C:\Programmi\Adobe\Adobe Photoshop CS3\Presets\Scripts).

Da Photoshop si lancia selezionandolo dal menu File->Scripts.

Saluti
merk76
QUOTE(manovi @ Mar 19 2008, 05:50 PM) *
Ciao

In generale la variabile maggiore è il gruppo sensore della fotocamera che varia da modello a modello e da esemplare a esemplare.

Però anche gli obiettivi variano. Sia come modello che come esemplare (meno). Parlo del colore.

In generale tra due obiettivi molto diversi si può avere una differenza di calibrazione in base alla resa colore (più o meno satura o calda). Si tratta di differenze relative ma che possono presentarsi.

La calibrazione normalmente è sufficiente farla con un singolo obiettivo. Se si vuole si può ripetere con un altro ma facendo attenzione a scattare praticamente l'identica immagine e allo stesso momento quasi. In questo modo eventuali differenze sono da attribuire all'obiettivo e non ad altro.

Il WB, la resa del sensore, i microfiltri, il filtro AA influenzano i colori più dell'obiettivo.

Se tra i propri obiettivi ce ne è uno particolarmente "neutro" (non nitido o contrastato, ma semplicemente neutro) può essere preferibile usare quello ma è solo una raccomandazione. In realtà la tolleranza della catena di calibrazione è tale che difficilmente si vedrà la differenza.

Saluti
Ciao

Ti ringrazio per la risposta un saluto marco
Gialandra
QUOTE(manovi @ Mar 19 2008, 05:50 PM) *
In generale tra due obiettivi molto diversi si può avere una differenza di calibrazione in base alla resa colore (più o meno satura o calda). Si tratta di differenze relative ma che possono presentarsi.

La calibrazione normalmente è sufficiente farla con un singolo obiettivo. Se si vuole si può ripetere con un altro ma facendo attenzione a scattare praticamente l'identica immagine e allo stesso momento quasi. In questo modo eventuali differenze sono da attribuire all'obiettivo e non ad altro.

Il WB, la resa del sensore, i microfiltri, il filtro AA influenzano i colori più dell'obiettivo.

Se tra i propri obiettivi ce ne è uno particolarmente "neutro" (non nitido o contrastato, ma semplicemente neutro) può essere preferibile usare quello ma è solo una raccomandazione. In realtà la tolleranza della catena di calibrazione è tale che difficilmente si vedrà la differenza.


Mi sembra molto interessante.

Che prove hai fatto per arrivare a queste conclusioni?


Marco
Massimo.Novi
QUOTE(Gialandra @ Mar 20 2008, 09:04 PM) *
....Che prove hai fatto per arrivare a queste conclusioni?
...


Ciao

Per rimanere in casa Nikon (accade anche per Canon sulle lenti serie L) un normale fisso da 50mm 1.8D che è un obiettivo di riferimento per molti usi, fornisce una resa tonale leggermente più neutra di uno zoom spinto come il 18-200 VR (il cui trattamento lenti è molto efficace) multiuso. Ma in pratica la calibrazione ha delle tolleranze mooolto maggiori.

Oggi un normale obiettivo multicoated (lo sono tutti ormai) è molto più neutro di quanto si possa immaginare. Alcune volte gli obiettivi di produttori di terze parti hanno rese leggermente più calde o fredde di quelli originali.

Inoltre la misurazione del WB in fase di apertura di ACR livella sostanzialmente molte differenze tonali degli obiettivi.

Saluti
Gialandra
QUOTE(manovi @ Mar 25 2008, 02:38 PM) *
Ciao

Per rimanere in casa Nikon (accade anche per Canon sulle lenti serie L) un normale fisso da 50mm 1.8D che è un obiettivo di riferimento per molti usi, fornisce una resa tonale leggermente più neutra di uno zoom spinto come il 18-200 VR (il cui trattamento lenti è molto efficace) multiuso. Ma in pratica la calibrazione ha delle tolleranze mooolto maggiori.

Oggi un normale obiettivo multicoated (lo sono tutti ormai) è molto più neutro di quanto si possa immaginare. Alcune volte gli obiettivi di produttori di terze parti hanno rese leggermente più calde o fredde di quelli originali.

Inoltre la misurazione del WB in fase di apertura di ACR livella sostanzialmente molte differenze tonali degli obiettivi.

Saluti


Ok, esistono obiettivi con una resa cromatica tentenzialmente calda, fredda o più neutra.

Quello che a me piacerebbe sapere è se hai quantificato questi comportamenti o se hai dato giudizi basati solo su un impressione personale.
Quindi, se e quali test hai fatto su questo argomento per arrivare ad affermare tutto questo, quali obiettivi hai comparato, che metodologia hai usato nelle prove, quali strumenti di misura hai usato, quali tools, quali standard di riferimento hai adottato ... questo intendevo per "Che prove hai fatto per arrivare a queste conclusioni?"

Grazie

Marco
Massimo.Novi
QUOTE(Gialandra @ Mar 26 2008, 08:59 PM) *
...Quindi, se e quali test hai fatto su questo argomento per arrivare ad affermare tutto questo, quali obiettivi hai comparato, che metodologia hai usato nelle prove, quali strumenti di misura hai usato, quali tools, quali standard di riferimento hai adottato .......


Ciao

La prima cosa da dire è che Adobe stessa crea i profili con più fotocamere e obiettivi. Quindi un'indicazione "ufficiale" non esiste. Quindi lo stesso profilo di partenza non ha un riferimento di obiettivo usato, ma solo di modello fotocamera. Solitamente si usano più esemplari per creare tali profili iniziali ma dipende.

Quando mi viene chiesto di calibrare una fotocamera o dare supporto per tale scopo non richiedo che venga usato un obiettivo particolare. Di solito l'utilizzatore del profilo usa l'obiettivo che monta più di frequente o quello che ritiene migliore. Infatti si tratta in fondo di calibrare un pannello colorato e quindi c'è ben poco che l'obiettivo possa fare anche perchè i tasselli non sono particolarmente saturi. L'ISO ad esempio è molto più importante in quanto influenza la risposta colorimetrica della lettura del sensore.

Usando il medesimo obiettivo su più fotocamere (intendo lo stesso esemplare di obiettivo) ho rilevato che la variazione è legata alla fotocamera stessa. Usando differenti obiettivi sulla medesima fotocamera (potendo scegliere si privilegia comunque un 50 1.4 o 1.2 L per le Canon FF e un 50 1.4 o 1.8 per le Nikon DX e ora per le FX) si vedono minime differenze in ripresa ma che poi scompaiono una volta calibrato il WB.

L'errore DE2000 finale è calcolato globalmente sull'intero sensore ed ha una certa tolleranza, quindi anche analizzando l'errore per singolo tassello si ha una fluttuazione entro le tolleranze cambiando obiettivo, mentre cambiando esemplare di fotocamera e con il medesimo obiettivo tali tolleranze vengono superate.

Quindi è chiaro che il gruppo sensore è più rilevante per la calibrazione del gruppo lenti. Inoltre visto che la regolazione avviene per confronto con valori numerici a D50 il WB di ripresa assume un'importanza (in termini di tolleranza) maggiore dell'eventuale "resa tonale" delle lenti.

Una volta calibrata la medesima fotocamera con immagini create da due obiettivi differenti si notano differenze sui tasselli che non superano di solito 2-3 valori RGB (R = 100 per il 50mm e R=103 per il 18-200 VR ad es. rimanendo su ottiche Nikon molto diffuse). Tali differenze sono normali.

Anzi in determinati casi si cerca di sfuocare leggermente il pannello e quindi la resa dell'obiettivo cambia ulteriormente.

Saluti
chopin
Ciao a tutti.

Riguardo la calibrazione di ACR, ho trovato questo interessante articolo, in cui si fa il confronto di vari script.

http://www.photoactivity.com/Pagine/Articoli/023%20Calibratori%20al%20sole/Calibratori%20al%20sole.asp#L

A quanto pare, lo script di Tindemans darebbe risultati migliori di quello di Gardner.

Qualcuno lo ha provato/verificato ?

Chopin
plxmas
chiedo scusa ... ma spendere 90 euro per un cartoncino ... pesa.
qualcuno mi mostra una immagine NEF aperta con le impostazioni native di camera raw e con le impostazioni calibrate dal color checker?
Massimo.Novi
QUOTE(chopin @ Apr 3 2008, 11:08 AM) *
...Riguardo la calibrazione di ACR, ho trovato questo interessante articolo, in cui si fa il confronto di vari script.
...A quanto pare, lo script di Tindemans darebbe risultati migliori di quello di Gardner.
...


Ciao

Lo script Gardner ha in definitiva maggiori possibilità di regolazione fine ed è in grado di lavorare meglio in automatico in base ai canali RGB dei singoli tasselli. Il Tindemans è buono anch'esso ma andrebbe regolato per ciascun tassello in base alla metrica finale voluta ed è una cosa onerosa e prona ad errori. Lasciando le regolazioni di base di solito si ottengono calibrazioni non bilanciate.

Considerate che la calibrazione si potrebbe eseguire a mano e senza script ma il problema è quello di ottenere una resa omogenea. Cosa che non accade mai. Vi sono sempre dei compromessi.

Saluti


Gialandra
QUOTE(manovi @ Mar 27 2008, 01:52 PM) *
Ciao

La prima cosa da dire è che Adobe stessa ...


Ok, grazie per la risposta, leggo tra le righe che non usi strumenti di controllo ma ti affidi a valutazioni visive e valori standard per quanto riguarda il ColorChecker. In queste condizioni penso sia abbastanza difficile fare valutazioni fini accurate, voglio allora portare un riassunto della mia discreta esperienza personale.

Per le mie calibrazioni uso sempre uno spettrofotometro Gretagmacbeth subito dopo la cattura del target per la lettura dello stesso ed il calcolo dei valori di colore del target da sostituire all'interno dello script di calibrazione o da usare direttamente con lo script di Rags. Il metodo di calibrazione che uso è quello qui descritto dove si vedono anche gli sceenshots.

In sostanza non ho mai trovato un caso in cui il confronto testa a testa fra i due script veniva vinto dallo script di Rags. Il suo problema è che questo non tiene in considerazione i valori di offset delle patches grigie nella prima fase della corsa (WB) e sistema gli slider di base tenendo in considerazione solo le singole patch nella seconda parte. Con la versione 6 meno indolore l'ultima parte della corsa nel calcolo dei settaggi nel tab calibrazione dove non si allontana di molto (comunque sotto) dai risultati di Tindemans.
A cosa porta tutto questo? Semplicemente ad accumulare errore su errore che non possono che sommarsi nel risultato finale. Questo risulta in un eccessivo strattonamento dei cursori di calibrazione che provoca errori di diverso tipo, per esempio uno dei più evidenti è l'eccesso di magenta visibile nella prima patch della seconda colonna (light skin), puoi vedere qui probabilmente la calibrazione più riuscita di Rags e confrontarla con questa uscita dallo script di Tindemans. Questo eccesso si riflette nelle lamentele nella resa dell'incarnato ottenuto con ACR mentre il difetto sta invece nella calibrazione. L'errore cresce ulteriormente se non si attivano certe opzioni tipo il calcolo della tinta su patch multiple (Hue Avg) non attive per default. Ho provato più volte anche le altre opzioni e a stressare i goal al massimo (anche intervenendo all'interno dello script dato che l'interfaccia pone certi limiti) ma inutilmente.

I valori finali di scostamento da quelli ideali rilevati dallo spettrofotometro sono sempre (alle volte più alle volte meno) a favore dello script di Tindemans

Marco
Pulse
Sul PC di un'amico seguendo tutte le impostazione delle icone come indicate in foto non si riesce a tracciare la U sui 4 angoli (mentre sul mio riesco) mi sfugge qualcosa ??

Ciao

Valerio
Gialandra
QUOTE(Pulse @ Apr 7 2008, 09:28 PM) *
Sul PC di un'amico seguendo tutte le impostazione delle icone come indicate in foto non si riesce a tracciare la U sui 4 angoli (mentre sul mio riesco) mi sfugge qualcosa ??

Ciao

Valerio


Quali icone indicate in foto?

Seleziona lo strumento penna e nelle opzioni clicca su "tracciati" (non "livelli forma")

Marco
Massimo.Novi
Ciao

QUOTE(Gialandra @ Apr 6 2008, 10:52 PM) *
....leggo tra le righe che non usi strumenti di controllo ma ti affidi a valutazioni visive e valori standard per quanto riguarda il ColorChecker. In queste condizioni penso sia abbastanza difficile fare valutazioni fini accurate..


La lettura tra le righe una volta l'insegnavano a scuola. Oggi forse è in disuso...ma tornerà di moda.

A scuola nella lettura tra le righe insegnavano a riconoscere verbi predicati e complementi (tra le righe quindi bisognava avere una scrittura ampia...).

1) la risposta sui criteri di valutazione era basata su come confrontare obiettivi e NON (questo è SULLE righe) come valutare la calibrazione in se. Nel senso (SULLE righe) che se si cercano differenze DE2000 (metrica che non è adattissima alle fotografie ma tant'è...) tra due obiettivi, praticamente non si rilevano.

2) ho sempre consigliato di verificare la calibrazione numericamente (DE2000) usando l'altro script di Rags (che può dare risultati un poco differenti dall'Imatest in quanto usa le formule e gli algoritmi di PS).

La risposta alla comparazione tra usare il Rags e il Tindemans ha avuto del resto tale risposta (il grassetto è aggiunto ora):

Lo script Gardner ha in definitiva maggiori possibilità di regolazione fine ed è in grado di lavorare meglio in automatico in base ai canali RGB dei singoli tasselli. Il Tindemans è buono anch'esso ma andrebbe regolato per ciascun tassello in base alla metrica finale voluta ed è una cosa onerosa e prona ad errori. Lasciando le regolazioni di base di solito si ottengono calibrazioni non bilanciate.

La risposta fornita non era perciò basata su numeri finali ma sulle differenze operative dei due. Visivamente le differenze non sono quasi mai percepibili (non nei tasselli a video, ma in una foto reale). Il Rags consente maggiori regolazioni del Tindemans. Usando le impostazioni base del Tindemans si vede che sono sbilanciate come peso verso gli incarnati. Modificando opportunamente le tolleranze volute su può eseguire una calibrazione bilanciata e ottimale.

Considerate che il DE2000 è valido entro precise dipendenze tra colore e luminanza relativa ed inoltre ha senso per valutare superifici piuttosto ampie. In fotografia la percezione cromatica è differente a seconda di contrasto, dimensione, aree contigue ecc.

In merito alla valutazione dello spettrofotometro in lettura al pannello, l'idea è lodevole ma si dovrebbe anche pensare che Adobe ha usato un pannello differente e che le compensazioni di calibrazione vengono eseguite A PARTIRE dai profili interni. Ciò significa che la regolazione di curva iniziale sull'immagine viene eseguita da ACR mediante i valori di Adobe CORRETTI da quelli di calibrazione. E Adobe usa i valori colore standard dei tasselli forniti dalla casa. Per cui è lodevole inserire negli script i valori letti dallo strumento ma in pratica si compensa ACR su valori di riferimento differenti da quelli adottati in origine.

E alla fine la differenza si vede nelle fotografie?

Avete idea di quanto il contrasto locale di immagine e i colori contigui influenzano la saturazione percepita? Vi sono interessanti studi di ottica in merito.

E' corretto fornire valutazioni numeriche ma entro le tolleranza del misuratore (l'occhio) e del campione (la fotografia). Sono certo che molti lettori del forum conoscono ed apprezzano quella pagina Web che hai indicato sulla calibrazione ACR.

Io ho solo tradotto un paio di documenti, del resto... wink.gif

Saluti
cesare forni
a proposito della tolleranza del misuratore "l'occhio" date un'"occhiata" aquesto link
http://www.michaelbach.de/ot/
forse lo avete già visto però c'è di che meditare!!!
saluti a tutti
cesare
Gialandra

In effetti la mia domanda era più ampia, non vorrei essere frainteso, frequento pochissimo questo forum e conosco pochissimo la gente che lo frequenta e la mia era solo una curiosità personale dal momento che di calibrazione un po’ me ne intendo e volevo conoscere metodiche e risultati altrui.

Concordo con te sulla resa degli obiettivi se analizziamo i relativi risultati di calibrazione, meno se analizziamo la loro resa a parità di impostazioni del software di sviluppo (per questo volevo sapere quale criterio di comparazione hai addottato).

Concordo anche sull’uso del reader di Rags per il controllo finale dei risultati di calibrazione ma solo dalla versione 6; l’Imatest l’ho usato poco tempo fa, anche perché non mi sembra implementi l’ultima revisione della formula di distanza colore, la deltaE2000 e questo è probabilmente il motivo per il quale fornisce valori discordanti; lo script di Rags è in accordo con altri software di controllo di estrazione professionale, tipo quelli prodotti da Gretagmacbeth, quindi il colpevole è Imatest.
Uno dei meriti di Rags in questo senso è stato quello di riuscire ad aggirare le formule e gli algoritmi di PS (non di sfruttarle) e questo si vede proprio dal confronto citato sopra.

Per capire il ragionamento che segue, prendiamo come riferimento uno dei software usati in ambito professionale per la profilazione delle fotocamere, ProfileMaker 5 sempre di Gretagmacbeth. Vediamo che, oltre ad offrire un elevato grado di precisione, offre varie opzioni di ottimizzazione in base all’utilizzo finale del profilo da generare, uso generico, ritrattistica, produzione, etc. Questa è la strada seguita dai software professionali, precisione e ottimizzazione per l’intento finale.
Allo stesso modo si può pensare alla calibrazione di ACR, anzi, a maggior ragione, dal momento che la calibrazione di ACR si basa su compromessi, dove, ad un certo punto, l’acquisizione di maggior fedeltà di una tinta corrisponde alla perdita dell’altra. Quindi, prima di tutto, uno script deve fornire alte performance per calibrazioni per uso generico (quelle più consigliate) poi si possono valutare ulteriori possibilità di ottimizzazione per usi specifici (es: ritrattistica). Il primo compito è dunque quello di abbassare il più possibile l’errore medio rispetto ai valori di riferimento ideali (il target misurato) sempre con un occhio di riguardo all’errore massimo (fra le priorità da dare ai 2 tipi di errore esistono scuole contrapposte e probabilmente, come spesso accade, la verità sta a nel mezzo).

L’errore è calcolato da tutti gli script in base all’ultima revisione di quello che è il tentativo di fornire indici numerici alle differenze di colore percepite dall’occhio umano (la distanza nello spazio di colore Lab con varie formule di correzione). L’ultima revisione del 2000 non sarà perfetta ma è l’unica che esiste e che è riconosciuta in tutti gli ambiti e si fonda su una solida base scientifica che fa da fondamento a tutto il sistema di gestione del colore (anche se si vedono ancora analisi in deltaE94). Tutte le altre formule (HSB, RGB, …) hanno valore molto relativo. In futuro si vedrà.

Certo, lo script di calibrazione di Rags offre numericamente maggiori opzioni, ma a cosa servono se non riescono ne a migliorare la performance ne ad indirizzare lo script verso intenti pratici?

Ribadisco quanto osservato: nelle calibrazioni generiche lo script di Rags non è in grado di raggiungere le performance dello script di Tindemans, puoi provare a settarlo come vuoi. Tutti gli script sono automatici e tutti lavorano sui canali RGB dato che ACR non permette l’apertura dell’immagine raw direttamente nello spazio Lab, purtroppo.
Per avere una calibrazione “generica” con lo script di Tindemans basta riempire i campi di pesatura delle patches con il numero 1 e lanciarlo (o aprire lo script e settare una volta per tutte i campi colore a 1, cosa che faccio io per evitare errori), dunque le differenze operative per ottenere le performances migliori su una calibrazione generica nei due casi:
Tindemans: settare tutti i campi colore a 1 e selezionare il metodo su fit curve e vai.
Rags: spunta Hue De2k, abbassa i goal di: color sat, color hue, brightness, contrast, shadow e WB, dai l’OK a qualche finestra di avviso che ti fanno pensare ad un tuo errore e vai (altro concetto quella dei goal quantomeno discutibile, cosa mi interessa aspettare qualche minuto in più ma ottenere una calibrazione più accurata?). Quanto a semplicità operativa la mia scelta va dunque ancora a favore di Tindemans a cui si potrebbe solo rimproverare (forse) di aver suggerito all’utente in apertura un suo parere personale, anche se nemmeno Rags è andato molto lontano. L’intento di Tindemans, settando quelle pesature, è quello di dare più peso a quei colori critici per l’occhio umano (tipo la pelle come detto) e meno a quei colori che hanno meno importanza e un alto indice metamerico, dato che l’utente medio non ha la possibilità di misurare le condizioni di luce in cui effettua la calibrazione. Il ragionamento potrebbe anche filare …

In ultima analisi per raggiungere alte performance, direi che Rags dovrebbe rifinire meglio i primi due passi del processo per completare il suo lavoro immane, ma dubito che li cambierà, dato che è stato sempre molto testardo sulle sue decisioni, vedi ad esempio l’indicazione sull’esposizione del target: tutti i maggiori esperti gli hanno spiegato che per la calibrazione (solo per quella) il target va esposto tenendo come riferimento la tacca bianca, che anche tutti i software di profilazione analizzano la tacca bianca per verificare la corretta esposizione del target, che si ottengono valori migliori seguendo le indicazioni originali fornite da Bruce Fraser ma lui è fedele alla sua idea fissa di esporre il target in base al grigio medio.

Se analizziamo le possibili ottimizzazioni per particolari intenti finali, lo script di Tindemans sicuramente è vincente, in quanto se preferiamo una “taratura a priorità di colore” (gli incarnati?) basta aumentare i pesi delle varie patches di interesse. Le personalizzazioni di Rags sono limitate alla scelta delle tre patch di riferimento per la calibrazione ma, facendo alcuni esperimenti, questo mi ha portato a risultati molto strani, non credibili.

Lo spettrofotometro, qui mi sembra ci sia un po’ di confusione: l’idea non è lodevole ma è l’unica ed è essenziale per raggiungere risultati accurati e certi, ed è alla base di tutti i sistemi di profilazione delle fotocamera dato che, oltre alle misurazione precisa del target in uso, devi tener conto della luce che illumina il Colorcheker, secondo quanto dettato dalla CIE, e lo spettrofotometro da sia l’uno che l’altro. In pratica, se tutti avessero uno spettrofotometro, non esisterebbero decine di tabelle dei valori di colore del target (Rags ne addotta alcune che ritiene avvicinarsi meglio di altre a valori credibili). Adobe di sicuro ha usato un altro target per profilare la fotocamera perché non esiste di partenza un target uguale all’altro e gli stessi variano i loro colori nel tempo (e dubito fortemente che usino il Colorchecker a 24 tacche, oltrettutto senza spettrofotometro, dato che è un target pessimo di vecchia concezione e che a malapena va bene per la calibrazione, la spesa per un target serio e uno spettrofotometro non credo siano un problema per Adobe) ma con questo ha solo definito le coordinate dei primari nei sui profili generici. La calibrazione permette appunto di rimappare le coordinate di questi primari nel loro spazio di colore xy (vengono assegnati nuovi valori) in base alla resa del singolo esemplare di fotocamera (ditegli poco).

Certo dopo la percezione del colore e l’occhio umano può essere ingannato in varie maniere e questo fa parte di quei fenomeni che non sono ancora stati codificati, ma almeno usiamo quelle conoscenze che sono già state digerite (alcune risalgono al 1931).

Se alla fine la differenza sulle foto si vede? Beh, se c’è gente che si lamenta che dopo la calibrazione l’incarnato è troppo magenta …

Non hai fatto che del bene a tutti a tradurre i doc.

Scusate la lunghezza del post ma gli argomenti sono tanti e spero risultino interessanti.

Senza nessuna polemica.

Marco
iMauro
QUOTE(manovi @ Mar 5 2008, 12:09 PM) *
Ciao

Visto che cominciavano a esserci molte richieste sulle istruzioni di calibrazione di Camera Raw (ACR per gli amici) ho pensato di fornire un riferimento "ufficiale" sulla calibrazione e con la
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........................................
Ora non avete scuse per non calibrare ACR!


Scusami ma ho qualche domanda semplice:

1)A cosa serve calibrare ACR?

Solo da pochi giorni mi sto imbattendo in Lightroom e ho cominciato a leggere qualcosa sulla calibrazione.

2) Questa procedura può essere utilizzata anche su Lightroom?
grazie.gif
nippokid (was here)
QUOTE(M@O @ Apr 12 2008, 09:19 PM) *
Scusami ma ho qualche domanda semplice:

1)A cosa serve calibrare ACR?

Solo da pochi giorni mi sto imbattendo in Lightroom e ho cominciato a leggere qualcosa sulla calibrazione.

2) Questa procedura può essere utilizzata anche su Lightroom?
grazie.gif


Ciao, nella discussione c'è già la risposta alle tue domande...

QUOTE(manovi)
Una volta eseguita la calibrazione l'errore rispetto ai colori standard del pannello (regolati per riprodurre le tonalità considerate più importanti) diminuisce molto rispetto alla predefinizione di "fabbrica" di ACR. Specie sul canale rosso.

NX ha una propria interpretazione che non è regolabile se non visivamente. L'errore calcolato sull'immagine del pannello proveniente da NX è superiore a quello di ACR calibrato.

Ciò non significa che i colori NX non possano piacere. Semplicemente usando ACR calibrato si ha la massima corrispondenza colore possibile con la TUA macchina. Infatti la calibrazione è particolare della propria fotocamera (e anche obiettivo volendo essere pignoli).

So che il pannello non è regalato. Ma garantisce (a che usa ACR ovvio) una regolazione ottimale che visivamente non si può ottenere. Tale pannello è lo stesso usato da Adobe per la creazione dei profili originali in ACR ma per una serie di motivi per alcune fotocamere certi colori risultano meno saturi di quanto si vorrebbe.

I dati di calibrazione possono poi essere usati per LR. Se si usa LR si può usare la versione di prova di PS ed eseguire la calibrazione e quindi copiare i dati su LR da ACR.


bye.

Massimo.Novi
Ciao

QUOTE(Gialandra @ Apr 11 2008, 10:10 PM) *
....l’Imatest l’ho usato poco tempo fa, anche perché non mi sembra implementi l’ultima revisione della formula di distanza colore, la deltaE2000


Usando la 2.7.2 il DE2000 è implementato. I valori sono comunque un poco differenti dallo script di Rags.

QUOTE(Gialandra @ Apr 11 2008, 10:10 PM) *
...L’ultima revisione del 2000 non sarà perfetta ma è l’unica che esiste e che è riconosciuta in tutti gli ambiti e si fonda su una solida base scientifica che fa da fondamento a tutto il sistema di gestione del colore (anche se si vedono ancora analisi in deltaE94).


La DE2000 ha un buon uso in ambito grafico e corregge ulteriormente alcune pecche della 94 ma nasce comunque in ambito industriale e non fotografico. Il punto è infatti che tutte queste misure si basano su un utilizzo che con la fotografia ha poco a che vedere. Si tratta di misure di confronto per colorimetria di superfici e non per confronto di resa di immagine verso l'occhio in immagini fotografiche.

C'è differenza.

Non a caso noti facilmente la differenza di incarnato (ampia superificie) ma non quella di fiori multicolori (ridotta superficie). Inoltre noti una differenza se il cervello ne conosce il riferimento. E qui infatti si suppone che alcuni tasselli della GM24 siano riferiti a colori "noti" al cervello.

Tra l'altro l'uso di due profili "canned" in ACR fa si che in base al WB misurato (o imposto) si possa avere una differente resa del colore.

Infine la cosa più importante è che la calibrazione di ACR in realtà si "scontra" con la resa del sensore della fotocamera e tale "delta" influenza la risposta colorimetrica (se così si può dire) verso la misura del delta.

QUOTE(Gialandra @ Apr 11 2008, 10:10 PM) *
....tutti i maggiori esperti gli hanno spiegato che per la calibrazione (solo per quella) il target va esposto tenendo come riferimento la tacca bianca, che anche tutti i software di profilazione analizzano la tacca bianca per verificare la corretta esposizione del target, che si ottengono valori migliori seguendo le indicazioni originali fornite da Bruce Fraser ma lui è fedele alla sua idea fissa di esporre il target in base al grigio medio.


Vi sono alcune indicazioni che fanno pesare la scelta verso il secondo tassello e non sul primo che è più critico per l'esposizione. La scelta del tassello grigio 18% (il quarto) è relativa all'uso di tale misura nella taratura degli esposimetri (e spesso non è così ne convengo).

Del resto basta tarare l'andamento esposimetrico dell'immagine per avere maggiorni informazioni su come la fotocamera espone e su come (sopratutto) ACR acquisisce tale esposizione. Le curve di linearizzazione di ACR NON sono infatti quelle previste dalla casa madre (Nikon, Canon, ecc).

QUOTE(Gialandra @ Apr 11 2008, 10:10 PM) *
...
........Adobe di sicuro ha usato un altro target per profilare la fotocamera perché non esiste di partenza un target uguale all’altro e gli stessi variano i loro colori nel tempo (e dubito fortemente che usino il Colorchecker a 24 tacche...


Adobe nel tempo ha usato differenti pannelli (CC24). Quindi si potrebbe supporre che siano anche profili differenti tra loro!

In realtà le approssimazioni di trasformazione del motore colore e la limitata applicabilità della calibrazione di ACR (Thomas Knoll ha scelto deliberatamente di non usare i classici profili ICC per le fotocamere ma di calibrare ACR in altro modo) rendono relativo l'uso di valori "super precisi". D'altra parte la differenza tra DE2000 = 1.39 e DE2000 = 1.50 sai chi la vede?

Però apprezzo il desiderio di massima precisione numerica, per carità.

QUOTE(Gialandra @ Apr 11 2008, 10:10 PM) *
...
Se alla fine la differenza sulle foto si vede? Beh, se c’è gente che si lamenta che dopo la calibrazione l’incarnato è troppo magenta …


Regolando i due script si verifica che i risultati sono comunque e sempre in bilico tra rosso e incarnato. Si può scegliere liberamente se usare uno o l'altro script (sono tutti gratis). I risultati alla fine non sono tanto differenti nelle normali immagini. E poi vi sono diversi "accorgimenti" possibili per bilanciare....

Su Imatest magari però le differenze si vedono (anche perchè vengono mostrate assieme...), ahime!

Saluti
plxmas
intervengo nella discussione per dare, spero, il mio contributo.
ho usato lo script e la guida indicata in testa a questo thread.
con la mia d200 e un 35mmf2.
ho eseguito la calibrazione e ho ottenuto questi risultati.

IPB Immagine

IPB Immagine

e queste le tavole colore.
prima
IPB Immagine
dopo
IPB Immagine
AntonioBiggio
QUOTE(manovi @ Mar 5 2008, 12:09 PM) *
La guida per la calibrazione è la versione per pannello Gretag Macbeth 24 colori (ACR_Calibrator_CC24_ITUG.pdf), il più diffuso in assoluto per tale scopo, ed è aggiornata alla versione attuale. La guida per la verifica colore è riferita allo script Read Colors (Read_Colors_CC24_ITUG.pdf) per lo stesso pannello.

Saluti


Ciao Manovi,
un grazie anche da parte mia.
Volevo chiederti un consiglio: ho visto che il panello viene venduto indiverse misure, mi ha attirato in particolare la versione "mini 6x9" che sarebbe utilissima anche per portarsela sempre apresso.
Tu me la consiglieresti o è meglio il formato normale?.
Grazie, saluti.
Massimo.Novi
QUOTE(ANTONIO1973 @ May 25 2008, 12:47 PM) *
.... ho visto che il panello viene venduto indiverse misure, mi ha attirato in particolare la versione "mini 6x9" che sarebbe utilissima anche per portarsela sempre apresso.
Tu me la consiglieresti o è meglio il formato normale?.
....


Ciao

Per fare la calibrazione il mini pannello NON E' USABILE in quanto i tasselli sono troppo piccoli e non si avrebbe una lettura efficace.

Quel mini pannello serve come riscontro colore e esposizione per riproduzione di piccoli oggetti, tipicamente con scatto di prova a fianco dell'oggetto o davanti. Se ti serve per quello scopo ok ma sarebbe meglio (se l'angolo di ripresa non è infimo) usare il pannello grande sempre.

Saluti
buzz
Ma le proporzioni sono identiche al pannello grande?
se lo fossero, lo si riprenderebbe con un tele e occuperebbe lo stesso l'intero fotogramma...
plxmas
QUOTE(buzz @ May 26 2008, 10:37 AM) *
Ma le proporzioni sono identiche al pannello grande?
se lo fossero, lo si riprenderebbe con un tele e occuperebbe lo stesso l'intero fotogramma...

non sono un esperto, ma vedendo dai negozi on line il prezzo di uno e dell'altro mi chiedo "p'cchè?"
Massimo.Novi
QUOTE(buzz @ May 26 2008, 10:37 AM) *
Ma le proporzioni sono identiche al pannello grande?
se lo fossero, lo si riprenderebbe con un tele e occuperebbe lo stesso l'intero fotogramma...


Ciao

Le proporzioni si. Il punto è che l'uniformità (o mancanza di essa) di illuminazione su tasselli così piccoli rende la calibrazione meno precisa in rapporto al numero di pixel che vengono risolti.

Il mini ha circa la dimensione di una carta di credito.

Lasciate stare.

Saluti

PS: spendete una vagonata di soldi per PS, obiettivi super risolventi a 24000 linee, D3 a "go-go" (ma vuoi mettere il piacere di scattare a 25.000 ISO???) e poi vi perdete su 70 euro???? Ma "mi facciano" il piacere!!!!
buzz
QUOTE(giuseppe natalino @ May 26 2008, 10:39 AM) *
non sono un esperto, ma vedendo dai negozi on line il prezzo di uno e dell'altro mi chiedo "p'cchè?"


beh, non sapevo che fosse davvero piccola la card "mini".

Il prezzo è elevato perchè si tratta di uno speciale pigmento che non scolorisce con il temnpo, o meglio lo fa ma in maniera molto inferiore alle comuni stampe.
Aggiungici una sana speculazione perchè si tratta di materiale fotografico e il prezzo è fatto!
plxmas
QUOTE(buzz @ May 26 2008, 01:15 PM) *
beh, non sapevo che fosse davvero piccola la card "mini".

inteso.
penso che la card micro possa essere usata come riferimento del primo scatto di una sessione.
se mi sbaglio ditelo pure, la mia è una supposizione.
la card "grande" invece ha migliore funzione nella calibrazione.

QUOTE(buzz @ May 26 2008, 01:15 PM) *
Aggiungici una sana speculazione perchè si tratta di materiale fotografico e il prezzo è fatto!

eh, come darti torto!
AntonioBiggio
QUOTE(manovi @ May 26 2008, 11:03 AM) *
Ciao

Le proporzioni si. Il punto è che l'uniformità (o mancanza di essa) di illuminazione su tasselli così piccoli rende la calibrazione meno precisa in rapporto al numero di pixel che vengono risolti.

Il mini ha circa la dimensione di una carta di credito.

Lasciate stare.

Saluti

PS: spendete una vagonata di soldi per PS, obiettivi super risolventi a 24000 linee, D3 a "go-go" (ma vuoi mettere il piacere di scattare a 25.000 ISO???) e poi vi perdete su 70 euro???? Ma "mi facciano" il piacere!!!!


Grazie per la risposta.
La mia era una curiosità, legata alla praticità. Infatti avevo messo le dimensioni 6x9, e nel sito dove l'ho vista dicevano esplicitamente che ha la grandezza di una carta di credito.
Inoltre il prezzo rispetto alla grande non è di molto inferiore, anzi... non c'è proporzione.

Ancora grazie per la disponibilità ed esperinza che metti a disposzione di tutti.
Saluti
Antonio
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