Non so da dove cominciare.
Cominciamo da Piero Ciampi.

Andare camminare lavorare e altri discorsi:
https://www.youtube.com/watch?v=1AxIr4yAdOw

Quando ti metti nelle orecchie certe cose capita che Roma, il sole e l'aria frizzante dei primi di Marzo ti regalino un'alchimia di pensieri, di persone, di storie.

E' una specie di racconto questo, che poi sono queste 8 fotografie, una specie di storia che parla di lavoro, di chi ce l'ha, di chi non ce l'ha più, di chi non ci pensa, di chi è perduto senza, di chi è sopraffatto con.
Non voglio insegnare nulla, solo fare una foto, con otto foto.

Immaginavo di non saper fare a scrivere.
Ecco le foto, non son più mie ora.
Andrea

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non è facile, non è per niente facile concretizzare uno stato d'animo che si crea e si sente, specialmente quando ancora se ne riconoscono "le fonti", gli ingredienti che lo hanno prodotto e quindi la Ragione è ancora vincolata a seguire più imput che non l'essenzialità filtrata...non è facile nel concetto e nel tempo cronologico lasciarsi andare e seguire quindi il "succo"essenziale filtraggio di più retaggi di pensiero........non so se questo mosaico di immagini ricalchino efficaciemente la tua idea iniziale, poco male comunque sarebbe, le parole si cambiano, si reinterpretano seconda del momento,quello che si è fatto per me è più importante.......fatto sta che questa serie di immagini a me hanno "donato" una certa piacevolissima impressione,il fattore più semplice che ho apprezzato sono i toni delle immagini, preziosa scelta, anche coraggiosa relativamente al forum quindi bravo!ma poi la cosa che più ho apprezzato è l'impressione di mancanza di manierismo, la mancanza di quella spesso evidente forma di sovrastrutturazione delle immagini cercata per ambiire alla foto perfettina zeppa di regole scritte da nessuno., si c'è la foto ben relegata alla forma del frame ma non contiene certo quei criteri canonici a cui delegare l'idea del "bello a tutti costi perchè devo dimostrare di essere un bravo fotografo,,,la firma a questa mia interpretazione a questa atmosfera quasi surreale in cui fanno comunione ambiente e pensieo la metti sulla foto del carrello spinto "EVVIVA!!!!le acque del mar rosso si sono aperte( o era il Nero?!!) la Fotografia riprende il volo staccandosi dalle rigidità conformiste che la stavano agonizzando......troppe "Nature Morte" , lecite, rispettabili, anche caruccie ma troppo troppo "Still Life" per un genere fotografico come la Street che per me è più un Soul libero che la canzoncina fischiettabile di SanRemo.....chiedo venia per questa mia specie di lucubrazione ma questa operatività mi ha piacevolmente sorpreso

Le ho guardate, poi dinuovo ed ancora una volta. Ad ogni passaggio mi sono piaciute sempre di più. Ottima la post che hai scelto. E' da questo reportge che in questa sezione non vedevo qualcosa che davvero mi lasciasse il segno. Complimenti.

Complimenti, ottimo reportage e ottima post.! La mia preferita tra tutte è l'ultima.

Molto originale. Mi piace in tutti i suoi aspetti. Trovo che arrivi al punto e questo, per un reportage, credo sia essenziale.
La postproduzione è soggettiva, è scialba come ciò che viene descritto (quindi parere positivo per me), nonostante non sia affatto scialbo che la situazione debba esistere contrapponendosi ad altre che vediamo sempre più allontanarsi da noi mentre quella che proponi è un po' il futuro della maggior parte di noi se non fermiamo questo modo di vivere il mondo.

Come scrive Paolo, premio anche io l'operatività! Quello che mi sfugge è il chiaro riferimento al lavoro....
Vogliate insegnarmi!!

Ciao

Dal mio punto di vista nessuna è particolarmente bella... ma l'insieme ha una sua forza e un suo senso, che è quello del sole, dei luoghi assolati e pieni di luce... luoghi isolati, come in estate durante la calura.

La serie di foto trae significato dal fatto di averle proprio in una sequenza che rappresenta diversi momenti della città.. con una PP appropriata
Mi piace ti faccio i miei complimenti
Ciao
Stefano

un bel racconto cosi come vissuto ( certamente molto piu di noi ) senza fronzoli ne artifici e del re4sto l ambiente non ne richiedeva......scialba la post ma scialbo l ambiente.....
buono per me

grazie a tutti gli intervenuti, mi fanno tanto piacere i vostri interventi.
Per me queste foto raccontano una storia che parla di lavoro e della sua assenza... è complicato per me perchè ho talmente chiara "la storia", il racconto, nella testa che mi sembra stupido (per vari motivi) tentare di spiegarlo.
Le foto son queste, io ho il mio film, e con due righe mi son permesso di provare indirizzare chi le guarda verso il tema, la lettura che dò io... forse è una forzatura, non mi aspetto che qualcuno veda il mio stesso film allo stesso modo.

Penso che questa serie sia la cosa "più alta" che fotograficamente io abbia mai prodotto, per tutta una serie di motivi: formali, estetici, di contenuti.... anche il fatto che solo la prima sia orizzontale ha un senso preciso nella mia testa... vabbeh.
Grazie ancora, è ancora troppo fresca sta cosa per parlarne con distacco.

Un saluto a tutti voi.

Molto originale, difficile però comprendere lo stato d'animo dell'autore.

Il mio punto di vista:
Si parte dall'oggi lindo e moderno, e si scivola pian piano nel decadimento urbano, tecnologico e umano. Un racconto dei nostri tempi.
Inquietitudine, solitudine e abbandono. Mi manca un pezzetto, forse è nell'ultima foto ma non la riesco a decifrare.

Due foto mi piacciono anche decontestualizzate dalla serie: la 4 e la 8.

Forse ci sono: un sole e le gru oltre un muro: speranza di ricostruzione e rinascita per tornare al punto di partenza.

Ciao Fel, nella mia testa c'è un racconto per "metafore" (più o meno), dalla normalità, alla perdita, che è quasi un distacco dalla società civile, c'è chi si sente sovrastato da un qualcosa più grande di lui, chi si imbastardisce, chi si perde, chi non ci pensa, chi risale la china come puo'... alla fine, l'ultima foto è quella che mi ha fatto capire che si parlava di lavoro nelle foto e negli incontri che ho fatto quel giorno.

Alla fine della fiera, tendiamo a dividerci, tra chi è al di qua, e chi è al di là del muro...
I manifesti poi (per me) sono la chicca, un dopo-lavoro "particolare", diverso dal dopo-lavoro di quelli che "dopo" significa che non c'è più il lavoro... insomma quei manifesti... prendendoli a pretesto per parafrasare De Andrè (che poi quella canzone l'ha scritta Paolo Villaggio)... e volendo chiudere la storia...

È mai possibile, o xxx di un cane,
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi xxx?

Ciao, sono "quello dell'altra parte"
volevo farti pervenire la mia solidarietà...da uno che di "film" se ne intende!
Ci sono giornate in cui esci con la reflex e speri di tirarne fuori qualcosa di buono. Ad un tratto avverti uno strano friccicorio...e l'indice comincia e fremere. Prendi spunto da qualcosa e il progetto parte! Avanzi con fluidità e destrezza nel tuo materiale, ogni cosa sembra messa lì apposta! Il progetto si tramuta in "missione" e la soddisfazione ti scalda il cuore e la mente. Torni a casa, prepari le immagini e le condividi. Ti ritrovi in trepida attesa del primo commentatore che, statisticamente sentenzierà: "belle le foto, bella la post ma, le sole immagini, non trasmettono quello che era il tuo pensiero"....e tu sprofondi nella tua poltrona! Passano ore prima che ti riprendi, perché forte è stato il coinvolgimento...e molto appagante il materiale riportato! Prendi atto della fredda realtà ma ti senti comunque un'altra persona, più valida, capace di guardare aldilà delle apparenze....anche attraverso un mirino.
E' questo il tuo premio, per gentile concessione della Fotografia!
Un abbraccio caro

n.b. magari è un altro dei miei film

Mah guarda, spesso mi capita di aver bisogno di un riscontro, di un indizio esterno... in questo caso no.
Il taglio, l'atmosfera... è un genere di fotografia che mi piacerebbe essere in grado di realizzare... e 'sta volta mi è riuscito... per quelli che sono in miei canoni eh, non ho presunzione di parlare in modo assoluto.
Poi che piaccia, che comunichi che non dica nulla è un "problema" degli altri... è la prima "serie" che convince me, e che trovo leghi bene, e che sia credibile, se non piace agli altri lo accetto ma mi si conceda di essere convinto di una proposta... poi qui ovviamente mi fa piacere parlarne con appassionati, e ascolto con piacere le critiche e i commenti di tutti quelli che hanno voglia di dire la loro.

Lungi da me l'idea di criticare la serie che trovo abbia una buona ragione d'esistere, tagli e post compresi! Si avverte fortemente che c'è passione dentro, voglia di comunicare!
Ma ribadisco, come già scritto, che non mi è arrivato in pieno il discorso "lavoro"! Ma solo perché, le situazioni di degrado in una società, non sempre derivano per me dalla mancanza di occupazione. Lo trovo più un discorso culturale in genere!
Per quel che riguarda il riscontro, poi...se c'è non guasta mai, anzi, anche perché....dura legge della fotografia, e non solo: il valore di una foto è direttamente proporzionale al consenso ricevuto, anche se si fotografa per se stessi...principalmente!

Comunque non era questo il senso del mio primo scritto!
Ciao